Mariacristina D'Amico al lavoro sul set. Foto di Giuseppe Filippini
Mariacristina D'Amico al lavoro sul set. Foto di Giuseppe Filippini.

Sul set di San Valentino Stories con Mariacristina D’Amico

La Make-up artist Mariacristina D’Amico si racconta

La nostra attenzione, i nostri riflettori sono puntati sull’estetica: cosmetica, trucchi e tutto ciò che serve a curare, conservare e accrescere la bellezza e per questo abbiamo incontrato Mariacristina D’Amico, make-up artist free lance, appassionata di arte, cinema e teatro sin da adolescente, intraprende la strada del make-up spinta unicamente dalla voglia di imparare.

Mariacristina D'Amico al lavoro sul set. Foto di Giuseppe Filippini
Mariacristina D’Amico al lavoro sul set. Foto di Giuseppe Filippini.

Comincia la sua carriera tra video musicali di gruppi della scena underground campana, passando dai cortometraggi al teatro. Da allieva della The make-up Artist School si specializza nel campo della moda e della tv, passando per i backstage dell’alta moda di Renato Balestra e di Opera pop on Ice dell’Arena di Verona in onda su canale 5, fino ad arrivare al grande schermo nel backstage del Film San Valentino Stories.

Benvenuta Mariacristina D’Amico, la passione per il “trucco”, per il make-up, come nasce?

“Grazie mille a voi per l’invito innanzitutto, è un vero onore per me. La passione per il make-up nasce da bambina rubando i trucchi della mia mamma e passando ore e ore avanti allo specchio a fare “pasticci” per poi fingere di condurre il tg o qualsiasi altro Programma.. Sono sempre stata attratta dal mondo dello spettacolo, il mio primo amore è la recitazione poi da ragazzina hai la convinzione di poter essere tutto e di meritarlo anche, c’è stato un momento in cui ho dovuto scegliere ed eccomi qui…a 32 anni posso dire di aver reso reali in parte i miei sogni da bambina.

In base alle tue esperienze professionali, secondo te qual è la parte più difficile del tuo lavoro?

Quando prendi parte ad un progetto che sia uno spettacolo teatrale, uno shooting, una sfilata o un film ci sono diversi momenti importanti, bisogna capire le esigenze degli artisti, essere all’altezza delle richieste mostrare sicurezza e trasmettere serenità perché le ore da passare insieme sono tante, Più che difficoltà io li chiamerei momenti di crescita, per ogni attimo in cui penso di non farcela abbatto pezzetti di muri e vado avanti per la mia strada.

Raccontaci la tua avventura sul set di San Valentino Stories…

San Valentino Stories è stato un set “particolare” essendo un film composta da tre episodi è stato come prendere parte a tre film diversi, con tre storie diverse, personaggi diversi ed esigenze completamente diverse l’uno con l’altro.

Con alcuni degli attori protagonisti avevo avuto già il piacere di lavorare ed è stato importante in alcuni momenti potersi confrontare con artisti che già sapevano chi fossi, l’armonia per me è fondamentale è la base per portare a termine un lavoro fatto bene, Pasquale Palma, Gigi e Ross sono degli uragani di allegria le giornate con loro volavano tra un ciak e l’altro.

Ci siamo confrontati anche con realtà dure come al carcere di Nisida, in cui siamo a stati accolti per tre settimane e mentre tu sei lì che pensi alla tua giornata di lavoro tra un rossetto ed un fondotinta, tra un ciak e l’altro la vita vera dietro le sbarre dei ragazzi andava avanti, io la sera seppur stanca tornavo alla mia libertà, loro no, avevano voglia di parlare, erano affascinati da tutto ciò che accadeva.

Abbiamo girato con il sole, con la pioggia, con il freddo gelido di giorno, di notte in posti davvero particolari, fare parte del backstage di un film ti mette alla prova ed è strano come nonostante le tante ore di convivenza talvolta forza lo stato d’animo è sempre lo stesso: vorrei non finisse mai!

Make-up artist: si può asserire che sia una vera e propria forma d’arte la tua professione?

