Gatta Cenerentola

Gatta Cenerentola, torna l’animazione

Torna Gatta Cenerentola con una trama del tutto nuova

Una nuova rappresentazione della fiaba Gatta Cenerentola improntata in maniera totalmente partenopea, un film di animazione destinato ad un pubblico di giovani ed adulti, realizzato da 4 registi Ivan Cappiello, Dario Sansone, Marino Guarnieri e Alessandro Rak che hanno “stravolto” varie situazioni: un boss al posto del re, una ballerina invece della scarpetta di cristallo, una matrigna dal dialetto napoletano ed ex prostituta oltre che il principe azzurro che scende dal cavallo e diventa una guardia del corpo a difesa della bella Cenerentola minacciata dai mafiosi.


Gatta Cenerentola

Il Principe Azzurro si avvale della voce di Alessandro Gassman, volto noto ed amato del cinema italiano, ma non è l’unico “famoso” a doppiare i personaggi di Gatta Cenerentola, infatti nel cast dei doppiatori c’è anche Maria Pia Calzone alias la matrigna, Massimiliano Gallo, voce di Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Re, un trafficante di droga, Mariano Rigilio che è invece il papà di Cenerentola e Renato Carpentieri, il commissario di polizia.

Importante presenza musicale quella di Enzo Gragnaniello che non solo partecipa con il brano “L’erba cattiva” riadattato per il film, ma si diverte anche a doppiare lo “Sciamano”.

Un film  di animazione che incuriosisce e che di sicuro stupirà e che partecipa in Concorso “Orizzonti” alla 74a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sarà nelle sale a partire dal 14 Settembre 2017.

La trama

Cenerentola è cresciuta all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, è morto portando con sé nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all’ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie.

La città versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Re, un ambizioso trafficante di droga che, d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticate, sarà il teatro dell’intera vicenda e metterà in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera città di Napoli sono legati ad uno stesso, sottilissimo, filo.

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Redazione Giornalistica

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