Barbie

Barbie: dal film al valore di mercato delle bambole

Pink is back: è arrivato al cinema l’attesissimo film su Barbie che ha riacceso l’amore per l’iconica bambola.

Ed oggi ecco che grazie agli studi di Catawiki, vi elenchiamo suggerimenti e consigli per chi vuole acquistare o vendere una delle intramontabili bambole.

Una bambola in voga come non mai

Le aste di Barbie hanno recentemente registrato una forte crescita della domanda. Le vendite sul Marketplace sono quasi raddoppiate negli ultimi due anni e il loro valore medio è aumentato di oltre il 20%. In particolare, tra tutti i mercati, gli italiani sono in cima alla classifica per numero di Barbie acquistate (non meno del 30% degli acquirenti).

Un vero tesoro: gli esemplari che valgono fino a migliaia di euro

Queste bambole possono essere vendute a prezzi elevati nelle aste: alcuni modelli hanno visto il loro valore salire alle stelle. Una Barbie American Girl degli anni ’60 è arrivata a 2.000 euro, una rara Barbie Fabergé del 1998 è stata venduta per 1.510 euro e una Francie vintage del 1967 – cugina di Barbie e modello storico – ha superato i 1.000 euro. Alcuni modelli ultra-rari possono raggiungere anche cifre a sei zeri, come la Barbie più costosa mai venduta al mondo, disegnata dal designer australiano di gioielli Stefano Canturi, che nel 2010 è stata data in beneficenza per quasi 300.000 euro.

Lo status di Barbie come bambola iconica e oggetto da collezione molto ricercato è scontato. Con l’imminente uscita del film, ci aspettiamo di assistere a un’impennata di interesse per le Barbie, che catturerà i cuori degli appassionati di tutto il mondo“, ha commentato Barbara Bieshaar, Esperta di giocattoli. “È il momento perfetto per avventurarsi nella propria soffitta e scoprire se c’è un tesoro nascosto che aspetta di essere portato alla luce“.

Come riconoscere una Barbie vintage di valore

L’età conta

Da oltre 60 anni, Barbie è il giocattolo preferito di milioni di bambini in tutto il mondo. Come regola generale, più vecchia è, e più alto è il suo valore, soprattutto se in condizioni perfette. Una prima Barbie del 1959 in ottimo stato è stimata dall’esperta intorno ai 10.000 euro. Le originali ben conservate degli anni ’60 e ’70 vengono vendute per cifre a tre o quattro zeri.

Caratteristiche tipiche di questa prima Barbie dell’epoca sono i fori sulla parte inferiore dei piedi e un’etichetta di carta sul polso. Anche la tonalità più bianca può essere un indicatore prezioso, poiché il materiale delle prime bambole non conservava bene il colore. Sul retro di Barbie si trova anche la scritta “Made in Japan”, il principale Paese in cui è stata prodotta tra il 1959 e il 1972. Per scoprire l’età e il modello della propria Barbie, sul collo di quelle più datate si trova un numero di prodotto a cinque cifre oppure, per le altre, si possono consultare le banche dati online come “Fashion-doll-guide” o “Vintagebabs”.

Condizioni perfette

Le condizioni di una Barbie sono un fattore chiave nel determinare il suo prezzo. Ciò riguarda anche la confezione, che porta il valore del giocattolo al massimo livello quando non ancora aperta. Quelle originali in confezione sigillata raggiungono le somme più alte. Oltre a garantire che non sia mai stata usata, in questo modo i collezionisti possono essere certi che gli accessori inclusi all’inizio siano ancora presenti.

L’apparenza (non) inganna

In quelle ben conservate, lo smalto è intatto e le ginocchia emettono il caratteristico suono di scatto, che ne aumenta il valore. D’altro canto, capelli tagliati e opachi, smalto danneggiato o trucco fatto da sé con i pennarelli ne riducono il valore. “Negli anni ’60, Barbie indossava orecchini che talvolta lasciavano una colorazione verde”, spiega Bieshaar. “Questo segno è difficile da rimuovere e quindi riduce il valore delle bambole. Ovviamente, anche danni come graffi o vernice scrostata ne diminuiscono il valore”.

Tina Turner, Lagerfeld e la Regina: edizioni speciali

Le edizioni speciali con design insoliti, le collaborazioni con le celebrità o le bambole che commemorano eventi speciali come il Giubileo della Regina tendono ad avere un valore maggiore. Ma anche le edizioni che prima suscitavano scarso interesse, come le Barbie rockstar degli anni ’80, possono guadagnare rapidamente popolarità grazie a un nuovo interesse per la cultura pop.

Le collaborazioni con le case di moda sono degne di nota: la fashion doll è già stata vestita da oltre 70 stilisti, da Dior ad Armani, da Versace a Oscar de la Renta. Queste collaborazioni possono raggiungere cifre più alte; ad esempio, una Barbie Karl Lagerfeld ha trovato una nuova casa per 1.500 euro. Una collezione attuale che sta già attirando l’interesse dei collezionisti è quella delle Barbie “Día De Los Muertos”: uscite nel 2019 e intitolate a una delle più importanti festività messicane, si distinguono per la loro fantasiosa pittura del viso.

Per celebrare l’uscita del nuovo film, ecco quindi che sono state lanciate 3 collezioni dedicate alla bambola fashion (dal 19 al 30 luglio): Collezionismo ispirato a Barbie, La casa dei sogni di Barbie e Il guardaroba dei sogni di Barbie.

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Redazione Giornalistica

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