Viaggi nel tempo assurdi con Thermae Romae

Riuscite a immaginare le moderne tecnologie da bagno viste attraverso gli occhi allibiti di un antico romano? E riuscite a immaginare un antico romano con le fattezze, aitanti e muscolose, di un super divo nipponico? Prima di scuotere la testa, o di compiere sforzi di fantasia destinati a produrre formidabili emicranie, tenete accuratamente sott’occhio le sale cinematografiche: proprio in questi giorni, grazie a Tucker Film, si sta facendo notare l’irresistibile blockbuster giapponese Thermae Romae di Takeuchi Hideki. La commedia più folle dell’estate!

È Abe Hiroshi il super divo nipponico, aitante e muscoloso, che stravolge il tenace stereotipo degli orientali piccolini. Ed è l’architetto Lucius Modestus l’antico romano che, viaggiando avanti e indietro nel tempo, carpisce i segreti delle moderne tecnologie da bagno per portali “a casa”, cioè nell’Urbe, nelle vasche e nelle “toilette” dell’Imperatore Adriano. Tra i tanti divertissement cronologici e culturali, tuttavia, ce n’è uno che li batte tutti. Un vero e proprio gioco nel gioco: quello che sovrappone agli occhi allibiti di Lucius Modestus gli occhi allibiti di noi spettatori del 2014, alle prese con l’inesorabile creatività giapponese.

Ne sanno qualcosa gli spettatori del Far East Film Festival di Udine, primo domicilio occidentale di Thermae Romae e anche del sequel Thermae Romae II, che proprio sul palco udinese hanno ammirato il regista di entrambi i film, Takeuchi Hideki, mentre magnificava le virtù di un… bidet portatile! Superfluo sottolineare come il pratico e bizzarro oggettino sia già diventato un must, almeno per gli spettatori del FEFF, ma è altrettanto superfluo sottolineare come il marketing cinematografico d’Oriente non abbia davvero paura di nulla!

Una sorridente conferma per chi frequenta e apprezza lo humour asiatico, dunque, e una sorprendente scoperta per chi invece lo conosce poco. O nulla. Basta un minimo sindacale di curiosità, basta accantonare la diffidenza, la pigrizia, e il gioco è fatto. Nei cinema italiani, quest’estate, si ride… alla giapponese!

Tratto dal manga della fumettista Yamazaki Mari, conosciutissimo anche in Italia e pubblicato da Star Comics, Thermae Romae narra le gesta di Lucius Modestus (il divo giapponese Abe Hiroshi): un aitante architetto dell’Antica Roma che si ritrova catapultato nel Giappone contemporaneo! Il film, girato a Cinecittà e nei dintorni della Capitale, pullula di comparse italiane e, qui e là, fa ricorso all’uso del Latino e ad arie d’opera (Takeuchi Hideki ama cantare Puccini e Verdi al karaoke!). La sceneggiatura accumula gag su gag, sfruttando con invidiabile creatività l’artificio del viaggio nel tempo, e i miracoli digitali fanno il resto, assieme ai vari set romani e all’accuratezza dell’intera operazione…