Flora Cangiano, in arte Flo. Foto da Ufficio Stampa
Flora Cangiano, in arte Flo. Foto da Ufficio Stampa.

Flo, tutta la musica del mondo.

“Da piccola ascoltavo Laura Pausini, oggi avrei potuto cantare lo stesso genere musicale, sarei stata forse un po’ più ricca, ma meno felice.” Flora Cangiano, in arte Flo, cantautrice etno-folk napoletana al suo III Album, parla al numeroso pubblico che è venuto ad ascoltarla presso l’anfiteatro di Pietrarsa, presso il Museo Nazionale Ferroviario, dove un insolito punto di vista del golfo di Napoli e del Vesuvio diviene un valore aggiunto alla bellezza del suo concerto.

Flora Cangiano, in arte Flo. Foto da Ufficio Stampa
Flora Cangiano, in arte Flo. Foto da Ufficio Stampa.

Si racconta e ci racconta Flo della sua musica e del suo progetto da solista.  Per l’occasione è con lei il talentuoso chitarrista Marcello Giannini ed insieme eseguono alcuni brani tratti dai suoi tre Album per l’etichetta SoundFly.

Via, via la sua voce potente, vera e passionale rivela il temperamento dell’artista, dolce e forte. “Cantare è una possibilità che passa attraverso tutto il corpo”, dice Flo al pubblico presente e il pubblico apprezza e si lascia trasportare dall’incanto che Flo riesce a creare. Nomina Alessio Arena, trentaquatrenne cantascrittore, con il quale ha composto un testo a quattro mani e poi Rosa Balistreri, cantautrice siciliana che ha usato il canto per raccontare la sua vita e il suo impegno politico, affrontando temi come la fame, la disoccupazione, le donne madri, l’emigrazione e il razzismo dei ceti borghesi. Fa poi riferimento, cantando un suo pezzo, alla grande Chavela Vargas, cantante messicana, personaggio eclettico e trasgressivo, leggenda della musica ranchera, con le sue canzoni romantiche che raccontano storie di donne.

Flo non dimentica le sue origini e interpreta due sue brani in lingua napoletana che con sua grande meraviglia, nonostante difficilmente comprensibili, sono stati molto apprezzati anche fuori da Napoli: Freva ‘e criscenza, espressione usata da sua nonna e cantata da Flo come una ninna nanna antica e Fosse capace, nata da un’emozione, è una dichiarazione d’amore incosciente.

La performer napoletana ha conseguito due lauree che rispecchiano il suo temperamento, una in Economia e una in Canto che sembrano in contraddizione, ma non lo sono. Flo, aggressiva e fumantina ha imparato con il suo lavoro ad essere più garbata. E’ un’ottimista che vive la vita giorno per giorno. La sua musica nasce con un “moto a luogo” è infatti per strada che le viene in mente un nuovo motivo corredato da qualche parola, lei lo registra sul cellulare e poi ci lavora. Quando intraprende un nuovo percorso si pone sempre un obiettivo chiaro e con sua sorpresa scopre che ha già tutto dentro di sé. La sua musica, si colloca al di fuori degli schemi standard della pop music, tante le contaminazioni attinte dalla musica antica e dal suo spirito puro e incontaminato delle origini che Flo rievoca e riattualizza con suoni, ritmi e melodie.

Ti rimane, dopo il concerto, addosso la sua forza che è sintesi di carattere e talento.

Un plauso a Viola, presidente dell’associazione “Brodo” che con grande esperienza e sensibilità riesce a proporre artisti napoletani giovani e talentuosi con una organizzazione efficiente e puntuale.

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