Nando Mormone ci racconta il Teatro Cilea
Nando Mormone ci racconta il Teatro Cilea. Foto di Roberto Jandoli.

Nando Mormone: il Cilea, palestra di collaborazioni

Presentato al Teatro Cilea l’abbonamento quadrifoglio, e a raccontarci un po’ dell’anima di questa struttura è Nando Mormone.

L’idea di tirare fuori un programma di quattro spettacoli che si affianca al calendario ufficiale della stagione 2018/19, ha l’intento di avvicinare e riportare i giovani a teatro, e tenere insieme attraverso le diverse forme di spettacolo proposte, tante generazioni.

Nando Mormone ci racconta il Teatro Cilea
Nando Mormone ci racconta il Teatro Cilea. Foto di Roberto Jandoli.

Bentornato su La Gazzetta dello Spettacolo a Nando Mormone. Quante soddisfazioni vi sta portando il Teatro Cilea? Che strada sta prendendo questa tua nuova sfida?

Grazie Francesco. Io parlo sempre come squadra e ti confermo che siamo soddisfatti del risultato ottenuto, perché già partiti bene con questa nuova stagione a livello di numeri. Numeri importanti che ci danno belle sensazioni e ci fanno capire sempre più che il nostro target è posizionato.

Ovviamente noi cerchiamo sempre di migliorare e di offrire qualcosa in più sempre nell’ottica dei nostri “ospiti”.

Un cartellone con artisti consolidati, ma tanto spazio ai giovani (come sempre) da parte tua. Parliamo anche dell’Accademia del Cilea, un gruppo di ragazzi che vi stanno portando soddisfazioni interessanti…

Aumenta l’appeal di iscriversi alla nostra Accademia, semplicemente perché facciamo anche una selezione prima dell’accesso, il che vuol dire che il livello già di chi sta con noi è più alto. Se trovi dei talenti già di base, ed offri a loro la possibilità di crescere e confrontarsi con personaggi del calibro di Fabrizio Mainini per la danza, poi con Lello Arena per la recitazione, Enzo Avitabile con la musica… è facile immaginare che si può fare dei passi avanti in maniera molto rapida.

In più il nostro obiettivo è quello di far “lavorare” i ragazzi. Non appena qualcosa di buono emerge, avendo alla base un lavoro produttivo nel teatro, nel cinema, nella musica: permettiamo subito ai ragazzi di provare a stare sul palco.

Hai creato tante squadre nella tua carriera, a partire dal gruppo-famiglia di “Made in Sud”. Che rapporto hai con il concetto di collaborazione?

In 25 anni ho sempre seguito forme di collaborazione. Tante cose che si sono realizzate, come dicevi tu a partire da Made in Sud, ma fino a questa più recente avventura del Teatro Cilea: sono partite proprio dalla voglia di “fare famiglia” con le persone ed altre realtà territoriali, per costruire delle cose.

Dopodiché è fondamentale condividere il tutto con persone che abbiano la tua stessa visione. Non è difficile trovare persone in gamba e capaci, ma avere una stessa proiezione nel mondo dello Spettacolo. Si diventa forti nel momento in cui si ha la stessa visione… e questa difficoltà la insegna la storia. Io da pioniere di questa cosa non mi arrendo.

E’ il talento del “padre di famiglia” che vuole fare l’imprenditore…

Ma sicuramente. Il più grande comico della nostra storia, Totò, ci ha fatto capire che da soli non si va da nessuna parte, e per lui purtroppo l’abbiamo potuto capire solo dopo la sua morte.

Grazie per la disponibilità.

Il cast di Non mi dire che te l'ho detto al Teatro Cilea.
Il cast di Non mi dire che te l’ho detto al Teatro Cilea. Foto di Roberto Jandoli

Alla presentazione dell’abbonamento quadrifoglio insieme a Nando Mormone, sono intervenuti il direttore del teatro Mario Esposito e numerosi artisti che saranno protagonisti della stagione: Peppe Iodice, I Ditelo Voi, Paolo Caiazzo, alcuni attori di Made in Sud che saranno in scena con la nuova commedia “Compagni di classe”.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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