Nero Nelson. Foto di repertorio
Nero Nelson. Foto di repertorio

Nero Nelson: con la musica nel cuore

Impegnato da sempre nella musica, sua grande passione, e nella recitazione, ritroviamo Nero Nelson, compositore di alcune musiche presenti nel nuovo, terzo capitolo, di Diabolik, realizzato dai Manetti Bros. Un artista sicuro del percorso che vuole compiere, certo che anche i suoi figli sapranno quale strada prendere, un domani.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Nero Nelson. Ti andrebbe di raccontarci di come si è sviluppata, esattamente, questa tua forte passione per la musica?

La mia scuola si trovava di fianco ad un negozio di musica. Fu mia mamma, qualche tempo dopo, a decidere di comprarmi una chitarra e, poco alla volta, cominciai a suonarla, a dedicarmi a questa grande passione. Ascoltavo, inoltre, tanta musica, diviso tra diversi generi, una passione mai sopita. Il resto si è poi sviluppato in maniera casuale, realizzando canzoni per alcuni artisti, altre per dei film, fino a raggiungere una vittoria, il David di Donatello.

Tra gli eventi più significativi della tua carriera vi è anche la collaborazione con i Manetti Bros. Cosa puoi dirci a riguardo?

Si, i fratelli Manetti mi chiesero di scrivere le canzoni di un musical che avevano in progetto, “Ammore e malavita”, film giunto poi in concorso al Festival di Venezia, per cui vincemmo come miglior colonna sonora, aggiudicandoci cinque David. Un lavoro, il mio, divenuto cinematografico da allora in poi, caratterizzato da altre collaborazioni, come “Il ladro di giorni” e non solo.

Non solo musica nel tuo percorso perché, da qualche tempo, sei anche attore..

Si, parallelamente al mio percorso di musicista vi è anche l’ambito attoriale, con una bella parentesi aperta ad “Un Posto al Sole” ed alcuni spettacoli teatrali in attivo. Recitare mi fa stare bene, mi rasserena, mi piace.

Nero Nelson, da tempo sei anche papà di due figli maschi. Hai mai provato ad instradarli, a portarli verso la tua passione per lo spettacolo, la musica?

Al più grande, qualche tempo fa, ho regalato una chitarra ma non credo sia intenzionato ad utilizzarla. Forse, tra i due, è più probabile che possa suonarla il piccolo, che sembra essere ‘vicino’ a me, da questo punto di vista. Inoltre, a suo modo, suona già una piccola batteria, regalo dei suoi zii. Ad ogni modo, cerco di lasciarli liberi di indirizzare le loro passioni ovunque, che si tratti di giochi online o meno. Sarà il futuro a dare loro delle indicazioni.

Cosa ti auguri di poter concretizzare un domani?

Non appena possibile pubblicherò un terzo album, un lavoro che possa mostrare al pubblico cosa sono in grado di fare. La musica, oggi, sembra essere diventata un qualcosa di prettamente televisivo, spicciolo, portato a mere discussioni e, personalmente, non amo tutto ciò.

Cosa puoi anticiparci, invece, sul terzo capitolo di Diabolik, sempre ad opera di Manetti Bros?

Lo stile dei Manetti non si smentisce mai! Sono sempre abilissimi, capaci di saperci stupire. Le musiche sono opera di Pivio ed Aldo De Scalzi, vi sono poi alcuni pezzi di Alan Sorrenti, Raiz, Franco Ricciardi e Mario Biondi e due testi da me realizzati.

In ultima battuta, Nero Nelson, cosa consigli ai giovani, a tutti coloro che hanno intenzione di intraprendere un percorso legato alla recitazione, alla musica?

Credo sia importantissimo non perdere di vista i propri sogni e crederci, sempre più. La vita è nostra ed è giusto scegliere cosa fare, in che direzione andare.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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