Il teatro delle donne. Foto di Giancarlo Cantone
Il teatro delle donne. Foto di Giancarlo Cantone

Il teatro dalla parte delle donne

Progetti utili per le donne quelli portati avanti da Peonia Art-Eventi che presenta Teatro di Camera dove si respira un’atmosfera di intimità, di contatto e di calore, ed è quello accaduto nel corso dello spettacolo L’Ammore, LL’Arraggia e LL’Addore D’O Mare i cui testi sono della bravissima Anita Pavone che si avvale di due voci intense e passionali quella di Myriam Lattanzio e di Ugo Gangheri.

“E’ uno spettacolo che ha preso vita dopo anni di attivismo sulle manifestazioni che si fanno contro la violenza sulle donne, le storie che si raccontano sono nate non solo dalle lettura di casi di cronaca di persone che hanno avuto il coraggio di condividere le loro tristi e brutte esperienze, ma, soprattutto, nasce da riflessioni mie, testi e scritture mie. “ Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Anita Pavone energica ed ardente autrice dei testi che ha, altresì, recitato in maniera vigorosa ed empatica.

Il teatro delle donne. Foto di Giancarlo Cantone
Il teatro delle donne. Foto di Giancarlo Cantone

“Le canzoni sono di Ugo Gangheri , più due inserti di Myriam Lattazio, una scelta fatta di proposito quella di aver voluto creare un rapporto tra dei testi scritti da una donna e le canzoni scritte da un uomo; un uomo che in questo contesto ben identifica quell’immaginario di uomo  più comprensivo, più dolce che in qualche modo riesce ad intuire la sensibilità femminile e che sicuramente rispetta profondamente le donne , è uno spettacolo principalmente scritto a due mani. Una mano femminile, la mia, ed una mano maschile di Ugo.

E’uno spettacolo che nasce sia come denunzia  che come speranza, come dialogo con il mondo maschile. Noi donne continuiamo a sognare un mondo di amore, mentre gli uomini arrivano anche ad uccidere… e quello che sta accadendo ultimamente è davvero spaventoso.

Un signore, in platea, mi ha detto “Però anche gli uomini subiscono violenze…” … è vero, ma fa parte più di un sistema generale, nel senso che, la cattiveria esiste ma la percentuale delle donne uccise dagli uomini è sconvolgente, è una percentuale disarmante e preoccupante.

Questo lavoro, L’Ammore, LL’Arraggia e LL’Addore D’O Mare, è nato proprio come punto di riflessione perché i testi sono di grande violenza psicologica e poi c’è la controfigura di Ugo Gangheri che riporta la speranza, perché esistono persone come lui che scrivono testi di grande portata sul mondo femminile…poi c’è chiaramente la voce ardente di Myriam Lattanzio che ci trasmette passione, quella sana, la passione che è il vero motore della vita. Sta a noi tornare ad un livello di dialogo, di amore e di comprensione.

Io penso che il nostro  ruolo sia proprio quello di spingere alla riflessione affinché questo mondo ritrovi un po’ di pace e di serenità. Questo è un impegno che dobbiamo avere tutti, ognuno per quello che può e nel settore che sente più idoneo a se stesso.”

L’Ammore, LL’Arraggia e LL’Addore D’O Mare  è uno spettacolo dove il dolore e la gioia, la frustrazione e la tenerezza, la rabbia, l’ardore e soprattutto la speranza si incontrano, si scontrano, si confrontano nelle parole dette ed in quelle taciute.

Ugo Gangheri, è un artista impegnato da anni a lottare contro ogni forma di violenza sulle donne e non solo … la sua sensibilità lo porta a schierarsi, di continuo, dalla parte degli indifesi e dei più deboli tra cui gli animali verso i quali prova un grande amore tanto da appoggiare anche la nostra campagna di sensibilizzazione “Vip&Bau”.

 La voce di Myriam Lattanzio è il perfetto collante tra i temi dei “pensieri cantati” ed i “monologhi scritti e recitati”.

Un critico, parlando della voce della cantautrice, sottolineò: “La sua voce a volte pare incespicarsi nella carta a vetro, come per un bisogno fisiologico di esprimere una sana rabbia che, come tutte le donne del sud, ha accumulato nel corso del tempo, poi ritorna a camminare sulle strade della dolcezza, di una dolcezza intrisa di saudade e di mediterranea malinconia.

Lo spettacolo è composto da cinque monologhi il cui focus è, per l’appunto, la violenza nei confronti del mondo femminile, una violenza dalle mille sfaccettatue: fisica, psicologica, familiare, omicida, sessuale…

La “morale” che si vuol trasmettere è volta alla speranza del cambiamento in positivo, il messaggio, come dichiara Anita Pavone, è rivolto alla gente alla quale si chiede “Semplicemente di ascoltare”.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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