Kouros, Maurizio Lanzione

In mostra alla Kouros, Maurizio Lanzione in “Percorsi Geometrici” (1989-2009)

Kouros, Maurizio Lanzione

Si inaugura sabato 3 ottobre alle ore 18.30 la mostra Percorsi Geometrici ( 1989 – 2009 ) di Mario Lanzione presso la Galleria Kouros di Aversa. Testo Critico di Giovanni Cardone. La mostra la si potrà visitare fino al 15 ottobre 2015. Percorsi Geometrici è una raccolta di opere che sono la testimonianza di uno studio approfondito sulla possibilità di ottenere un equilibrio tra forma geometrica, spessore di elementi sovrapposti o sottoposti alla superficie dipinta, spazio, luce e materia.

Nel percorso artistico, sviluppato negli anni tra il 1989 e il 2009, Lanzione ha sempre ricercato (contemporaneamente), sia il superamento dell’Astrattismo Geometrico che quello dell’Informale. Se nel periodo del “Lirismo Geometrico” l’abbinamento delle due esperienze pittoriche è ricercata attraverso le velature su sfumature di colori materici, negli anni a seguire, il connubio è avvenuto con l’inserimento della materia come spessore che si frantuma e si annulla tra gli spazi geometrici. L’idea di coniugare forze Razionali con quelle Irrazionali è nata già con le “carte veline” del 1975. Giovane appena laureato al Corso di Pittura, con il primo incarico alla cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo artistico di Benevento, Mario Lanzione inizia la sua attività artistica indagando nel mondo dell’Astrattismo geometrico, senza dimenticare le sue origini derivanti dalla pittura Informale. Queste opere, quindi, alcune esposte e catalogate in mostre precedenti e altre ancora inedite, non vanno confuse con una volontà di “adattamento” alle attuali esperienze della pittura Astratta ma vanno, invece, interpretate come testimonianza di una continua ricerca sul raggiungimento di un obiettivo che è l’Astrattismo Totale. Come dice nel suo testo critico Giovanni Cardone: “L’artista Mario Lanzione incarna in pieno l’ Astrattismo – Geometrico, la sua arte nasce dalla costatazione che il linguaggio verbale, con i suoi sofismi,con le sue espressive parole, le sue seduttrici eloquenze e le sue presunzioni dubitative, lascia spesso un senso di indeterminato, di non interamente spiegato, quando si cimenta nella descrizione, nella definizione o nel commento. Mario Lanzione artista carismatico, dove il colore mentore affidabile, dove il linguaggio cromatico e fortemente materico, ha un potere incantatore e taumaturgico sullo spettatore il quale rimane esterrefatto, dalle figure e dai soggetti che evocano antichi ricordi.

La ricerca di Mario Lanzione risale al 1975, l’incontro con l’ Astrattismo – Geometrico che pare pervenire attraverso esperienze pittoriche compiute nell’area dell’informale, ma con chiari ripensamenti di certo costruttivismo ad un’idea di costruzione spaziale prossima ad un’astrazione espressionistica e spirituale. Su questo orizzonte di interessi estetici, l’artista opera nell’intento di dar vita a composizioni impostate con rigore e su valori spaziali oggi piuttosto inediti, talvolta ricercati nel ritmo impercettibile di contrasti cromatici e formali che si specificano in una sintesi di estremo equilibrio. Il gesto, infatti, la pennellata, accanto ad un attento gioco di intonazione del colore, si combinano senza mai violentare una precisa e cadenzata strutturazione della superficie pittorica. L’atmosfera delle sue opere ci immerge così in silenziosi e pacati paesaggi dell’anima, dove l’autore racconta le emozioni cercando di arginare la loro urgenza che percepiamo nei colori vivaci, nei rossi, nei blu, nei gialli, nel segno che è spesso frutto di un gesto a fatica trattenuto attraverso una razionalità che incasella la totale libertà, tipica della pittura informale, all’interno di quella razionale organizzazione formale debitrice dell’astrattismo geometrico. Nell’ incontro avuto con Mario Lanzione mi raccontava delle sue reminiscenze informali che sono affiorate dalla sovrapposizione di carta veline che trasmettevano una nuova visione geometrica, tanto è vero che il suddetto ha creato un gruppo denominato Astrattismo Totale . La forza di questo movimento artistico è stata la presa di coscienza, di artisti e critici d’arte che operano nel panorama dell’arte contemporanea, della possibilità di determinare una svolta significativa nell’ambito della poetica dell’Arte Astratta. Percorsi geometrici (1989 – 2009) è una raccolta di opere (alcune inedite) che racchiudono un “percorso” significativo e determinante sotto l’aspetto della ricerca e della sperimentazione, in un progredire artistico nell’ambito dell’Astrattismo Geometrico. Sono opere di“ approfondimento, non solo per la determinazione di una geometria a larga veduta ma anche per una maggiore consapevolezza per l’inserimento materico. Come dice Mario Lanzione : “Sono elementi che mi hanno permesso di raggiungere l’obiettivo di fondere la materia e la geometria in un’unica espressione artistica. E’ un’esperienza artistica che si basa sullo sviluppo progressivo di coniugare l’Informale con l’Astrattismo Geometrico. Momenti espressivi che concorrono ad un unico obiettivo che è quello di ricercare spazio, tempo e luce nella metamorfosi della materia che diventa geometria, in una fusione tra forze razionali e irrazionali”.

Su Giovanni Cardone

Saggista, storico dell’arte e critico d’arte, docente di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea presso istituzioni universitarie e di alta formazione.