ZTL Serata conclusiva della stagione musicale

Gruppo Gabriella

Il 30 maggio si è svolta la serata conclusiva della stagione musicale al ZTL- Zurzolo Teatro Live di Napoli, l’appuntamento culturale-musicale ideato e fortemente voluto da Marco Zurzolo.

In apertura della serata il vernissage della pittrice Carla Viparelli dal titolo ‘Senza arte non si parte’.

Sul palco oltre alla formazione di accompagnamento del Mario Nappi Trio, composto da Mario Nappi al pianoforte, Corrado Ciccarelli al contrabbasso, Luca Mignano alla batteria, unitamente a Marco Zurzolo al sax alto e Federico Luongo alla chitarra elettrica, si sono alternate sul palco Gabriella Grossi con il suo sax baritono e Francesca Zurzolo voce, Marco Murro chitarra e voce.

L’istrionico Zurzolo ha presentato serata , aprendo la serata con un omaggio a Pino Daniele con il brano ‘A me me piace o blues’ con un buon interplay dei musicisti, seguito da quello che fa parte del repertorio di Zurzolo tratto dal repertorio classico della musica napoletana dal titolo ‘Indifferentemente’, divenuto suo cavallo di battaglia, grazie all’intensa interpretazione del suo assolo al sax. Il brano ‘Chi tene o mare’ sempre ricordando Daniele, è stato eseguito con passione da Zurzolo con ottimi interventi di Mario Nappi al piano con ampie digressioni, sempre sottolineando il blues metropolitano del motivo.

Tra i brani un omaggio al groove di Roy Hargrove con ‘Strasburg Saint Denise’ ed alla BAM (Black American Music) con ‘Mo better blues’ colonna sonora del celebre film di Spike Lee del 1990, per il quale Zurzolo ha coinvolto il pubblico assegnandogli il coretto ed accompagnamento del ritmo con le mani, rendendo il clima davvero surriscaldato. Ottimi gli strumentisti che hanno saputo rendere intensi i brani con i loro assoli.

Gabriella Grossi ha portato il tocco della storia musicale, con l’arrangiamento della ‘Sinfonia n.1′ del compositore direttore d’orchestra austriaco Gustav Mahler, il sensibile interprete di un mondo in crisi e prossimo alla dissoluzione, per questo interdetto per volere di Hitler. Brano splendidamente arrangiato dalla Grossi con un’ apertura lenta per giungere all’andamento ritmico della musica jiddish. Il secondo brano appartiene ad una gruppo musicale degli anni ’90 dal nome impronunciabile i Kletz Matiz, che Zurzolo ha definito ‘un lago di sangue’ per l’elevata quantità di note da eseguire in velocità, cosa che è riuscita in maniera eccellente, con inserti in finale di un accenno tratto dalla ‘Carmen’ con ’ L’amouer est un oiseau rebelle’.

Francesca Zurzolo dopo aver splendidamente eseguito i brani ‘A cartulina e Napoli’ e ‘Sceta vajasse’ ha voluto lasciare una messaggio ai presenti prima del brano del repertorio ‘a fronna , ringraziando l’impegno del fratello :’… per le opportunità di musica che crea a Napoli, la possibilità di recuperare la tradizione è una cosa fondamentale per noi, tra l’altro, la canzone che andremo a fare riporta un costume che era quello della fronna che si faceva sotto le carceri per poter comunicare con coloro che erano dentro. La vocalità è da sempre un nostro punto di forza sicuramente, ma conoscere questa storia ed riappropriarsi delle nostre tradizioni significa riconoscere di avere un’identità, che è una cosa che ci deve inorgoglire, non ci deve mortificare o far vergognare, purtroppo i napoletani spesso incappano in questo sbaglio. Diceva Eduardo a proposito del pernacchio, nel film ‘L’oro di Napoli’, questa modalità di fare il pernacchio è conosciuta a Napoli e quindi in tutto il mondo’.

Ospite a sorpresa Marco Murro che ha deliziato i presenti con la chitarra e la sua voce limpida con il brano tratto da una poesia di Eduardo De Filippo dal titolo ‘Si t’o sapess dicere’ musicato da Antonio Sinagra, mentre in finale ‘Anema e core’ ha concluso una serata piena di calore e di gioia.

Arriverci alla prossima stagione musicale e culturale dello ZTL.

Gruppo Francesca

Su Laura Scoteroni

Partenopea di nascita, viterbese di adozione. Giornalista con la passione per la cultura, la musica di qualità, la poesia. Attraverso le parole fermo il tempo di avvenimenti, note e immagini. Scrivere per me è come respirare, se possibile senza asma.