Incontriamo l’Onorevole Michela Brambilla, l’occasione è legata all’impegno che l’Onorevole ha nella tutela degli animali, a cui è tanto legata. Difatti, da qualche tempo, la Brambilla è proprio Presidente della lega italiana per la difesa degli animali. Una donna che ama definirsi forte, determinata, pronta regalarci qualcosa di sé.
Ricordiamo che il quotidiano La Gazzetta dello Spettacolo è promotrice dell’iniziativa VIP&BAU, che dal 2003 da voce agli animali dei personaggi noti del jet-set.
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Onorevole Michela Brambilla. Come procede il suo vissuto?
Bene, direi. Non è facile portare avanti il mio impegno nella difesa degli animali e dell’ambiente e, al contempo, il mio impegno in politica. A volte penso di non farcela, perché il giorno è fatto di 24 ore, ma poi, in un modo o nell’altro, ci riesco. E ne sono felice.
Onorevole Brambilla, da qualche tempo è Presidente della lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente. Come ha avuto inizio questa sua battaglia a loro favore e quale ulteriore messaggio sente di voler lanciare in loro difesa?
Ho cominciato a tredici anni, fondando la sezione lecchese della Lega antivivisezionista lombarda. Decisivo è stato l’incontro con il leader Kim Buti, un signore di origini inglesi dall’aspetto trascurato ma di grande carisma. Mi aveva aperto gli occhi sulle crudeltà che l’uomo può commettere nei confronti degli altri esseri viventi. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, ma il messaggio è sempre lo stesso: gli animali sono nostri fratelli, amiamoli e rispettiamoli.
Tanto legata agli animali da scrivere anche un libro, “Dalla parte degli animali”, edito per Mondadori, ed annessa conduzione di un programma che porta lo stesso nome. Come ha preso vita il tutto?
Avevo già pubblicato per Mondadori “Manifesto animalista”, in equilibrio tra il saggio e l’autobiografia. Invece il libro “Dalla parte degli animali” nasce dall’esperienza della trasmissione omonima, giunta ormai alla 7.a stagione. L’idea di trovare casa agli animali abbandonati piacque moltissimo al presidente Silvio Berlusconi, che mi appoggiò senza riserve. Eravamo entrambi in preda allo sconforto pensando alla quantità di animali rinchiusi nei box dei rifugi.
Sono tanti gli animali che popolano la sua casa tra gatti, cani, pony e non solo e, inoltre, è grazie a lei se oggi i cani possono viaggiare anche in prima classe e su tutti i treni. Le dobbiamo davvero tanto. Cosa possiamo fare ulteriormente?
C’è ancora tanto da fare: per esempio, rendere effettiva l’applicazione della legge 281/1991 sugli animali d’affezione, così da responsabilizzare proprietari, Asl, Comuni e Regioni; includere nella famiglia anagrafica anche gli animali e uniformare le regole sull’accesso nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; agire sulla leva fiscale per ridurre i costi della convivenza con gli animali, oggi troppo elevati. E poi non dimentichiamoci dei selvatici: quelli sono davvero gli ultimi degli ultimi. L’antropizzazione del territorio riduce e distrugge i loro habitat. Va di moda perseguitarli, invece dovremmo fare di tutto per difenderli.
Promuove, inoltre, uno stile di vita del tutto vegetariano. Potrebbe parlarcene in maniera più approfondita?
Pratico e promuovo uno stile di vita veg, perché così si tutelano il diritto degli animali alla vita, la qualità dell’ambiente (gli allevamenti intensivi consumano acqua e producono gas serra) e la nostra stessa salute (è provato che il consumo di carni rosse in rilevanti quantità causa patologie anche gravi). Da liberale, non impongo niente a nessuno. Trovo giusto, però, che vegani e vegetariani siano rispettati e che nelle mense pubbliche ci sia spazio per le loro scelte.
Da tempo è mamma di tre figli. Quale futuro si augura di poter regalare alla sua famiglia e quali consigli cerca di infondere loro?
Cerco innanzitutto di preservare i miei figli da quel sentimento di angoscia collettiva che sembra assediarci, tra crisi economiche, pandemia, crisi climatica e guerra. Hanno diritto ad un’infanzia per quanto possibile serena. Mi sforzo di insegnare loro il rispetto, di se stessi, delle altre persone, di tutti gli esseri viventi.
Chi è Michela Brambilla nel quotidiano, al di là del suo lavoro pubblico?
Una donna determinata e tenace, che da sempre, ogni giorno, lotta per difendere gli animali e l’ambiente.