Alessandro Piavani. Foto di Gianni Fiorito
Alessandro Piavani. Foto di Gianni Fiorito

Alessandro Piavani su “Nata per te”, non esiste una sola famiglia

Incontriamo l’attore Alessandro Piavani che potremo presto ritrovare in “Nata per te”, la vera storia di Luca Trapanese che, per amore, ha scelto di adottare la piccola Giada.

Abbiamo avuto modo di vedere Alessandro in “Blocco 181” e in tante altre occasioni lavorative, sempre convinto di voler conoscere, attraverso i ruoli interpretati, qualcosa in più sulla propria persona.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Alessandro Piavani. “Nata per te”, film ad opera di Fabio Mollo, ti vede tra i suoi protagonisti. Un lavoro basato su una storia più che reale, che ha da sempre toccato i cuori di molti. Cosa puoi dirci sul tuo ruolo, nei limiti del possibile, su come ti sei preparato ad affrontare tale esperienza?

Il film parla della storia di Luca Trapanese, primo uomo single, omosessuale, ad adottare una bambina. Interpreto, in tale occasione, Lorenzo, il compagno di Trapanese, da sempre desideroso, proprio come lui, di diventare padre. Una preparazione, la nostra, molto bella, che ci ha portati ad un primo incontro, insieme al regista, che ci ha permesso di creare una primissima connessione, sintonia. Sono felice di aver avuto modo di incrociare il mio percorso con questa storia, con un prodotto reale, sentito.

Alessandro, quali sensazioni ti ha lasciato addosso l’incontro con Luca Trapanese, papà di Alba, che immagino avrai avuto modo di incontrare?

Ho avuto modo di incontrare Luca, seppure in maniera fugace. Ho avuto piacere, poi, di ritrovarlo alla prima, a lavorazione terminata. Persona piacevole, meritevole di stima.

Cosa ti ha spinto, a suo tempo, a provare ad entrare a far parte del mondo della recitazione?

Bella domanda! (Ride) Si è trattato di un percorso naturale, piacevole, che ha avuto il suo inizio nel paese in cui vivevo, prendendo parte a spettacoli, laboratori teatrali. Alle superiori, invece, ho avvertito una necessità più forte ed ho così deciso di prendere parte ad alcune audizioni all’Accademia, per poi trasferirmi a Roma. Sono, ancora oggi, alla scoperta di cose sempre nuove e che, di volta in volta, continuano a sorprendermi. Mi interessa, su tutto, la possibilità di poter raccontare storie sempre nuove che mi permettano di scoprire anche cosa c’è dentro di me.

Tanti i lavori a cui hai preso parte nel tempo, come “Saremo Giovani”, “Bellissimi”, “I Medici”, “Blocco 181” e non solo. In base a cosa scegli i progetti a cui prendere parte, di volta in volta?

Mi piacerebbe dirti che ricevo tante sceneggiature al giorno ma non è così, purtroppo. Scelgo, quando possibile, ciò che mi stimola, come i registi, la loro visione del ‘progetto’, così come la persona che guiderà la squadra.

Chi è Alessandro nel privato, quando non è impegnato nel suo lavoro, e quali passioni soddisfano il tuo vissuto?

Sono un consumatore avido di film, in primo luogo. Cambio abitudini, ‘fisse’, continuamente. In questo periodo, ad esempio, sono alle prese con la corsa. Domani, chissà…

Alessandro Piavani, un invito a seguire “Nata per te”?

È sicuramente una storia vera, d’amore tra un genitore e un figlio, annesso all’importanza della famiglia, qualunque essa sia. Abbiamo bisogno, a mio parere, di sentire tali storie perché in molti pensano che la ‘famiglia’ sia una sola ma non è così, esistono tanti tipi di famiglia.

Puoi anticiparci altro sul tuo futuro artistico?

Sono alle prese con le riprese di “Blocco 181”, giunto alla sua seconda stagione.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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