Francesco Borelli
Francesco Borelli

Francesco Borelli: è importante non spegnere la luce che vive dentro di noi

Ritroviamo, a distanza di un anno, Francesco Borelli, più carico che mai, in occasione della nuova edizione del Novara Dance Experience.

Anche quest’anno le sorprese non mancheranno, così come gli ospiti degni di nota, e la presenza della madrina Anna Maria Prina, ex direttrice della scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Borelli, inoltre, ci parla di un progetto ulteriore a cui tiene molto.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Francesco Borelli. Ancora una volta al comando, passami il termine, del Novara Dance Experience che, per il quinto anno, si terrà dal 20 al 23 giugno a Novara. Come ti stai preparando a tale occasione?

La tensione è tanta anche perché vi è sempre più attenzione sull’evento, specie a livello mediatico. Si, sono al comando ma, al mio fianco, vi è sempre Nicola che si occupa di organizzare il tutto insieme a Susanna, Giovanni e Alessandro, e tutti siamo fondamentali. Dal mio canto vorrei, semplicemente, regalare ad ogni singola persona la stessa sensazione che avevo da piccolo quando andavo ad assistere ad uno spettacolo. Quella bellezza sia negli occhi che nelle mani legata a qualità, bellezza e appagamento.

A presenziare all’evento, ancora una volta, la madrina Anna Maria Prina, ex direttrice della scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, e tanti ospiti di prestigio: Sergio Bernal, Rita Pompili, Anna Chiara Amirante, Sergio Staiano e non solo. Cosa puoi dirci sui tuoi ospiti, sulle scelte realizzate quest’anno?

La Prina è da sempre con noi, sin dalla prima edizione, e non possiamo che esserne felici, appagati da tale presenza. Il suo occhio attento ci porta sempre belle sorprese, legate alla qualità, in particolar modo. Bernal, tra i più abili ballerini al mondo, ci presenta una meravigliosa morte del cigno al maschile. Abbiamo, inoltre, Anbeta e Alessandro Macario che, di certo, non hanno bisogno di presentazione alcuna. Sono due persone che stimo e a cui voglio molto bene. Con noi ci saranno anche Anna Chiara Amirante e Sergio Staiano, appartenenti al San Carlo di Napoli, bravissimi e due persone eccezionali. Per me l’arte è si importante ma conta tanto anche il modo di porsi, il non sentirsi per forza divi. Al Dance Experience anche Giada Rossi e Alessandro Riva, ballerini della compagnia nazionale di Madrid, davvero pazzeschi. Avremo anche Rita Pompili, direttamente da Amici, ma anche vincitrice del Novara Dance Experience. Per quanto riguarda i premi alla carriera, avremo Manuel, artista che stimo, Nicoletta Manni, prima ballerina della Scala e vi sarà anche un premio per Sergio Bernal. Niente di più bello, magico.

La tensione immagino sia più che viva tra i partecipanti al Dance Experience 2023. Ti capita mai di raccogliere i loro pareri, i loro timori, la fatica per le prove, per la voglia di arrivare?

La tensione durante i concorsi è sempre evidente, specie se il tutto viene realizzato in un teatro bello come il Coccia. I ragazzi, inoltre, ballano dinanzi a giurie importanti, consapevoli di giocarsi delle opportunità non da poco. Ricordo con piacere ciò che mi disse una bimba prima di esibirsi. Era felice di poter ballare, di potersi esprimere, e penso sia un qualcosa di profondo, il senso stesso della danza.

La danza è da sempre, per te, equilibrio, sostentamento, puro amore. A tal proposito, quali consigli senti di dare ai partecipanti alla Dance Experience?

Ai tempi in cui studiavo e affrontavo audizioni ero sempre teso, stressato ma, al contempo, ero capace di vivere il tutto con entusiasmo, con reale passione. Ai miei allievi, oggi, dico di prendere il tutto come se fossero bolle di sapone. La danza è gioia, un momento un cui ritrovare la pace, benché vi sia anche bisogno di rigore, disciplina, cuore, rendendo unico ogni singolo momento. Ho il privilegio di vivere di arte, di musica, e non è fortuna da tutti. Bisogna impegnarsi il più possibile, sognare tanto, e non spegnere mai la luce che vive dentro di noi.

Francesco, dopo esserci sentiti lo scorso anno, cosa è cambiato nel tuo vissuto, quali passi in avanti hai voglia di poterci raccontare?

Sono cambiato tanto in questo ultimo anno, anche per via di ciò che ci accade, delle opportunità che ci arrivano. Ogni anno mi rendo conto che i miei sogni diventano sempre più grandi, più fattibili, anche grazie agli incontri e ai viaggi compiuti. Il tutto si evolve, prende sempre più senso, e ho la possibilità di sognare ancora più in grande.

Ti andrebbe di anticiparci altro sul tuo futuro artistico Francesco Borelli?

Sarei felice di poter dare vita, qui a Novara, ad un centro di produzione per la danza. Sono orientato verso quella direzione, obiettivo a cui tengo molto, purtroppo non realizzabile nell’immediato, ma ci metterò tutto l’impegno possibile. Vorrei, inoltre, realizzare delle residenze artistiche per il Novara Dance Experience e sono, da poco, consulente per il balletto in teatro, al Coccia.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

Lascia un commento