E’ proprio vera la frase di Milan Kundera che cita: “Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta, e sfuggono a qualunque censura. Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento: su di esso non abbiamo alcun potere.“
Ad avvalorare l’intensità del concetto ci sono tante testimonianza, alcune delle quali molto famose.
Forse non tutti sanno del forte amore che Eric Clapton provava per Patty Boyd, moglie di George Harrison (scomparso nel 2001) e miglior amico proprio di Clapton. L’ex Beatles e la bella Patty si sposarono nel 1966, matrimonio che durò fino al 1977.
Nell’arco di questi 11 anni, grazie alla grande amicizia che univa le due star, Clapton ebbe l’invito a suonare un assolo di chitarra nel brano “While My Guitar Gently Weeps” di George Harrison. Eric, praticamete, fu il primo grande artista a suonare con i Beatles e fu proprio in questo periodo che capì quanto fosse innamorato della moglie del suo migliore amico, tanto da dedicarle, nel 1970, il brano “Layla” una canzone ispirata alla storia di “Majnun e Leylà”, ovvero la storia di una principessa che il padre costrinse a sposare un’uomo che non amava, dovendo, quindi, rinunziare a colui di cui era pazzamente innamorata che finì con l’impazzire nel saperla moglie di un altro. Un racconto che colpì in particolar modo Eric Clapton che si rivide nel protagonista.
Sempre nel 1970, nel bel mezzo di una festa George Harrison notò molto affiatamento tra l’amico e la moglie, tanto che lo stesso Clapton decise di spiegare cosa stesse accadendo. La scelta per Patty fu se rimanere alla festa o rincasare con il marito… Patty scelse George.
Solo nel 1979 Eric Clapton, dopo una forte depressione e dipendenza all’eroina, riuscì a sposare la sua amatissima Patty che, stanca dei continui tradimenti di George e della sua dipendenza alla cocaina, decise di porre fine definitivamente al suo matrimonio ed essere libera.
Nel giro di dieci anni anche questa unione capitolò ponendo fine ad uno dei più grandi amori del mitico Clapton.