Adelmo Togliani al Caltagirone FilmFest. Foto di Andrea Annaloro
Adelmo Togliani al Caltagirone FilmFest. Foto di Andrea Annaloro

Adelmo Togliani: parliamo di festival

Ritroviamo Adelmo Togliani, attore e regista, subito dopo aver preso parte, in Sicilia, al Caltagirone Short FilmFest.

Questo luglio, inoltre, ha anche ricevuto il WeShort Award al Fara Film Festival per “Bob & Weave”. Un periodo davvero intenso per Togliani…

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Adelmo Togliani. Che esperienza ha rappresentato la possibilità di prendere parte al Caltagirone Short FilmFest, nella bellissima Sicilia, questo luglio?
Erano quasi dieci anni che non presentavo un mio progetto in Sicilia, una regione che ricordo con piacere anche per una delle ultime esperienze di lavoro vissute con mio padre. Il corto “Bob & Weave” che ho scritto insieme a Gianni Quinto ha una forte valenza sociale e sta riscuotendo un certo successo perché tratta di un percorso di recupero forse un po’ spartano, sì, ma vissuto dal punto di vista del bullo e non del bullizzato. L’idea che volevamo dare è legata ad una ‘redenzione’, una possibilità di riscatto, grazie alla fatica, al puro sport… un esempio positivo, che è esattamente quello che volevamo trasmettere. 

Un punto di vista che compare spesso nelle tue opere…
Sì, preferisco portare un chiaro messaggio nei miei progetti, quello che dovrebbero fare in molti, a mio parere. In “Bob & Weave” questa voglia di riscatto è ancora più netta, vivida…

Qualche giorno fa sui tuoi social ho letto un bellissimo racconto, reale e accorato, legato al tuo papà, alla sua figura, a ciò che ti ha trasmesso. Quanta voglia hai ancora di poterlo raccontare?
L’età mi ha portato a riscoprire tanto di lui, e molto ancora ci sarà da raccontare. Lo scorso anno abbiamo vinto il bando del PNRR per la digitalizzazione dell’archivio Togliani, e grazie ad esso potremo ricostruire in VR non solo l’archivio, ma lo studio vero e proprio di papà, che ancora oggi mantiene le caratteristiche di allora. Guardarmi indietro, mi ha portato a capire di essere parte di alcuni comportamenti che sono stati assorbiti in fase adolescenziale e sono fiero di chi sono, di ciò che ho affrontato nella vita. Ho una maggiore consapevolezza, acquisita ancor più quando sono diventato papà. Provo ad essere presente il più possibile con Mattia, seguendo quel solco che mi è stato ‘suggerito’, cosa che con mio padre è avvenuta soltanto in età ‘avanzata’…

Simone Casanica con Adelmo Togliani al Fara Film Festival
Simone Casanica con Adelmo Togliani al Fara Film Festival

Cosa conosce Mattia di suo nonno, Achille Togliani?
Conosce qualcosa del suo vissuto, di ciò che ha fatto, e rispetta molto gli oggetti che lo riguardano, consapevole di non poterli toccare. Da figlio non sono portato a vedere il mito, ma l’uomo, il ruolo che ricopriva nei miei riguardi. Ci sarebbe davvero tanto da raccontare perché mio padre ha attraversato periodi importanti, storici, a cui s affacciava con spensieratezza ma anche audacia. Ha iniziato come attore al Centro Sperimentale di Cinematografia in piena epoca fascista, ad esempio.

Adelmo, cosa possiamo aspettarci da questo tuo percorso?
Realizzeremo un documentario su E. A. Mario, il canzonettista e poeta napoletano, per la Rai. E nelle Marche, invece, inizieremo a breve la preparazione della serie sci-fi tratta dal mio corto Néo Kósmo.

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