Michele Simonelli, cantautore napoletano ci racconta dai suoi esordi fino ai suoi progetti odierni: una passione, quella per la musica, che nasce e cresce fin da bambino, studiando il pianoforte.
Riguardo ai suoi progetti, ci anticipa: “Negli ultimi anni mi sono dedicato ad un progetto a me molto caro che porta il nome di “Pino Daniele Opera”, una rivisitazione in chiave cameristica delle canzoni del bluesman napoletano, ideato e realizzato insieme a Paolo Raffone.
Ciao Michele Simonelli, benvenuto su “La Gazzetta dello spettacolo”. Mi ha colpito il tuo stile, a tratti anche a melodico napoletano. Come nasce la tua passione per la musica?
In casa dei miei genitori non sono mai mancati gli strumenti musicali anche perché mio padre si dilettava a suonicchiare qualche canzone nel tempo libero. Nasco a Napoli e la mia passione per la musica comincia già dall’età di sei anni quando inizio a studiare il pianoforte. Soltanto negli anni successivi coltiverò la passione anche per il canto. Non ho mai abbandonato l’amore per la tradizione musicale che ha caratterizzato la storia della mia terra e che cerco di esprimere ogni volta attraverso il mio modo di cantare e di fare musica.
Tu non sei solo interprete, ma anche cantautore. Da dove (trovi?) ispirazione per scrivere le tue canzoni?
Sin da piccolo mi è sempre piaciuto mettere in musica le cose che scrivo. L’ispirazione arriva nel momento in cui succede qualche cosa di forte, un’emozione inaspettata.
Sogni nel cassetto o nuovi progetti di Michele Simonelli?
Negli ultimi anni mi sono dedicato ad un progetto a me molto caro che porta il nome di “Pino Daniele Opera”, una rivisitazione in chiave cameristica delle canzoni del bluesman napoletano, ideato e realizzato insieme a Paolo Raffone, storico collaboratore di Pino nonché musicista ed arrangiatore di questo nostro progetto. Tra le varie composizioni a cui mi sto dedicando da diverso tempo, mi piacerebbe entro quest’anno pubblicare un mio inedito.