Massimo Masiello
Massimo Masiello

Massimo Masiello: la musica italiana, il mio Palcoscenico

Massimo Masiello in scena con lo spettacolo “Palcoscenico”, scritto e diretto da Gianni Conte, con la direzione musicale e gli arrangiamenti di Lino Pariota, le coreografie di Roberto D’Urso.

In “Palcoscenico”, sono le canzoni le vere protagoniste, quelle eterne… sempre presenti nella memoria e nel cuore di noi tutti.

Lo spettacolo è infatti un vero e proprio percorso musicale e poetico che abbraccia la storia d’Italia degli ultimi 60 anni.

Ritornano in scena tutte quelle canzoni che hanno fatto da colonna sonora alle vicende politiche, economiche e sociali del nostro Paese, dagli anni ’60 agli anni ’90, diventando colonne portanti della cultura musicale italiana: dai brani di Adamo a quelli di Renato Zero, da Gino Paoli a Pino Daniele, e da Lucio Dalla a Claudio Baglioni, passando per le famose sigle del sabato sera in tv di Raffaella Carrà e della Parisi, del Carosello e dei cartoni animati cult, riuscendo a fare rivivere i tratti di un mondo senza tempo, fatto di amore, sentimenti e poesia.

L’intervista

Benvenuto Massimo Masiello su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Il tuo “Palcoscenico” è in realtà “i molti palcoscenici” sui quali stai portando la tua arte. Ti andrebbe di raccontarci qualcosa in merito?

Palcoscenico nasce da una di quelle idee che ti colpiscono subito propostami dal produttore. Un One Men Show dove le vere protagoniste sono le canzoni, o meglio la canzone italiana, uno spettacolo dove il pubblico viaggia attraverso quattro decenni importanti per la nostra musica, emozionandosi e cantando con me. In scena con me 5 magnifici musicisti diretti dal bravissimo Lino Pariota che ha curato anche gli arrangiamenti di tutto lo spettacolo e 6 Straordinari ballerini carichi di energia che Roberto D’urso con la sua maestria ha saputo dirigere al meglio. Gianni Conte oltre a curare la regia ne ha scritto anche il testo con spiccata sensibilità ed attenzione.

La vicinanza al pubblico in sala. Quali sono le tue sensazioni legate alle tavole del palcoscenico?

Io durante i miei spettacoli cerco da subito l’occhio attento del pubblico, scruto e mi lascio scrutare perché conoscendoci meglio riesco a sciogliere la tensione-paura che mi attanaglia ogni volta che si apre il sipario.

Durante il tuo percorso artistico, c’è qualcosa che ti ha svoltato la vita?

Per me ogni sera l’applauso sincero del pubblico, la critica costruttiva o il complimento di stima di un collega rappresenta una svolta.

Cosa significa per te oggi “fare l’attore”?

Oggi fare l’attore significa stare al passo coi tempi che cambiano troppo velocemente ed io non ci riesco quasi mai, quindi è complicato. La mia concezione dell’essere Attore è legata a figure che via via sono quasi scomparse , tranne qualche eccezione.

Palcoscenico è dagli anni ’60 ai ’90. Per Massimo Masiello cosa c’è invece dal 2023 al 2030 artisticamente parlando?

Io mi auguro di poter realizzare tra il 2023 e il 2030 il mio sogno di sempre, una compagnia tutta mia e con Francesco Scarano che mi sta dando grande fiducia e lo ringrazio sempre, stiamo progettando per il futuro.

L’appuntamento al teatro

Lo spettacolo teatrale e musicale ideato e prodotto da Francesco Scarano sarà in scena al Teatro Augusteo di Napoli lunedì 13 e martedì 14 marzo 2023.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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