I cattivi conquistano Venezia74

I cattivi conquistano Venezia74

Il pubblico di Venezia74 continua a premiare “i cattivi” del cinema

Continuano le anteprime a Lido per Venezia74 e a farla da padrona sono i film dei cattivi. Tra la storia di Pablo Escobar, il film dei Manetti Bros e Gatta Cenerentola, si afferma nuovamente la vittoria di una tipologia di lungometraggi intrisi di camorristi e narcotrafficanti.

I cattivi conquistano Venezia74
Collage in ordine di Gatta Cenerentola, Ammore e Malavita, Loving Pablo.

Sicuramente le critiche positive più interessanti si leggono per Ammore e malavita dei Manetti Bros, che non delude chi dal film si aspettava la vena noir piena di citazioni “Tarantiniane” con un buon mix di musical e sceneggiata tipica dell’ironia partenopea, ambientata in una città (come sempre) dipinta dalla criminalità tra uno sparo ed un “accoppamento”.

Ancora Napoli, ma questa volta in cartone animato con la favola di Cenerentola ambientata nel porto di Napoli sempre tra narcotraffico e omicidi, e parliamo di Gatta Cenerentola, diretto dal quartetto Rak, Cappiello, Guarnieri e Sansone e con degli interessanti stravolgimenti dei personaggi classici, di cui vi abbiamo già parlato nei giorni scorsi.

Interessante anche Loving Pablo, con la storia di Pablo Escobar, re della droga colombiano protagonista con la giornalista Virginia Vallejo che fu la sua compagna, confidente ed intervistatrice. I due interpretati magistralmente da Javier Bardem e Penelope Cruz, compagni anche nella vita.

Forti le dichiarazioni in conferenza della Cruz che si dice “nauseata” dal suo personaggio perché il suo compagno è entrato talmente nella sceneggiatura che anche a casa quasi “non smetteva” i panni del narcotrafficante.

Ammore e malavita sembra essere però il film con maggiore forza comunicativa, soprattutto per la vena di ironia (sempre creativa) diffusa dai Manetti Bros contro una sorta di “gomorrismo”, termine che hanno coniato loro stessi per raccontare l’esperienza con il cinema della Napoli in negativo. Venezia ha dato il suo riscontro, ora si passa la parola al pubblico per le decisioni conclusive con i film in sala.

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Redazione Giornalistica

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