Camilla Pandozzi - Ex-Stasi

Camilla Pandozzi: in “Ex-Stasi”, dentro ogni canzone

Giovane e talentuosa, incontriamo nuovamente Camilla Pandozzi, intenta a presentarci il suo nuovo brano, “Ex-Stasi”.

Un brano che ci parlerà d’amore, di scelte, di come per amore si possa lasciare

Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo, Camilla Pandozzi. “Ex-Stasi” è il titolo del tuo ultimo singolo, in radio da metà settembre. Come ha preso vita questa canzone e quanto c’è di te in questo brano?

La base della canzone è nata in studio con il mio Producer Cosmo Masiello e possiamo paragonare la canzone a un vero e proprio viaggio. Abbiamo voluto sperimentare un genere musicale innovativo, qualcosa che avevo in testa. Siamo riusciti a tradurlo in una base che appena ho sentito mi ha fatto dire “WOW”. Dalla mia città, Formia, è arrivata in Regno Unito. Già da diverso tempo avevo iniziato a collaborare con l’autore Alessandro Gigli e insieme abbiamo tradotto in scrittura tutto ciò che avevo dentro. Ex-stasi nasce infatti dopo una rottura sentimentale e mette insieme un turbine di emozioni che si sono tradotte in una sovrapposizione di note e tonalità che aprono un mondo nuovo. Dentro Ex-stasi c’è quindi Camilla, la Camilla ribelle, la Camilla romantica, la Camilla che urla con forza il diritto alla felicità.

Un tema importante quello presente nella tua “Ex-Stasi”, gioco di parole che riconduce all’ecstasy, in cui diventa importante lasciare andare l’altro..

Certo! Bisogna saper lasciare andare l’altro quando non è più fonte di felicità perché il rimanere aggrappati può fare molto più male che lasciare andare. Da qui il gioco di parole “Ex-Stasi” e “Ecstasy” perché se un ex diventa motivo di stasi e riusciamo a lasciarlo andare, possiamo ritrovare noi stessi.

Un percorso musicale, il tuo, che ti ha portata alla musica da quando avevi soltanto sette anni. Ricordi come ebbe vita il tutto?

La musica ha sempre fatto parte della mia vita. In casa ho avuto la fortuna di essere circondata da strumenti musicali e da subito ho mostrato un grande interesse, tanto che mia madre mi dice sempre che ho iniziato prima a cantare e poi a parlare. Oggi sono alle prese con un corso di perfezionamento vocale con la mia splendida Vocal Coach Serena Ottaviani e con lo studio del pianoforte perché sono convinta che per cantare bene e per produrre i propri brani bisogna anche saper suonare.

Quali e quanti miti hanno guidato il tuo percorso artistico e con chi vorresti poter realizzare una collaborazione, un domani?

Ho sempre ascoltato tutti i generi musicali, dalla musica degli anni ’70 e ’80 ai The Cranberries, dai Queen a Giorgia, da Frank Sinatra a Miley Cyrus. È importante ascoltare tutti i generi musicali per allargare i propri orizzonti. I miei cantanti preferiti sono Lady Gaga, Billie Eilish, Emma Marrone ed è proprio con loro che mi piacerebbe avere una collaborazione, ma posso assicurarti che non ne disdegnerei altre. Quando si incontrano diverse anime musicali possono nascere dei capolavori.

Chi è Camilla Pandozzi al di là della musica?

Camilla è una ragazza introspettiva che fa un po’ di fatica a gestire le amicizie con i propri coetanei e vive in una sua zona di comfort con le persone più grandi ma, quando riesce ad entrare in empatia, dona anche l’anima.

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico Camilla Pandozzi?

A brevissimo uscirà un mio nuovo brano “Illusioni” con il grandissimo Beppe Carletti. Nel frangente sto lavorando ad un progetto molto importante che, per scaramanzia, terrò per me. Spero di potertene parlare ad una prossima occasione. Buona musica a tutti, intanto!

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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