Non si direbbe ma è una professione che impegna a 360°, il mio percorso formativo comprendeva lo studio di molte forme d’arte dalla pittura, alla storia della moda, a quella del costume ,alla geometria, le tecniche dei colori, la fotografia e le nozioni di regia…Per ogni lavoro che io sia solo esecutrice fino ad essere la mente artistica c’è bisogno di tanta tanta conoscenza, improvvisarsi  è un po’ come giocare alla roulette russa il margine d’errore è molto alto, ad esempio se per un video musicale il regista decide di ambientare il tutto negli anni 20 e la make-up artist di turno non sa che negli anni 20 si usavano solo alcune palette di colori, la forma delle labbra e delle sopracciglia avevano delle simmetrie e delle forme ben precise il  risultato sarà assolutamente poco credibile e il lavoro di una squadra potrebbe essere messo in difficoltà..

Dunque si, credo che il mio lavoro sia una vera e propria forma d’arte.

Le tue esperienze professionali hanno spaziato in diversi campi: potendo scegliere, preferiresti collaborare con il mondo della moda o del cinema… e perché?

Ho avuto la possibilità di lavorare in ogni settore che richiedesse la presenza di una make-up artist, sono emozioni e tempi tutti diversi, l’adrenalina che respiri dietro le quinte di una passerella sono concentrate all’ennesima potenza perché  si svolge tutto in tempi ristrettissimi con un caos intorno che se ci pensi dopo non riesci neanche tu a capire come sia possibile affrontarlo, quando lavori a teatro le ore precedenti alla messa in scena sono fondamentali ,durante il set cinematografico non sei mai libero, devi essere sempre pronto a risolvere ogni esigenza anche quelle improvvise…io però ho bisogno di comunicare quindi forse sono sempre più portata ai backstage cinematografici e della tv.

Una domanda che potrà aiutare molte donne in “difficoltà”: puoi svelarci un trucco per stendere bene l’eye liner?

La domanda più gettonata, è importante scegliere l’eye liner con la punta più adeguata, ne esistono tante, ma sicuramente quello più “semplice” da gestire è quello con la punta morbida che evita sbavature e macchie improvvise quando si è di fretta, il mio consiglio è cercare di avere un tocco deciso evitare linee troppo doppie lì dove ci sono delle sporgenze e non allungare mai oltre la lunghezza delle sopracciglia altrimenti rischiamo di sembrare egiziane.

Lancia un messaggio ad un’artista con cui ameresti poter lavorare …che vorresti poter truccare…

Seguirei Jude Law anche in capo al mondo. Non mi sarebbe per niente dispiaciuto essere la sua makeup artist durante le riprese di “the Young Pope”

Poi ne ho davvero tanti, sono una divoratrice di serie tv ogni volta che mi appassiono sogno ad occhi aperti, dai cattivi di “Gomorra”, ai vichinghi di “Vikings” …

A cosa aspira Mariacristina D’Amico?

Bella domanda…Vorrei un giorno poter aprire un mio spazio dove poter insegnare questa forma d’arte, vorrei poter sempre dire che è facile e tutto in salita, ma come ogni forma d’arte ci si scontra con la realtà che non sempre è facile, questo mondo è fatto da tanti artisti e professionisti ma anche da tanti millantatori, bisogna sempre essere attenti.

Vorrei un giorno poter dire di aver seguito il mio sogno e di esserci riuscita per davvero.

Grazie per il tuo tempo Mariacristina D’Amico, in conclusione ti chiedo un consiglio di make-up “primavera-estate” per le nostre lettrici.

Grazie ancora a voi per queste interessanti domande … Finalmente, ci stiamo per lasciare questo lungo inverno alle spalle, ogni donna questa primavera-estate oltre poter giocare ancora con i colori per quanto riguarda i capelli, potrà di sicuro sfoggiare labbra dalle tinte pastello a quelle più esuberanti, con il ritorno del mood anni 90, gli occhi saranno poco truccati ma con tanto tanto mascara.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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