Andrea Cardillo. Foto di Marcello Iappelli
Andrea Cardillo. Foto di Marcello Iappelli

Andrea Cardillo: Saranno Famosi? Una delle esperienze più belle

Ricordiamo Andrea Cardillo da quando prese parte alla prima edizione di “Amici”, che ai tempi era, semplicemente, Saranno Famosi. Un contenitore di giovani ragazzi, caratterizzati da varie abilità che, negli anni, sono rimasti nel nostro cuore.

Di loro, purtroppo, non si parla come se ne dovrebbe, ma ritrovarli, oggi, è un vero piacere. Andrea, dopo aver preso parte al talent, ha avuto modo di mettere in piedi una band e, da allora, non ha mai smesso di suonare, di portare in giro questa sua forte passione. Lo ringraziamo della disponibilità, del tempo che ha potuto dedicarci.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Andrea Cardillo. Come stai?

Sto bene! Il periodo critico, legato a chi affronta questo mestiere, sembrerebbe essere passato. Proprio questa sera ho un live e sono soddisfatto di questa ripresa. Il mio vissuto continua ad essere costellato dalla musica, per fortuna, e per questo devo grazie anche Saranno Famosi, e quindi a Maria. Ho realizzato, negli anni, brani per altri cantanti, quali: Antonino, un brano per la compilation di Amici ed ho anche avuto il piacere di comporre una canzone per Franco Califano, che ha rappresentato un grande onore. Inoltre, realizzo musica per programmi televisivi, Rai o Mediaset, e suono con una band che ho fondato l’anno in cui Saranno Famosi ha avuto fine.

Saranno Famosi, anni fa, ti portò enorme popolarità. Che ricordo hai di quella esperienza e dei tuoi compagni di viaggio?

Resta, ancora oggi, una delle più belle esperienze che ho avuto modo di affrontare nella mia vita. Ne conservo dei ricordi bellissimi. Il Covid19, nel suo essere “problematico”, ci ha dato modo di risentirci, di ritrovarci, seppure con molti di loro non ci si sia mai persi. Sento spesso Antonio Baldes, Leonardo Fumarola, Miriam Della Guardia, Antonella Loconsole, Gigi Garretta, Paolo Idolo e molti altri. Abbiamo realizzato, durante il lockdown, delle dirette che hanno dato modo a chi aveva un ottimo ricordo di noi, di ritrovarci. Un vero e proprio tuffo nei ricordi.

Se ti dico, “Ma dai”, cosa ti viene in mente?

Avevo dei pezzi nel cassetto, ai tempi, che feci sentire a Caterina Caselli. Le piacquero e mi promise di far uscire un mio LP con tre pezzi. Ero felicissimo! Durante Buona Domenica, ebbi modo di esibirmi in un medley, intonando “Vita”. Si accorse di me Mario Lavezzi e, quasi nell’immediato, mi arrivò una comunicazione in cui mi veniva detto che Lavezzi e Costanzo avevano una canzone per me. Fu così che arrivò, “Ma dai”, suonata per la prima volta chitarra e voce da Lavezzi. Da lì a poco tempo la registrammo, vinsi il disco d’oro, e la cantai anche da Maria, che mi fece esibire ben due volte, cosa mai successa.

Andrea Cardillo. Foto di Marcello Iappelli
Andrea Cardillo. Foto di Marcello Iappelli

All Together Now, negli ultimi anni, ti vede protagonista del muro all’interno della trasmissione Mediaset condotta dalla Hunziker. Cosa puoi dirci a riguardo?

All Together Now è una trasmissione molto bella, che vivo maggiormente nei camerini. Molti colleghi vengono da fuori e vivono, quindi, in maniera diretta il tutto. Diversamente, essendo di Roma, torno a casa dalla mia compagna, al mio studio, vista la laurea prevista a giugno. Ad ogni modo, è un’esperienza bellissima, che ti permette anche di passare alcune ore in maniera del tutto spensierata. Un’occasione nata per caso, subentrandovi dal secondo anno. Chi, come me, ha esperienza in ambito musicale, ha anche modo di poter parlare esprimendo la propria opinione a riguardo ed anche questo diviene appagante. 

Prossimamente avrai modo di laurearti. Ti andrebbe di parlarci di questo percorso?

Studiavo già dai tempi di Saranno Famosi, al conservatorio. Il periodo legato al Covid19 mi ha portato a riflettere e, alla veneranda età di quarantadue anni, ho pensato quindi di riprendere in mano il tutto. Ancora quattro mesi e poi avrò modo di laurearmi in chitarra classica. Un premio ulteriore non solo per me, ma anche per i sacrifici realizzati dai miei genitori e per la grande pazienza che contraddistingue la mia compagna.

Da amante della chitarra, quali artisti hanno ispirato il tuo percorso?

L’artista che stimo, più di tutti, è Santana. Mio zio, anni addietro, era stato a Londra e aveva portato in Italia la musica di questo bravissimo musicista. Ne rimasi affascinato. Fu breve il passaggio dal comprare una chitarra al saperla suonare. Un impegno importante, che portavo avanti insieme alla scuola, allo sport, che amo, e molto altro. Arrivò poi il conservatorio, Saranno Famosi e il resto si conosce già.

Dunque è proprio Santana il chitarrista con cui ti piacerebbe condividere il palco?

Santana, senz’altro, e Pino Daniele. Quando mi è stato possibile, ho sempre suonato le sue canzoni. Negli anni legati a Saranno Famosi abbiamo incontrato tantissime persone, ma lui mai, purtroppo.

Quale proposta ti piacerebbe ricevere, a livello lavorativo, un domani?

Mi piacerebbe poter tornare ad Amici. Sarei felice, dopo vent’anni, di poter lanciare un messaggio: molti hanno avuto la possibilità di esibirsi in palazzetti, negli stadi. Il messaggio che vorrei lanciare è legato al fatto che anche tanti altri artisti sono riusciti a realizzarsi, nel loro piccolo. Chi voleva insegnare ballo, insegna, chi voleva cantare canta, e molto altro. Vorrei dire a chi vi fa parte che non bisogna mollare, per nessun motivo.

Torneresti ad “Amici” come insegnante?

Sicuramente! Tornerei con molto piacere.

Se ti dicessi, Sanremo?

Mi piacerebbe molto prendervi parte, ma purtroppo Sanremo oggi non è soltanto belle canzoni. Dietro vi è un discorso molto più articolato, legato all’immagine, alla pubblicità. Si tratta, ad ogni modo, di un bellissimo palco, ma non ho mai avuto questo pallino.

Cosa ti auguri di poter realizzare in futuro?

Mi auguro di continuare a vivere di musica, senza dover trovare, per forza di cose, altri escamotage per andare avanti. Purtroppo, il nostro non essere calcolati come lavoratori, non è appagante. Mi piacerebbe che questa categoria venisse riconosciuta.

Nuovi singoli all’orizzonte per Andrea Cardillo?

Al momento, sino a che non sarò laureato, non ho altri programmi se non lo studio. Questa estate, di certo, ci sarà un nuovo singolo, insieme alla mia band. Prossimamente, poi, vi sarà un mio disco di cover, riarrangiate, in acustico, probabilmente. Intanto, se lo vorrete, avrete modo di ascoltare la mia musica in giro per l’Italia. L’8 aprile sarò a Roma, il 30 di aprile a Benevento e il 19 maggio a Milano. Seguite il mio instagram per ulteriori date. Grazie!

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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