Incontriamo Maria Troisi, giovanissima e già con tanta carriera alle spalle, iniziata nel 2013 con il lancio del suo primo singolo, “Never Fall In Love Again”, ci presenta oggi “Sorry” per lasciarci trasportare dalla musica, dalle armonie e dalla sua bellissima voce.
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo. Chi è Maria Troisi? Da dove nasce il tuo rapporto con il mondo della musica?
Maria Troisi è una ragazza che ha dedicato tutta la sua vita al canto. Nasce in Sicilia e da subito nasce l’amore per la musica. Si dedica allo studio del canto fin da bambina e già all’età di 11 anni viene ingaggiata da un gruppo musicale per esibizioni canore in eventi e feste private.
Già con il tuo primo singolo nel 2013 hai avuto successo anche fuori dall’Italia. Come mai hai scelto di cantare in inglese?
Canto in inglese perché mio padre ha vissuto i primi 18 anni della sua vita in Inghilterra e mi ha sempre parlato in inglese quando ero piccola quindi è rimasto l’amore per la lingua. Sicuramente è più difficile farsi conoscere in lingua inglese ma confido nella condivisione all’estero tramite social e web.
Parliamo di Sorry…
Sorry è un brano che rievoca il sound dance degli anni passati dove si ascoltavano i virtuosismi anche degli strumenti musicali. È tanto che manca nella musica questo sound e l’idea di riproporlo mi allettava. Infatti non abbiano seguito le solite “leggi” dello stile del momento o del minutaggio per le radio, ho pensato solamente a tirare fuori un brano che potesse emozionare le persone che l’avrebbero ascoltato.
Che rapporto hai con il mondo dello Spettacolo?
A me piace cantare e sicuramente sarebbe un sogno poter consolidarmi come cantante e vivere solo di concerti. Oggi le radio non aiutano i giovani a meno che tu non vada a fare i talents. Questa cosa è un pò ridicola perchè non si seleziona più la buona musica o il cantante bravo ma solo quello o quella che acquista più voti… Anche per questo sono felice che ci sia il web che abbatte ogni muro tra te e il tuo consumatore. Se un brano è ben condiviso e ben lavorato alla fine arriva alla gente.
Che musica ascolti di solito?
Ascolto la musica internazionale. Da un paio di anni a questa parte ascolto Lewis Capaldi con grande emozione
E il cinema ti piace? Cosa guardi solitamente?
Il cinema mi piace molto… preferisco le commedie per rilassarmi e farmi qualche risata.
Cosa ci racconti dei tuoi nuovi progetti professionali dopo il Covid-19?
In questo momento con la musica dal vivo siamo tutti fermi e questo in realtà mi rattrista ma mi ha dato anche la possibilità di dedicare più tempo alla realizzazione del brano.