Maria Pia Pizzolla al pianoforte
Maria Pia Pizzolla al pianoforte

Maria Pia Pizzolla: i miei figli sono la parte migliore di me

“Il Mostro” è il titolo del nuovo lavoro discografico ad opera di Maria Pia Pizzolla, bravissima cantante apprezzata e conosciuta, dai molti, ai tempi di Saranno Famosi.

La ritroviamo per parlare del suo ultimo, sentito, lavoro in cui Maria Pia ha impiegato ogni cellula del suo corpo, per poi parlare anche dei suoi figli, dei suoi trascorsi. Un’intervista molto piacevole, ricca di sensazioni e di voglia di novità.

Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Maria Pia Pizzolla. Parlaci di questo tuo nuovo singolo, “Il mostro”?

Questo pezzo fu realizzato circa tre anni fa, durante il periodo legato al Covid-19, al lockdown. Principalmente, però, il singolo nacque per ragioni legate all’impossibilità di cantare, per me vita, “droga”. Un momento storico che ci ha lasciato segni importanti, portandomi a dare quasi di matto, dinanzi ai miei bimbi. Cosa che non avrei dovuto, cosa tra l’altro sconosciuta ai miei figli, perché nella mia casa non esiste violenza alcuna, ma in quel frangente hanno purtroppo visto una mamma diversa. Il giorno dopo non nascondo di essermi vergognata di tale atteggiamento ed ho volutamente spiegato, almeno a Zoe che è la più grande, cosa mi fosse accaduto. Ho scritto, insieme a lei, di mio pugno la canzone. Oggi, con tenerezza, mia figlia mi chiede di non mancarmi più, come da strofe della canzone, ed è proprio così, non mi manco per evitare che venga fuori il mostro.

Segno che da situazioni spiacevoli possono nascere brani importanti, degni di nota. Come hanno accolto questo tuo nuovo progetto i tuoi bimbi e quanto sostegno c’è, da parte loro, nell’invogliare il tuo fare musica?

I miei figli apprezzano il mio fare musica e mi spingono a non mollare questa passione, professione. Ringrazio questo nuovo singolo, oggi, per la spinta motivazionale, iniziale. Devo grazie a Gianni Colonna, sempre presente nei Superzoo, ma oggi ho davvero sentito la voglia di fare musica di mio, portando ogni cosa di me, dai testi alla voce stessa. “Il Mostro” parla, quindi, di dualismo, di parti buone e “cattive”, degli errori fatti, del dover coltivare ciò che amiamo. Voglio lanciare un semplice messaggio, quello di essere forti, anche se per farlo bisogna mollare tutto, ricominciare.

Nel tuo percorso artistico, come citato prima, ci sono anche i Superzoo, gruppo musicale che ti accompagna da sempre. Cosa puoi dirci a riguardo?

Con i Superzoo siamo in pausa, molto semplicemente, per via di questa mia parentesi personale, legata al voler realizzare brani in autonomia. Stesso discorso per Gianni Colonna, che come me sta realizzando singoli senza includere i Superzoo. Torneremo di certo a scrivere insieme, a breve, e a suonare, nella formazione sanremese di un tempo. Siamo, difatti, nuovamente “noi” con Gianni Colonna, Francesco Roccia e Leonardo Petitti.

Nessuno ha dimenticato le tue origini televisive, la tua partecipazione a Saranno Famosi, anni fa. Che ricordo porti con te da quella esperienza, dei tuoi compagni di viaggio, e della stessa Maria De Filippi?

Ho vissuto un periodo meraviglioso all’interno di Saranno Famosi. Su whatsapp vi è un gruppo tutto nostro con cui poterci tenere aggiornati, specie se si parla di compleanni, eventi importanti. Con la De Filippi no, non ho più avuto alcun contatto. Conservo comunque un bellissimo ricordo di lei, di tutto ciò che caratterizzava quel periodo.

Se di musica si parla, cosa ti auguri di poter concretizzare in futuro Maria Pia Pizzolla?

Il prossimo anno vorrei potermi riproporre a Sanremo, informazione non ancora nota ai molti. Vorrei potermi prendere una rivincita, dopo la partecipazione del 2003 in cui ero stanchissima, davvero provata, addirittura con febbre al seguito. Mi auguro di poter calcare, inoltre, palchi importanti perché non ho mai smesso di dedicarmi alla musica, ai live, e sento di volermi proporre ancor più liberamente, specie dopo aver migliorato le mie capacità vocali. Sono, attualmente, in una fase di novità, in cui sento di volermi raccontare in piena regola, cosa non fatta un tempo. I miei figli oggi sono “grandi” e posso quindi permettermi di pensare ancor più ad ampio raggio alla musica, alla mia crescita professionale.

Hai dei rimpianti legati al tuo percorso artistico o, se vogliamo, al tuo privato?

No, non ho alcun rimpianto. Dopo Sanremo mi fermai per un po’ di tempo a Milano e, a ripensarci, forse avrei potuto fare di più, concretizzare altro, ma ho conosciuto il mio attuale marito e sono felice così. Siamo insieme da ben diciotto anni ed abbiamo due figli bellissimi, una vita meravigliosa. Ciò che vivo è ciò che continuo ad augurarmi per il futuro, sia nella musica che nel privato. Per i miei figli non desidero altro che possano essere la versione migliore di sé stessi, sempre nel rispetto personale e del prossimo.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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