All’Augusteo di Napoli: le mille melodie di Carl Brave

Raffinato, leggero, introspettivo e un pizzico di romano che non guasta mai, e così ci immergiamo nella sua musica. Tra le rivelazioni dell’anno appena trascorso, troviamo sicuramente Carl Brave, all’anagrafe Carlo Luigi Coraggio.

Questa estate abbiamo ballato e cantato sul brano “Fotografia”, che vede la partecipazione della cantautrice Francesca Michielin e il rapper Fabri Fibra, che hanno ricreato un trittico perfetto, di generi diversi, e melodie innovative, da quando il video ufficiale ha cominciato a girare sul web e sui nostri piccoli e mobili schermi, una certa fascia della nuova generazione ha scoperto lui, Carl Brave.

Inizia a collabora con Franco126, pseudonimo di Federico Bertollini, i due danno vita a un progetto comune, Carl Brave x Franco126, che li porterà a rilasciare un album dal titolo “Polaroid”.

Un successo straordinario sul web, è sicuramente il nuovo tormentone dal titolo “Posso” in duetto con Max Gazzè, in cui il ritornello ha mandato tutti in tilt; Tanta gavetta alle spalle, per una carriera ben avviata, Carl Brave è un artista in continua evoluzione, pungente e dotato riesce a fotografare la sua vita e la sua società in poche ed efficaci battute.

La tappa al Teatro Augusteo di Napoli

il 19 marzo si è esibito presso il teatro augusteo di Napoli, portando in scena “Notti Brave a Teatro”, uno spettacolo nel quale ripercorre la sua carriera, ogni brano indossano nuovi ed esclusivi abiti da sera cuciti su musica da nuovi arrangiamenti.

Una gallery fotografica a cura di Fabiana Privitera dello show

Uno show sapientemente costruito e capace di coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine, una miscela esplosiva in grado di regalare emozioni di diverse sfumature, una dose importante di introspezione che oscilla tra malinconia e felicità nascosta nelle piccole cose; il camaleontico artista romano esprime una forte personalità, tra ritmo, melodie e testi. Una serata unica, per avventurarsi con l’artista in percorsi di suoni senza tempo e senza limiti, accompagnato sul palcoscenico da una super band d’eccezione.

L’atmosfera che si respira durante tutto il live è a tratti onirica, quasi metafisica, ed è facile perdere il contatto con la realtà, con una band squinternata.

Nella scenografia, una gigante luna piena alle sue spalle, dove vengono proiettate immagini e foto durante vari brani, e accanto ci sono tre finestre spalancate sul mondo. Il cantautore ha cercato di ricreare una stanza aperta al pubblico sul palco. Sul brano “Professorè”, sul palco si assiste ad un divertente sketch.

E’ pubblico è stato il protagonista indiscusso dello show, dal primo brano “Pub Crawl”, passando per “Spunte Blu” e “Polaroid”, fino ad arrivare a “Mezzo Cocktail”.

Lo strepitoso show è stato concluso con calorosi applausi, e a tempo di mani sul brano “Malibu”.

Su Chiara Arciprete

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