Veronica Maya e Paolo Genovese per il Festival del Cinema Italiano 2021
Veronica Maya e Paolo Genovese per il Festival del Cinema Italiano 2021

Festival del Cinema Italiano: l’edizione 2021

È stata presentata alla Casa del Cinema di Roma la seconda edizione del Festival del cinema italiano, che si terrà dall’8 al 12 giugno a San Vito Lo Capo (TP) al teatro comunale “Frate Anselmo Caradonna”.

Veronica Maya e Paolo Genovese per il Festival del Cinema Italiano 2021
Veronica Maya e Paolo Genovese per il Festival del Cinema Italiano 2021

A svelare il programma è stato Paolo Genovese, direttore artistico della manifestazione cinematografica che celebra e valorizza le produzioni nazionali di lungometraggi e corti di registi affermati e di giovani esordienti. Accanto al regista Veronica Maya, che condurrà la cerimonia di premiazione che sarà trasmessa su Rai2. Ad inviare il suo saluto, il presidente onorario del Festival, Fabrizio Del Noce e Beppe Convertini, ospite d’onore della manifestazione.

Nella presentazione, coordinata dall’autore televisivo Gian Maria Tavanti, sono intervenuti anche Marcello Foti, noto per la sua professionalità nel mondo del cinema, e l’organizzatore dell’evento, Antonio Voltolina per A&D Comunicazione.

Il programma prevede in concorso otto film, quindici cortometraggi e quattro documentari.

La giuria dei lungometraggi e dei corti, composta da Silvio Orlando (presidente), Serena Autieri, Giusy Buscemi, Paolo Conticini, Donatella Finocchiaro, Chiara Francini, Christian Marazziti, assegnerà le “Stelle d’argento al cinema italiano” alle seguenti categorie:

Miglior film – Migliore regia – Miglior opera prima – Miglior cortometraggio – Migliore attore e attrice protagonista – Migliore attore e attrice non protagonista

Il Festival del Cinema Italiano 2021 dedicherà un omaggio a Nino Manfredi per il centenario della sua nascita, con una retrospettiva sul personaggio attraverso un dibattito e la proiezione del film “Per Grazia Ricevuta” – scritto, diretto e interpretato dallo stesso Manfredi -, in programma per il 7 giugno, in anteprima della partenza ufficiale del Festival.

“In questo momento c’è un bisogno enorme di fare cultura del cinema – ha sottolineato Paolo Genovese -. Non abbiamo insegnamenti di cinema nelle scuole. L’unico modo per far entrare in contatto il pubblico, gli appassionati, con i protagonisti del grande schermo sono i Festival del cinema, dove possono incontrare i registi, gli sceneggiatori, gli attori. Ogni Festival ha la sua anima, una sua caratteristica per far dialogare questi due mondi. Quest’anno, sull’onda del bel successo dello scorso anno, abbiamo mantenuto le tre sezioni: lungometraggi, cortometraggi e documentari. La sezione corti è quella a cui tengo particolarmente, perché attraverso i Festival si dà la possibilità ai giovani alle prese con le loro opere, di avere un pubblico. Che poi è il senso per cui si fa questo lavoro. Se non ci fossero i Festival tutte le persone che iniziano e che faticosamente riescono a mettere in piedi una storia, a girarla, a montarla, e confezionarla, poi non saprebbero cosa farne. In questo momento, sempre a livello nazionale, non c’è un libero mercato. Ci sono i Festival, che danno questa opportunità, il senso per cui si fa questo lavoro”.

Il grande lavoro dietro le quinte portato avanti in questi mesi dall’organizzazione, ha consentito di strutturare un programma più ricco di appuntamenti e ospiti accreditati, sia del mondo del Cinema che dell’Ambiente, le due sezioni che nel Festival del Cinema Italiano dialogano a tutto tondo – dalle pellicole ai convegni – per sensibilizzare il pubblico verso comportamenti più virtuosi per la salvaguardia del nostro pianeta.

Gli incontri e i dibattiti della sezione Ambiente (tematica volta quest’anno a dare voce alla riforestazione terrestre e marina) si avvalgono del coordinamento scientifico del giornalista Rai, Maurizio Menicucci. In programma anche la proiezione di documentari in concorso, che la Giuria – composta da Marcello Foti del Centro Sperimentale Cinematografia, dai giornalisti Marta Perego e Marino Midena, dalla regista Rosalba Vitellaro – selezionerà per assegnare la “Stella d’argento” al miglior documentario.

Durante la cerimonia di chiusura (12 giugno) verranno conferiti, inoltre, il Premio “Scaglie” a cura di Parmigiano Reggiano, e i Premi Vittorio Gassman e Franca Valeri, istituiti dal Festival, il Premio personaggio dell’anno e il Premio del pubblico

Spazio quest’anno anche a momenti di maggiore confronto e divulgazione scientifica, monitoraggi, attraverso appuntamenti diversi. Previsti infatti: incontri con Film Commission (tra le quali, Sicilia, Umbria, Trentino, alla presenza della presidente nazionale, Cristina Priarone), presentazione in anteprima del rapporto annuale sull’ambiente dell’Arpa Sicilia, divulgazione del Progetto Pilota Europeo per Monitorare l’inquinamento dell’aria con l’aiuto dei cittadini) e presentazione di libri. Tra i nomi che interverranno nella sezione Ambiente, Giuseppe Barbera (scrittore agronomo Università di Palermo), Alessandra Viola, scrittrice e regista, Nazario Palmieri, comandante dei carabinieri forestali, Marco Merola, divulgatore scientifico, Antonio Brunori, agronomo e divulgatore scientifico.
L’evento si terrà in presenza in piena sicurezza, nel rispetto delle normative anti Covid-19. Si avvale del patrocinio di: Ministero della Cultura (MiC), del Ministero dell’Ambiente, della Regione Sicilia, del Comune di San Vito Lo Capo, del Centro Sperimentale di Cinematografia e della Riserva Naturale dello Zingaro. Ed il sostegno del MiC, della Regione Sicilia e del Comune di San Vito Lo Capo. Tra gli sponsor della manifestazione: Eni, Parmigiano Reggiano, Albastar.es (compagnia aera partner del Festival), Airgest Aeroporti di Trapani, Buy Buy Sicily, Arà: è Sicilia, Abate Franca Alba Vini, Sacchi Gioielli – l’orafo artigiano che ha creato la “Stella d’argento”-; tra i media partner: Sky Cinema, Leblon Communication, Rai Radio Live, Rai Radio2, Smile Vision, Coming Soon, Casa del cinema di Roma, centromedia Camelot, Radio Marsala Centrale.

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