Ornella Muti. Foto dal profilo ufficiale di Facebook
Ornella Muti. Foto dal profilo ufficiale di Facebook

Ornella Muti: la semplicità il segreto del fascino

Ornella Muti, impegnata nelle kermesse Racconti di Cinema, di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi, ripercorre la sua lunga e prestigiosa carriera che l’ha portata a essere una vera icona del mondo dello spettacolo.

Si è da poco conclusa la magica Notte degli Oscar, il premio cinematografico più prestigioso e antico al mondo, giacché venne assegnato per la prima volta il 16 maggio 1929.

L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che lo conferisce è un’organizzazione professionale onoraria costituita da personalità che hanno portato avanti la loro carriera nel mondo del cinema.

Si tratta di un evento molto atteso proprio per la “magia” che circonda il mondo dorato del cinema.

Ornella Muti è certamente fra le attrici del nostro paese più amate in Italia e all’estero, nei giorni scorsi è stata ospite di una dimora settecentesca che si trova su una delle colline dominanti il Golfo di Napoli, per presentarsi con la sua semplicità (che è il segreto del suo fascino), per ricordare i suoi trascorsi.

La Muti ha ripercorso la sua lunga e prestigiosa carriera che l’ha portata a essere una vera icona del mondo dello spettacolo; narrando episodi, segreti e aneddoti di questi anni; suggerendo preziosi consigli ai giovani che vogliono recitare ed entrare nel mondo dello spettacolo.

Un po’ di Ornella Muti

Papà giornalista napoletano e mamma estone, Ornella Muti (Francesca Romana Rivelli all’anagrafe) ha raccontato il suo esordio sul set, a soli 14 anni, e tanti episodi avvenuti negli anni lavorando in ruoli intensi e drammatici, oltre quelli più leggeri, con i più importanti registi italiani e stranieri, da Ettore Scola a Damiano Damiani, da Mario Monicelli a Dino Risi, passando per Marco Ferreri, Carlo Verdone, John Landis e Woody Allen, tanto per citarne solo alcuni.

Una carriera che l’ha portata a vincere numerosissimi premi come la Targa d’oro ai David di Donatello, due Grolle d’oro come migliore attrice e alla carriera, tre Ciak d’Oro, tre Globi d’Oro, due Nastri d’Argento e tanti altri riconoscimenti al festival del Cinema di Venezia e in altre importanti manifestazioni internazionali, anche qui tanto per citarne solo alcuni.

Il racconto di una vita

Ornella Muti racconta ai nostri microfoni, ricordando anche la scelta coraggiosa di portare avanti la sua gravidanza a 18 anni continuando al tempo stesso con determinazione e impegno, premiato dal grandissimo successo internazionale, la sua carriera oggi costituita da oltre 100 interpretazioni dichiara: “Porto dentro di me, anche se con grande armonia, due culture molto diverse: il vivere alla giornata tipico dei napoletani come anche quella sottile malinconia tipica dei Paesi freddi in cui si vive per mesi al chiuso e si esce poco”.

Ornella Muti si è anche soffermata sul grande piacere dello stare in famiglia nella sua dimensione privata, e sulle differenze del fare cinema nello spazio e nel tempo, oggi e all’inizio della sua carriera, e nei tanti vari Paesi di tutto il mondo in cui ha girato. E poi tanti aneddoti su due personaggi napoletani con cui Ornella Muti ha lavorato, Massimo Troisi (Il Viaggio di Capitan Fracassa) e Pino Daniele (nel video di “Che Dio ti benedica”).

Su Harry di Prisco

Nato a Napoli, Maturità Classica, Laureato in Giurisprudenza 110/110 e lode, iscritto all’Albo dei Giornalisti dal ‘73, socio GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica), specializzato in Enogastronomia, Viaggi, Turismo e Cultura, Ispettore On. Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

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