Dall’11 al 13 settembre 2015 la musica jazz sarà di scena a Napoli nel Cortile del Convento di San Domenico Maggiore, per la prima edizione di Napoli Jazz Fest, la rassegna musicale ideata e diretta dal direttore artistico Michele Solipano ed organizzata dell’Associazione Culturale Napoli Jazz Club, che forte dell’esperienza maturata nella realizzazione della rassegna invernale Napoli Jazz Winter che da nove anni riempie le serate degli appassionati napoletani .
Napoli Jazz Fest si tiene nell’ambito del cartellone di Estate a Napoli e vuole essere sia una festa del jazz napoletano sia l’occasione per proporre finalmente anche nella citta di napoli un festival di musica jazz in versione estiva e comprensiva di una serie di iniziative collaterali quali ; laboratori per bambini master class , guide all’ascolto ecc.ecc.
Il programma che verrà presentato nei prossimi giorni offrirà un calendario di dieci concerti che consentiranno al pubblico di vivere una vera e propria ’festa del jazz napoletano’ con la formula dei tre concerti a sera a partire alle ore 19,30, mentre per domenica 13 settembre è previsto anche un concerto/aperitivo alle ore 11,00.
Quindi non solo concerti, ma anche spazio per seminari, guide all’ascolto, laboratori con bambini. Ci sarà anche una street band’.
Il Napoli Jazz Fest vedrà un’ Anteprima di grande interesse il 5 settembre alle ore 21.00 quando nel Cortile del Convento di S. Domenico Maggiore si terrà il concerto del pianista Danilo Rea che si esibirà con la formula in piano solo , che proporrà sia brani del suo infinito repertorio, sia un particolare omaggio alla musica dei Beatles e Rolling Stones.
Danilo Rea ha pubblicato nel corso della sua carriera sei dischi in piano solo, con diverse etichette, spaziando con la sua inconfondibile tecnica e fantasia che lo porta ad inglobare brani di diversi autori attraverso l’accordo musicale in comune, solo all’apparenza frutto di improvvisazione, ma che nasconde uno studio attento oltre che ad una vasta conoscenza musicale, così nascono i dischi in piano-solo, da ‘Lirico’ (2003), ‘Tributo a Fabrizio De Andrè’ (2010) , ‘Jazz italiano live’ (2009).
Danilo Rea vanta una lunga esperienza nel jazz ma anche nel pop e nella musica d’autore, basti ricordare le collaborazioni con alcuni tra i più grandi jazzisti statunitensi come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano. Tra gli altri artisti con cui ha collaborato sul palco e negli studi di registrazione, Steve Grossman, Bob Berg, Michael Breker, Billy Cobam, Johnny Griffin, Phil Woods, Art Farmer, Dave Liebman, e molti altri. I suoi concerti di piano solo con le sue improvvisazioni, che spaziano su qualsiasi repertorio lo hanno portato ad esibrsi in tutto il mondo: oltre ad essere stato il primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia (nel 2003, nel 2006 è stato protagonista di un concerto memorabile al Guggenheim Museum di New York. Successivamente con “Concerto per Peggy”, in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, ha omaggiato Peggy Guggenheim con un recital pianistico che attraversa e celebra la musica classica americana della prima metà del secolo scorso. Nel 2009 si è esibito al Teatro la Fenice di Venezia e ha chiuso la 68° stagione della Camerata Musicale Barese con un concerto al Teatro Petruzzelli. Oltre al jazz prosegue anche un intenso rapporto anche con la musica classica, di cui ha già pubblicato diversi dischi di improvvisazione sulle arie liriche, grazie ai quali è arrivato ad aprire il festival di musica lirica internazionale “Festival del bel canto” con il concerto “Bel canto Improvisations”. Ha inciso “Tributo a Fabrizio De André”, album pluripremiato ed eletto dalla critica disco dell’anno di solo piano. Si chiama “Due come noi che…” il nuovo progetto di Gino Paoli e Danilo Rea, una serie di concerti a base di voce e pianoforte che vede duettare insieme uno dei più grandi interpreti della canzone d’autore italiana e uno dei più lirici e creativi pianisti di oggi. Gino Paoli e Danilo Rea rinnovano così il loro fortunato sodalizio artistico, già sperimentato con il progetto “Un incontro in Jazz” e la pubblicazione degli album “Milestones” e “Auditorium Recording Studio”.