Ben 14 titoli, di cui sei novità assolute e uno speciale ricordo di Renato Carosone, nel centenario della nascita del musicista partenopeo: questa, in sintesi, la stagione 2019/2020 del Trianon Viviani.
Con una politica di prezzi degli abbonamenti sempre molto popolare, il ricco cartellone, curato dal direttore artistico Nino D’Angelo, dà grande rilievo alla musica, al teatro musicale e alla commedia, con la partecipazione di molti artisti beniamini del pubblico.
La prossima stagione si aprirà giovedì 31 ottobre con Quelle del Festival… Le indimenticabili canzoni di Napoli, un nuovo concertone teatrale di Maurizio Palumbo dedicato alle più famose melodie lanciate dal Festival di Napoli tra il 1952 e il 1970. L’orchestra dal vivo è diretta da Peppino Fiscale.
Seguirà, dal 7 novembre, Simone Schettino con Fondamentalmente Show 2.0, in cui il famoso comico è affiancato da Francesco Mastandrea per la regia di Vincenzo Liguori.
Altra novità assoluta sarà, dal 14 novembre, l’incontro del cantante Eddy Napoli con Ciro Giustiniani, punta di diamante della fortunata trasmissione televisiva Made in Sud,in Emigranti, uno spettacolo musicale, su un tema di stringente attualità, scritto e diretto da Francesco Velonà, con la Luna rossa orchestra.
Ancòra comicità con Lucio Pierri, autore con Lello Marangio, nonché regista e protagonista della commedia brillante Scacco matto. Le musiche sono di Mr Hyde e Mario Rea. Con Pierri in scena, tra gli altri, Gianni Parisi e Claudia Mercurio (dal 21 novembre).
Terza novità assoluta, dal 28 novembre: Maria Del Monte e Giulio Adinolfi saranno i protagonisti de ‘A rivolta d’‘e mugliere, con Gino Curcione. Franco Cutolo firma il testo, le scene, i costumi e la regia di questa originale riscrittura di Lisistrata, la classica commedia di Aristofane.
Per le festività natalizie (da Natale all’Epifania), l’opera musical Actor Dei, dedicata alla figura di san Pio da Pietrelcina. Protagonista Attilio Fontana. Il ricco cast, che vede la partecipazione di Lello Giulivo, è diretto da Bruno Garofalo.
Ancòra musica nel nuovo anno con un’altra novità assoluta, dal 23 gennaio: Duetti napoletani, un concerto che vedrà coppie di cantanti interpretare insieme le più famose melodie partenopee, curato da Maurizio Palumbo con gli arrangiamenti e la direzione dell’orchestra dal vivo di Nuccio Tortora.
Seguirà la classica commedia tradizionale Arezzo 29 in tre minuti, di Gaetano Di Maio, interpretata da Oscar Di Maio, affiancato come sempre da Alessandra Borrelli (dal 30 gennaio).
Quinta novità assoluta, dal 13 febbraio, con Tre pecore (molto) viziose: Fabio Brescia, protagonista con Ciro Sannino e Stefano Ariota, firma il testo e la regia di questa commedia, liberamente ispirata a Le procès Veauradieux di Alfred Hennequin e Alfred Delacour, nota nella trasposizione farsesca di Eduardo Scarpetta.
Sarà, poi, la volta de L’Oro di Napoli: Manlio Santanelli ha tradotto teatralmente la raccolta di racconti di Giuseppe Marotta, famosa per la riduzione cinematografica diretta da Vittorio De Sica. Ricco il cast diretto da Nello Mascia: Rossella Amato, Roberto Azzurro, Cloris Brosca, Ciro Capano, Giancarlo Cosentino, Antonio D’Avino, Rosaria De Cicco, Gianni Ferreri, lo stesso Nello Mascia, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Giovanni Mauriello, Matteo Mauriello, Ciccio Merolla e Gigi Savoia (dal 27 febbraio).
Uno spettacolo dedicato a trasmissione televisiva che è stata una grande fucina della nuova comicità: Tutta colpa di Tele… Garibaldi, con i due mattatori Alan De Luca e Lino D’Angiò (dal 12 marzo).
Sesta novità assoluta, dal 19 marzo, con Lucio Pierri e Ida Rendano nella commedia La scommessa, scritta da Lello Marangio e dallo stesso Pierri, che firma anche la regia. Nella compagnia Serena Stella e Claudia Mercurio.
Un altro classico della commedia tradizionale partenopea di marca scarpettiana con Il medico dei pazzi, interpretato da Giacomo Rizzo, in scena con Caterina De Santis. Regia di Luigi Russo (dal 26 marzo).
Chiuderà la stagione un’edizione particolare del fortunato spettacolo musicale Carosone, l’americano di Napoli, scritto da Federico Vacalebre, biografo del grande cantante, compositore e pianista partenopeo. Con gli arrangiamenti musicali di Lorenzo Hengeller, protagonista in scena Andrea Sannino.