Clizia Fornasier e Attilio Fontana
Clizia Fornasier e Attilio Fontana

Attilio Fontana: il nostro spettacolo, un manifesto d’amore

Un nuovo spettacolo in scena, L’unica donna per me!”, per la coppia Attilio Fontana e Clizia Fornasier.

Ed è proprio Attilio Fontana che incontriamo, questo marzo, per parlare della nascita di questo progetto, del motore che lo lega allo spettacolo, alla musica.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Attilio Fontana. Presto potremo vederti in Teatro, al Golden, ne “L’unica donna per me!”, al fianco di Clizia Fornasier, tua compagna di vita. A tal proposito, cosa puoi anticiparci su questo spettacolo, ad opera di Luigi Russo, a cui si avrà modo di assistere dal 14 al 24 marzo in quel di Roma?

Un progetto molto bello, desiderato sia da me che da Clizia, con un testo davvero particolare, a tratti anche difficile ma, al contempo, leggero e divertente. Una spremuta di noi, una sfida, con una regia, quella di Luigi Russo, molto bella, fruibile. Due personaggi che si amano follemente e che, in qualche modo, si respingono, come le calamite in un verso sbagliato. Lo spettatore ha, quindi, la fortuna di poter diventare un morboso osservatore, con la possibilità di spiare nell’intimità di questa coppia, tra le cose non dette. Una sorta di Grande Fratello per una situazione amorosa che vive dei grandissimi disastri..

Un ‘ritrovarsi’, ciò di cui parla la trama, attraverso battute e flashback, che riporteranno al passato di questa coppia, in una chiave anche divertente. Quanto c’è di voi, del vostro ‘vissuto’ di coppia, appunto, in questo lavoro e come vi siete preparati ad affrontarlo?

Di noi c’è la parte iniziale della nostra storia che, a suo modo, non è stata proprio una passeggiata. Mi ricorda tanto dei nostri caratteri, dei dieci anni vissuti insieme, di quei due noi che all’inizio prendevano le misure l’uno con l’altro. Forse siamo davvero un po’ Pietro e Anna, i protagonisti della storia, che si sono riconosciuti, consapevoli di essere l’uno per l’altra.

Quanta gioia c’è, di volta in volta, nel poter collaborare con la propria compagna, nonché madre dei tuoi figli?

La gioia è profonda e grande anche se non è sempre facile stilettare sul palco. Le dinamiche di coppia si sommano a quelle dei personaggi e possono verificarsi dei momenti critici che poi, per fortuna, riusciamo a gestire, a superare. È, però, un bellissimo e grande caos perché il passo a due della vita diventa un passo a quattro, compresi i nostri personaggi, pronti a dirci le cose come se fossimo in cucina ma, in realtà, su di un palco. Per me rimane un dono profondo, un regalo che mi fa anche Clizia, venendomi dietro nell’idea di fare uno spettacolo teatrale da soli. Qualcosa di difficile, che tende all’emozione ed anche al sorridere.. Voglio dirle ufficialmente Grazie, in questa intervista, perché avremmo potuto riposarci un po’ di più e invece abbiamo voluto celebrare così, invece che con una vacanza, questi dieci anni d’amore. Un manifesto di un qualcosa di forte che già c’è!

Attualmente sei ancora alle prese con la tournée de “Tre uomini e una culla”, un lavoro che ti accompagna da tempo, con dei colleghi ormai ‘fraterni’. Quali emozioni ti regala ancora tale progetto?

Dici bene, sono alle prese con le ultime repliche di “Tre uomini e una culla”. È stato un grande successo, le persone avevano bisogno di leggerezza ed io, al momento, sono alle prese con un po’ di malinconia. Mi dispiace lasciare Gabriele, un ottimo regista, il suo gruppo, ed anche Giorgio Lupano. Siamo stati tre guerrieri sul palco, senza risparmiarci mai. Un progetto che lascia un segno molto forte, così come lo lasciano Fabio Avaro, Siddarta Prestinari, Carlotta Rondana, Malvina Ruggiano e il produttore Walter Bramor, gli artisti associati. Un viaggio nobile, uno spettacolo nobile, una compagnia prestigiosa.

Clizia Fornasier e Attilio Fontana
Clizia Fornasier e Attilio Fontana

Un singolo in attivo, “Benedetti & Clandestini”, ed una collaborazione con una collega, amica, di sempre, Rosita Celentano. Quali consensi avete raccolto grazie a questo progetto dedicato al nostro pianeta e quanto ancora pensate di poter realizzare insieme?

Con Rosita il meglio dovrà ancora venire! Abbiamo realizzato questo singolo che, per fortuna, è arrivato dove doveva arrivare, con il suo forte messaggio. C’è, inoltre, il progetto di uno spettacolo insieme, di cui non posso anticiparvi altro, per un’amicizia sempre più consolidata e spero, quindi, di potervi annunciare questa sorpresa, per la prossima stagione..

Guardando al futuro, Attilio, cosa puoi anticiparci a riguardo?

Mi imbarco spesso in tanti progetti. Ci saranno tante cose, sia in ambito musicale che teatrale. Mi piacerebbe rallentare un po’ perché sono io, al momento, a proporre tante cose al futuro. Vorrei, però, tentare un jolly su qualche tesserina che forse manca per capire cosa saprà riservarmi il futuro stesso..

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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