2 Agosto 2021
“Un’edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l’anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza”. Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l’ultimo giorno di #Giffoni50Plus, nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. “Quest’anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre – ha detto – In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c’è una guerra i direttori non servono, c’è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo”.
Per godere appieno della memoria del nostro passato attraverso la tecnologia e la luce e per diversificare l’offerta, venendo incontro alle diverse esigenze dei visitatori, il MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, nel mese di agosto, rimarrà aperto, di giorno, anche il mercoledì, insieme al venerdì, al sabato e alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso), mentre resterà invariata, per tutti i giovedì del mese, l’apertura serale, dalle ore 18.30 alle ore 22.30 (ultimo ingresso), del percorso virtuale alla scoperta delle straordinarie bellezze delle antiche dimore delle città di Pompei, Ercolano e Stabia fino a un attimo prima che l’eruzione pliniana del 79 d.C. le distruggesse.