Giovanna Mezzogiorno, bravissima attrice definita anti-diva per eccellenza, si racconta in una intervista esclusiva firmata da Piera Detassis per il settimanale Elle (diretto da Maria Elena Viola), dove racconta il suo rapporto con la famiglia, la mondanità ed il lavoro.
Alla domanda della Detassis: “Cosa stai preparando?“, arriva la risposta che fa comprendere lo status più profondo dell’attrice: “Niente di niente, sono a riposo: faccio la spesa, vado in libreria, cucino, preparo la colazione e la merenda ai bimbi, gli riempio le borracce per scuola do da mangiare al cane. Insomma, la vita più banale che tu possa immaginare, però mi lascia il tempo di pensare, un giorno scriverò un libro, farò una regia, ho molto da raccontare, forse persino troppo“.
L’ultimo film in cui abbiamo visto Giovanna Mezzogiorno è “Tornare”, di Cristina Comencini, dove interpreta la protagonista, una figlia intenta a svuotare la casa di famiglia dopo la morte del padre.
La Mezzogiorno parla di incredibili assonanze per lei che ha perso il padre, Vittorio, nel 1994, quanto lui aveva solo 51 anni. Ma per l’attrice quel soggetto è anche lo spunto per rievocare una adolescenza vissuta sopratutto a nella casa di Milano “sempre piena di attori, artisti e intellettuali in un gran discutere di filosofia, vita e arte, con Vittorio a tener banco – ma affollata anche dal peso dei ricordi – troppe presenze, troppi oneri […] dove si svolgeva […] Un vero scontro di caratteri e origini“.
Un’esigenza forte di vivere la famiglia e una vita completamente diversa che porta Giovanna Mezzogiorno a vivere lontana dallo star system, a Torino, con i figli: i gemelli Leone e Zeno, 8 anni, nati dal matrimonio con Alessio.
“La famiglia per me non è stata un luogo di pace e distensione. Sono stata una figlia adorata dai miei genitori, ma abbiamo avuto vicissitudini particolari, quella sorella nata fuori dal matrimonio e scoperta in piena adolescenza, il caos in casa. È stata tosta, arriva un momento in cui questo dolore te lo vuoi scrollare di dosso e andare oltre i ricordi, ecco perché vendo la casa di Milano“. Sui genitori ha un grande rimpianto: “Vorrei che avessero conosciuto i miei figli, vorrei vedere Vittorio con i capelli bianchi. […] Per quanto mi riguarda ho 45 anni, ma non tornerei mai ai miei trentanni, è stata una scalata pazzesca tra lutti, gravidanza, i traslochi da Roma a Torino. No, tutta questa fatica non la rifarei […] non vado in palestra. E non ho la cuoca, non ho l’autista, non ho la guardarobiera, purtroppo. Faccio tutto io“.