Filippo Caccamo interpreta la signora Carla
Filippo Caccamo interpreta la signora Carla

Filippo Caccamo, in tour con “Tel chi Filippo!”

Lo studente italiano medio ormai si identifica nel tormentone “mai una laurea“: incontriamo oggi Filippo Caccamo.

Con il suo milione di follower tra Instagram, Facebook, YouTube e Tik Tok, l’eco “mai una laurea” sul web lanciato dall’attore e comico Filippo Caccamo e diventato poi spettacolo teatrale.

Oggi la situazione si è ribaltata: da studente disperato, Caccamo si è laureato veramente in Scienze dei Beni Culturali con Magistrale in Storia e Critica dell’Arte e, nella vita – ironia della sorte -, ha iniziato a insegnare. Il suo percorso artistico ha così subito una brusca virata: abbandonati i panni degli studenti universitari in perenne attesa di una laurea, si è ritrovato a indossare quelli del “nemico”: i professori! Il suo punto di vista ora è dietro la cattedra e da quello ha preso le mosse lo spettacolo “Tel chi Filippo!”, parafrasando Aldo, Giovanni e Giacomo, da lui stesso ideato, scritto, diretto e interpretato.

Filippo Caccamo benvenuto su “La Gazzetta dello spettacolo”. Essendo prima di tutto un’insegnante di scuola primaria, coltivando contemporaneamente la professione di giornalista, ho avuto modo di conoscerti attraverso una mia collega che apprezza i tuoi video virali sui social. Inizialmente credevo che tu fossi solo un autore/comico/attore che si ispirasse, semplicemente, al mondo della scuola attraverso i racconti dei docenti o dei suoi episodi scolastici  Invece, dal modo di porti, dalla perfetta personificazione dei personaggi, ho pensato che tu insegnassi veramente, ed infatti ho scoperto che sei un insegnante. Puoi spiegarci come sei riuscito a trovare la chiave giusta per trasportare in scena, una professione che realmente “vivi”, anche sul palco con il giusto equilibrio tra simpatia ed ironia, senza cadere in banalità e superficialità?

Con tanta osservazione di quel che mi circonda. È l’unico vero “trucco” che ho usato per raccontare in chiave comica la scuola. Gli alunni, i docenti, il personale, gli stessi dirigenti, con le loro particolarità, i tic, le fisse, ma anche le ansie, le paure, le espressioni di gioia e soddisfazione sono una miniera infinita di ispirazione da cui nascono le mie parodie. Un esempio su tutti è il collegio docenti, che noi insegnanti, me compreso, abbiamo affrontato “a distanza” durante il Covid. Si è trasformato in uno dei miei pezzi di comicità forse più apprezzati. Lo dico sempre ai colleghi che insegnano e a chi viene a vedermi a teatro: le riunioni online mi hanno regalato 100 ore di spettacolo! 

Attualmente, sei in tour con il tuo spettacolo, dal titolo: “Tel chi Filippo!”. Che cosa presenti al pubblico e fra la miriade di personaggi che interpreti, qual è quello che le persone “apprezzano” di più o che si divertono ad applaudire maggiormente?

Senza dubbio “la Carla”, una figura in cui tantissimi insegnanti si rispecchiano. Per altro esiste realmente, è una docente di Lodi, appena andata in pensione, una collega fantastica e un modello per i colleghi. La Carla “personaggio” è molto severa, pungente, disincantata, parla malissimo dei suoi alunni, ma può farlo solo lei e nessun altro. Tiene tantissimo ai ragazzi e con i suoi modi burberi vuole spronarli a migliorare e a realizzare se stessi. Incarna la missione di ogni insegnante nel suo percorso professionale. 

Oltre al teatro, sei anche passato a salutare i tanti colleghi nelle scuole di Italia. Che effetto ti ha fatto e cosa ti hanno detto in queste occasioni?

Per me, ma credo di poter parlare anche a nome dei colleghi, è stata una fortissima emozione. L’entusiasmo che ho colto in questo tour e nelle scuole dove sono stato è alle stelle. In tantissimi mi hanno detto: “Grazie, perché ci rappresenti”. Aver dato voce, nel mio piccolo, a una categoria, troppo a lungo dimenticata e bistrattata, mi riempie di gioia e mi spinge ad andare avanti in questo viaggio meraviglioso. 

Le date del tour

Ecco le prossime date dello spettacolo di Filippo Caccamo:

  • 15 settembre: Ostia Antica – Teatro Romano
  • 28 ottobre: Ferrara – Teatro Nuovo
  • 29 ottobre: Vicenza – Teatro Astra
  • 31 ottobre: Palermo – Teatro al Massimo
  • 1 novembre: Catania – Teatro Metropolitan

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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