Gianluca Monaco
Gianluca Monaco

Gianluca Monaco: il cantautore sensibile

Gianluca Monaco nei suoi brani affronta tematiche sociali e della vita quotidiana di ciascuno di noi: un viaggio attraverso le pieghe dei sentimenti, delle relazioni e del bisogno di serenità ed equilibrio che avvolge il nostro bisogno di espressione e stabilità.

Da “Voglio andare al mare” alla “Differenza” ai nuovi brani “Un raggio di Sole” e “Il dubbio”, Gianluca Monaco è un cantautore sensibile e intelligente che attraverso la musica accarezza le fragilità umane ricordando di non tradire mai se stessi.

Gianluca Monaco benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, sei un cantautore e psicoterapeuta: come descriveresti il rapporto tra questi due tuoi lati della stessa medaglia?

Nel cantautore c’è lo psicoterapeuta, ovvero cerco di esprimere nelle canzoni e nei live le emozioni, le storie, le sofferenze, le gioie, i pensieri che si vivono in questo mondo della cura e della crescita umana; così come nello psicoterapeuta c’è il cantautore, la creatività, la fantasia, l’inventiva, l’arte delle note e delle parole che possono aiutare nel pensare strade, costruire rapporti, sostenere e ascoltare.

Cosa significa, per quanto riguarda l’aspetto musicale, avere un approccio da psicoterapeuta?

Sicuramente avere un pensiero più artistico mi aiuta nel sentire le emozioni, nella relazione terapeutica e nel cercare di avere una visione meno strutturata della storia di chi ho davanti.

Quanto una canzone può aiutare, chi la ascolta, a superare un momento di difficoltà?

La musica è terapeutica per chi la crea, per chi  la suona e per chi la ascolta, sia da un punto di vista cognitivo che emotivo. Attiva pensieri, smuove emozioni, produce anche cambiamenti di stati d’animo e può aiutare anche a muovere nuove riflessioni o a sentire emozioni diverse o più complesse che a volte sfuggono alla nostra consapevolezza.

Cosa vuol dire per Gianluca Monaco scrivere un testo?

Scrivere un testo è sicuramente un fatto non scontato o banale. Spesso le parole in un flusso arrivano insieme alle note e non separatamente. La notte è un momento per me molto creativo, nel silenzio e allontanamento da tante e tante distrazioni. Ma a volte le parole arrivano camminando, o all’improvviso durante un dialogo o magari mentre sono in procinto di prendere sonno dove il livello di controllo dei pensieri è sicuramente minore e allora giunge la parola che mi appare perfetta. Ognuno ha un po’ un suo metodo. Per me è sicuramente un fatto catartico e liberatorio e a volte addirittura lenisce e cura anche i miei momenti di dolore personale o di particolare riflessione. Fungono quasi da farmaco mentre vengono scritte e depositate su note e si trasformano, prendono vita e nuovi significati attraverso i suoni.

Una canzone che ti sarebbe piaciuto scrivere?

“Victims”, un brano dei Culture Club. Voce fantastica, pianoforte intenso, testo meraviglioso e sonorità coinvolgenti e avvolgenti. Magari comporre un pezzo così!

Con chi piacerebbe un duetto a Gianluca Monaco, invece?

Mi piace duettare più con una voce femminile, al di là dei generi e della storia musicale e che abbia voglia di divertirsi e di mettersi in gioco sia in studio che sul palco.

Poche settimane fa hai tenuto una serata live a Roma che ha riscosso un grande successo: quanto è importante per te il contatto con il pubblico?

Il rapporto col pubblico è sostanzialmente la cosa più bella di tutto questo lavoro. Cantare e sete insieme, ridere, raccontarsi, partecipare, proporre e rispondere. Momenti bellissimi. Non è sempre facile riuscire a instaurare un clima di “comunicazione” cosi efficace, ma il tentativo è proprio quello di costruire un modello di partecipazione e coinvolgimento che solo di ascolto. “Portare” le persone sul palco, farle sentire parte di quelle note e di quei pensieri in un grande processo di gruppo. Questo è un aspetto troppo troppo importante!

Gianluca Monaco al pianoforte
Gianluca Monaco al pianoforte

Non solo musica: recentemente hai partecipato ad un progetto legato alla settima arte…

Ho prodotto un corto “Fattaccio” per il concorso “Mosaico – FormeWebTv” con la regia di Riccardo Andreani e Sara Galimberti in veste di aiuto regista. Partendo dall’idea di mostrare i sentimenti antichi della città di Roma, si è utilizzato un attore non professionista, un uomo romano del dopoguerra, per evidenziare l’anima nascosta  che appartiene ai vicoli della città – precisamente del quartiere Tufello – sin dai tempi del ‘600, da cui il corto prende spunto nel testo. Perché i Fattacci non finiscono mai…

Gianluca Monaco i prossimi progetti discografici nel cassetto?

Dopo l’uscita a novembre scorso dell’EP “Ho fatto bene”, a fine giugno uscirà il mio nuovo lavoro che comprende questi tre anni di concerti, dal 2020 al 2023: tre anni faticosi per tutti, eppure per me travolgenti con tanti incontri e serate che era giusto raccontare in questo diario di bordo. Sono contentissimo e sono grato a chi ha camminato con me in questo viaggio, in questo periodo davvero bello e complesso allo stesso tempo. In estate la musica live non mancherà ma sono già in studio perché sto lavorando all’uscita del nuovo singolo nel prossimo autunno che anticipa il nuovo lavoro complessivo del 2024. Non ci si ferma mai.

Su Maria Rita Marigliani

Giornalista Pubblicista, Ufficio Stampa e Social Media Manager. La comunicazione rappresenta, da sempre, un’opportunità di evoluzione e crescita necessaria per me e per la conoscenza degli altri.

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