Oggi vi parliamo di Insane Love, un film di Eitan Pitigliani, che vede una storia d’amore ossessiva, eccessiva, al limite della follia, causata dal disagio dei giovani d’oggi che si dividono tra la vita vera e la loro proiezione sui social network, in un drammatico distacco dalla realtà.
Il film breve disponibile sul portale Rai Cinema Channel, vede nel cast Clara Alonso, Filippo Gattuso, Miriam Dalmazio, Diego Dominguez, e l’etoile Davide Dato, primo Ballerino dell’Opera di Vienna.
Prodotto da Giuseppe Alessio Nuzzo per Paradise Pictures con Rai Cinema, “Insane Love” è un viaggio nell’anima, che si avvale delle coreografie di Anna Cuocolo (Premio Positano per l’Arte della Danza), della fotografia di Vladan Radovic (David di Donatello per “Anime Nere” di Francesco Munzi), del montaggio di Massimo Quaglia (Nastro d’Argento per “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore) e della colonna sonora originale del maestro Paolo Vivaldi (“Non Essere Cattivo”), al cui interno figura un additional licensed music del compositore premio Oscar® Ryuichi Sakamoto.
Venti minuti in cui si racconta la storia di Alessandro, un giovane ragazzo italiano (Filippo Gattuso), la cui vita, apparentemente fatta di successo, sembra invece essere giunta ad un punto morto. Si sente solo, convinto che nessuno possa colmare il vuoto che ha dentro di sé, “neanche a mettere insieme tutte le persone del mondo”. Fino a che, un giorno, camminando per le strade di una Roma gelida, si imbatte in Sofia, una bellissima ragazza argentina (Clara Alonso) in fuga da se stessa, e che proprio a Roma cerca di ritrovarsi. Da quel momento la vita del ragazzo sembra cambiare, lanciandolo in un viaggio tormentato, un vero e proprio “rollercoaster” di emozioni, che lo porterà ad impazzire e a scoprire una dimensione altra, più grande, in un viaggio senza fine, e senza ritorno.
Le dichiarazioni
Eitan Pitigliani, su Insane Love si esprime così: “Mi affascinava raccontare l’amore al tempo dei social, in un mondo in cui siamo sempre più connessi, ma al contempo paradossalmente molto più distanti. Tema ancor più attuale durante questo periodo di lockdown. Sono partito dalla riflessione su quanto sia sempre più difficile oggi guardarsi davvero negli occhi e vedere l’anima dell’altro, spinti invece dal costante bisogno di costruire un’immagine perfetta di noi stessi a cui aggrapparci per non guadare in faccia la realtà, e sentirci meno soli.
L’idea che volevo raffigurare era quella di un’anima che vive nell’altra, pur non sapendone nulla, e come da un semplice social, da “un incontro non incontro”, possa nascere un sentimento così forte come l’amore. Nell’opera questa “guerra dei mondi” vive grazie ad alcun elementi onirici ben precisi, guidati da una musica ricorrente, il brano “Bibo no Aozora” del premio Oscar® Ryūichi Sakamoto, che ho avuto l’onore di poter inserire nella colonna sonora. Con il direttore della fotografia Vladan Radovic abbiamo poi cercato di dare forza a questa follia visionaria, che anche a livello musicale respira nella contrapposizione tra quel brano che risuona nella mente del protagonista, da una parte, e la colonna sonora, forte e magica, del maestro Paolo Vivaldi dall’altra, che cerca invece di tirarlo fuori dalla follia in cui è sprofondato. È stato poi fondamentale il montaggio di Massimo Quaglia nel mettere insieme tutti questi elementi e dare ad entrambi i mondi il loro spazio e la loro “realtà”. E poi c’è la danza, la vera anima di questo film, un’arte viscerale, primordiale, elegante, passionale, focosa e morbosa al tempo stesso, che fa incontrare i corpi, e le anime, mettendoci di fronte a noi stessi e al nostro estremo bisogno di sentirci vivi, di guardarci negli occhi dell’altro, per capirne i tormenti interiori, fino ad entrare nell’anima e ad amare“.
Presentato come evento speciale ad “Alice nella città” nell’ambito della Festa del Cinema di Roma nel 2018, “Insane Love” ha ottenuto 13 premi ed è stato selezionato in oltre 50 festival internazionali, dall’Italia (come i Nastri d’Argento e la 65esima edizione del Festival di Taormina), al Regno Unito (Manchester Film Festival) e poi Ecuador, Puerto Rico, Adzerbaijan, Croazia, India, e 15 negli USA tra cui i festival di Beverly Hills, Orlando, Richmond, Newport Beach, fino all’Oscar® Qualifying Rhode Island Film Festival.