Un frame di Hand in the cap
Un frame di Hand in the cap

Hand in the cap: Morelli, Placido ed una “visione diversa”

Un successo di pubblico con circa 500 presenti per la prima del cortometraggio Hand in the Cap.

Tenutasi al Duel Village di Caserta, alla presenza del regista Adriano Morelli, il film scritto da Nicola Guaglianone e Chiara Lalli ha acceso le emozioni del pubblico.

Un frame di Hand in the cap
Un frame di Hand in the cap

Complice una bella interpretazione di Violante Placido e di Andrea Quintavalle, “il ragazzo di Maddaloni” colpito dalla nascita dalla tetraparesi spastica, il tema della relazione tra disabilità e sessualità, viene affrontato con grande tatto e soprattutto con un punto di vista delicato.

Hand in the cap

La storia vede Violante Placido nei panni di una madre del figlio affetto da grave disabilità motoria ma anche neurologica, con la sua quotidianità sessuale.

Il giovane protagonista del film, come scritto in precedenza, è realmente colpito dalla nascita dalla tetraparesi spastica, ed i genitori del giovane hanno consentito alla sua presenza nel film, proprio per accendere una occasione di discussione sul “diritto alla sessualità”, cosa che in Italia, non viene ancora discussa nei giusti termini e nelle giuste posizioni.

Si legge da una recente intervista di Violante Placido, che il film ha rappresentato per lei “un’esperienza forte e destabilizzante“.

Il corto sarà al prossimo Festival di Venezia, da quanto dichiara il produttore Marino, mentre Morelli aggiunge che: “è un film che intende diffondere un messaggio di amore per questi casi così difficili“.

Chiude il cast l’attrice Ilenia Incoglia. Il film è prodotto dalla Sly Production di Silvestro Marino e la O’ Groove di Pierpaolo Verga ed Edoardo de Angelis.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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