Giulio Neglia - Foto ufficio stampa
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Giulio Neglia, la mia inaspettata gioia

A tu per tu con Giulio Neglia

La Gazzetta dello Spettacolo oggi vuole parlavi di un giovane attore italiano come Giulio Neglia che ha saputo distinguersi a Londra, durante un festival importante come il Filmmaker Festival of World Cinema of London 2017, ottenendo il premio come miglior attore protagonista per Appunti di Viaggio di Andrea Natale.

Giulio Neglia - Foto ufficio stampa
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Incontriamo il giovane attore che è stato l’unico italiano a vincere un premio internazionale al Festival e con lui parliamo dei suoi personaggi, del futuro che verrà e di Valeria Bruni Tedeschi…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Giulio Neglia. Hai ricevuto da poco un premio importantissimo al Filmmaker Festival of World Cinema of London 2017, come miglior attore protagonista per Appunti di viaggio…

Sì! Erano presenti al Festival oltre ottanta paesi da tutto il mondo e c’erano solo due rappresentanze italiane. Sono stato l’unico italiano a portare a casa un premio. Questo premio mi ha reso orgoglioso, è un premio internazionale che non mi aspettavo.

Che emozione hai provato?

Non me l’aspettavo. Ero lì e onestamente ero consapevole di essere in nomination con attori che hanno fatto film da protagonisti di un’ora e mezza. Lì per lì, era difficile vincere con un ruolo da protagonista di tredici minuti. Poi, nulla avviene per caso. Chiaramente era inaspettato l’esito, ma il grande lavoro che ho svolto nei confronti del mio personaggio è stato un lavoro studiato con cura, con il regista e autore dell’opera. C’è stato un lavoro di analisi del testo che mi ha lasciato spazio per colorare il testo.

In Appunti di viaggio, il tuo personaggio è Giovanni Del Bello. Credi di assomigliargli?

Molto poco, perchè Giovanni è una persona molto meticolosa e precisa, asettica, neutra, impenetrabile, una persona che ha delle difficoltà ad esprimersi emotivamente. Vive nella sua corteccia, l’ho sempre identificato come una grande roccia che è sempre impeccabile, una figura imponente.

Mentre a teatro porti in scena il personaggio di Alberto Morini in ”Non ti scordar di me”. Lui ti assomiglia?

Forse con Alberto trovo dei punti in comune! Alberto è una persona attenta nell’analisi oggettiva del mondo, è una persona comprensiva e paziente. Analizzare e captare le sensazioni che ci circondano per capire in che mondo viviamo è una cosa che ho in comune con Alberto. Però, Alberto essendo un dottore in psichiatria, analizza il mondo attraverso gli altri, dimenticandosi di se stesso. Da questo punto di vista, io invece per deformazione attoriale ho sviluppato un’ auto-critica e un’auto-analisi anche per modellarmi meglio nei confronti dei personaggi che interpreto.

C’è un ruolo che ti piacerebbe interpretare, al teatro o al cinema, oggi?

Vorrei interpretare un personaggio storico che studio da un po’ di tempo. Un personaggio che mi ha sempre accompagnato ed è un personaggio della mia città: il tenore Tito Schipa. Era un personaggio di fine 800, smaliziato e provocatorio, un mondano. Un tenore che mi ha accompagnato tutti i giorni a Lecce, e che è condiviso nella mia città. Questo potrebbe essere un modo per far conoscere un personaggio come Tito Schipa che non è noto a tutti ma che è stato in grado di inorgoglire la nostra Italia nel mondo.

Pochi giorni fa, sono andati in onda i David di Donatello. Cosa ne pensi del discorso di Valeria Bruni Tedeschi, dopo la vittoria come miglior protagonista per La Pazza Gioia?

Stimo moltissimo come attrice Valeria Bruni Tedeschi. Credo che il suo discorso sia stata una sua reazione spontanea di gioia. Lei ha avuto il coraggio di sforare la normalità di come dovrebbe procedere una cosa. Anche io, quando ho ritirato il premio a Londra, ho avuto una grande gioia che mi ha toccato il cuore. Un organizzatore del Festival mi disse che si sarebbe ricordato di me perchè quando ho ritirato il premio non ho saputo dir nulla però ero felicissimo e paralizzato. In quel caso mi si era bloccato totalmente il pensiero. Quindi, trovo comprensibile il discorso emozionante di Valeria.

Su Anna Chiara Delle Donne

Redattrice

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