Silvia Busuioc. Foto di Alessandro Rabboni
Silvia Busuioc. Foto di Alessandro Rabboni

Silvia Busuioc, segui il tuo istinto

Silvia Busuioc al cinema con The Snowman

Silvia Busuioc è una ragazza fortunata. Perché? Perché sta realizzando quei piccoli grandi sogni che sperava ma non immaginava potessero accadere proprio a lei. Merito di una maturità che le permette di approcciarsi ai personaggi che interpreta sempre con grande rigore e consapevolezza.

Dal 12 Ottobre è al cinema con il film The Snowman che la vede recitare accanto attori come Michael Fassbender e JK Simmons. Una vera e propria fortuna che Silvia Busuioc riceve come dono da portare con sé. Il merito?  Il merito è tutto di quell’istinto che lei insegue ed ascolta da sempre. Perché senza quella vocina che ti dice cosa senti davvero e ti indica quale è la strada giusta da percorrere, si sbaglia. Silvia Busuioc non vuole sbagliare, vuole osare.

La Gazzetta dello Spettacolo incontra Silvia Busuioc.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Silvia Busuioc, sei al cinema con il film The Snowman – L’uomo di Neve, diretto da Tomas Alfredson e distribuito da Universal Pictures, dove reciti accanto agli attori Michael Fassbender e JK Simmons. Mi presenti questo progetto? 

Il mio è un personaggio misterioso. E’ una ragazza che non sai, fino alla fine, se è la vittima o il carnefice. The Snowman è un thriller molto bello e spero che possa piacere al pubblico. Per me, è stato un onore lavorare con un regista come Tomas Alfredson. Credo che sia uno dei migliori registi al mondo, ha una sensibilità pazzesca.

Sul set e durante le riprese, c’è stato un silenzio rigoroso e assoluto e Alfredson ha donato a noi attori gran parte del suo tempo, per spiegarci e renderci chiare le scene e le circostanze che dovevamo girare. Incontrare due premi Oscar come Michael Fassbender e JK Simmons è stato fenomenale, all’inizio avevo tanta emozione e timidezza, ma dopo pochi minuti sul set con loro, mi è passata ogni paura. Sono due attori umili e semplici che pensano soltanto di fare bene il proprio lavoro.

Quale è il ricordo più bello di questa esperienza?

Questa esperienza è stata bella e intensa. Ho amato particolarmente girare le scene del mio personaggio con sua madre. E’ stato bello lavorare insieme ad Irina Kara, è un’attrice che ha fatto molto teatro ed è un’attrice molto brava, professionale. Sono molto grata di aver lavorato con una donna del genere.

Mi ha molto colpito il tuo ruolo nel film Gotthard, diretto da Urs Egger, dove interpreti una giovane donna che per anni pretende di essere un uomo per lavorare in miniera, durante la fine degli 800. Un ruolo bellissimo…

Sì, mi si innamorata di questa storia e di questo personaggio sin da subito. Quando ho letto il copione, mi sono detta: questo ruolo è mio. Gotthard racconta una storia realmente accaduta, in un’epoca di grande cambiamento. Le donne non potevano lavorare in quell’epoca e quindi mi ha molto colpito interpretare una ragazza così coraggiosa. Arriva da una famiglia disagiata e povera, un giorno prende coraggio, si taglia i capelli, ottiene il suo lavoro e finge di essere un uomo. Il suo coraggio è da ammirare. E’ una donna che ha sicuramente più coraggio di me!

Ancora oggi, noi donne facciamo fatica ad ottenere la nostra indipendenza. Tu sei una giovane donna indipendente. Quali difficoltà incontri come giovane donna nel lavoro che fai?

Sai, da quando faccio l’attrice, mi sento molto meglio come persona. Sono cresciuta molto come persona. Le difficoltà le ho incontrate all’inizio della mia carriera, quando ho iniziato a lavorare come modella. Quando sei in un ambiente così particolare come quello della moda, una donna è giudicata solo come una bella ragazza e gli uomini ti guardano solo come un oggetto. Per fortuna, nel mondo del cinema e del teatro non ho incontrato queste difficoltà.

Con la recitazione, sono stata apprezzata per le mie capacità e per il mio talento. Ho sempre voluto dedicare il mio tempo e la mia passione alla recitazione perchè sono apprezzata come essere umano.

Come possiamo trovare l’indipendenza noi giovani donne?

Questo mi sembra il momento giusto e l’epoca giusta per noi donne per arrivare ad essere allo stesso livello degli uomini. Dobbiamo iniziare a parlare di più per essere al pari degli uomini sia nel lavoro che e nella vita. Spesso, durante le interviste, alle attrici viene quasi sempre chiesto: Come fai a conciliare il tuo lavoro e la tua famiglia? Come fai ad avere successo in entrambi i campi?
Questa è una di quelle domande che non viene mai fatta agli uomini.

Nessuno chiede mai agli attori come conciliano i loro successi. Noi donne possiamo conciliare il lavoro e la famiglia senza che qualcuno ce lo chieda. Il primo passo da fare è quello di essere solidali tra noi donne. Dobbiamo aiutarci a vicenda per superare questi pregiudizi. Non dobbiamo essere in competizione, così facendo possiamo ottenere grandi risultati per il nostro futuro. Voglio partire da me stessa aiutando e ascoltando le persone che ho intorno, che sia una mia amica o una mia collega. Si deve iniziare a guardare e a dare importanza alle cose e alle persone che ci circondano per arrivare pian piano ad un risultato.

Quale consiglio daresti ad una giovane ragazza che vuole inseguire il proprio sogno?

La cosa più importante è seguire il proprio istinto. Ho imparato questo, anche grazie agli studi che ho fatto in America. Dobbiamo essere semplicemente noi stesse. Abbiamo una voce dentro da ascoltare e da seguire, in tutte le situazioni. Il nostro istinto è fondamentale e deve essere seguito. Nel mio mestiere, c’è bisogno di tanto istinto. Se vuoi veramente realizzare il tuo sogno, nulla può fermarti. Tante porte ti saranno chiuse in faccia ma altrettante porte ti saranno aperte, incontrerai tante persone nel mondo che ti crederanno e che ti ispireranno. Basta non fermarsi mai.

Chi è Silvia Busuioc?

Sono sul set adesso e sai come mi hanno definita i ragazzi della troupe? La persona più simpatica che hanno incontrato fino ad ora. Sono positiva, sul set e durante le pause, canto e ballo. Canto anche se non so cantare. Io mi definisco una ragazza sensibile e timida. Tante persone prendono la mia timidezza come arroganza ma non è così. Ho bisogno di osservare le cose e le persone nuove, per poi essere aperta e sciogliermi. Dopo un paio di giorni divento simpatica!

Su Anna Chiara Delle Donne

Redattrice

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