Miriam Della Guardia

Miriam Della Guardia: mi nutro di caratteri, di energie altrui e amo la mia terra!

Un sorriso splendido e tanta determinazione e classe da vendere. Tutto questo è Miriam Della Guardia, approdata anni fa a “Saranno Famosi” e, negli anni a seguire, ballerina di punta in tanti programmi televisivi importanti.

Miriam Della Guardia

Una ragazza solare, sempre positiva, attualmente presente nel muro dei cento di “All Together Now“, che riparte su Canale 5.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Miriam Della Guardia. Come stai?

Sto bene, grazie!

Abbiamo vissuto un periodo particolare, legato al Covid-19. Come lo hai affrontato e quali consapevolezze ha apportato al tuo vissuto?

Un periodo terribile, specie per noi lavoratori dello spettacolo. Lavorando in televisione, nella seconda parte della pandemia, ho avvertito meno tutto ciò. Di certo, a mancarmi, è stato lo spettacolo dal vivo. Collaboro con una compagnia di danza aerea ma, purtroppo, tutti gli spettacoli previsti sono stati annullati. Un grido alla rinascita, questo 24 di ottobre, è stato lanciato da Elena Sofia Ricci, donna forte e determinata. Insieme ad Elena, abbiamo realizzato un documentario, scaturito da un grande spettacolo dal vivo che ha avuto atto lo scorso anno, in cui abbiamo cercato di far capire al mondo intero cosa vi è dietro ogni singolo spettacolo. Agli occhi delle persone può sembrare che sia tutto luci e colori, ma dietro vi sono tante persone che, a loro modo, hanno bisogno di essere sostenute, così come tutti noi. Sono felice di ciò che sta accadendo, di questo forte segnale che abbiamo voluto lanciare, e mi auguro che possa essere recepito a dovere.

Quando è nata esattamente la tua passione per il ballo?

Tutto ha avuto inizio per gioco. Seguivo mia sorella in ogni cosa che faceva, anche nel prendere lezioni di danza. Con il passare del tempo, mi sono resa conto di avere delle predisposizioni naturali e che, fondamentalmente, ballare mi faceva stare bene.

Affrontiamo un piccolo viaggio nel passato. Parlaci dell’esperienza vissuta durante il programma “Saranno Famosi”?

Saranno Famosi mi ha portato ad avere ancora più consapevolezza di cosa volevo: ballare! Quel mondo, a suo modo, mi ha scelto, portandomi a dedicarmi con ancora più passione a questo ambito. Un programma ricco di sfumature, che ha rappresentato un’esperienza fantastica. Sono felice di aver potuto prendere parte proprio a quell’edizione. Ho avuto modo di crescere, di mettermi anche in discussione, studiando materie importanti e varie. Mi sono messa in gioco e sono felice di ciò che ho fatto, di ciò che sono.

Un legame forte, quello che si è sviluppato con gli altri ragazzi che hanno preso parte al programma..

Si, e questo proprio perché è stato un grande esperimento. Un’esperienza nuova, che accresceva di volta in volta, senza nemmeno accorgercene. Abbiamo vissuto tante cose insieme, belle e meno belle, sostenendoci a vicenda. Siamo davvero amici, nel pieno senso della parola. Le sfide che si affrontano oggi nel programma attuale, al nostro tempo, erano una vera e propria botta al cuore. Il legame presente tra noi era vero e molto forte e lo è ancora oggi.

Una volta fuori dalla scuola, hai preso parte a molti programmi di successo, sempre in prima linea. Che ricordi hai di quelle esperienze?

Sono stata fortunata ad aver preso parte a così tanti programmi televisivi. Ho un buon carattere e questo aspetto mi ha permesso di non vivere mai alcuna gelosia o invidia. Ancora oggi, tra i miei più cari amici, ci sono tante ballerine e ballerini. Ho sempre vissuto al cento per cento ogni lavoro svolto, proprio come se fosse l’ultimo. Forse, tra tutti, ricordo con piacere “Io canto”, diretto dal nostro primo regista di “Saranno Famosi”, Roberto Cenci, il nostro papà televisivo. A dirigere il corpo di ballo, quell’anno, Antonio Baldes, che era con me a Saranno Famosi. Un programma magico, anche per la presenza dei bambini. Di una cosa sono certa, la strizza non deve mai mancare, ne ho necessità, per poter andare avanti ed è per questo che, nonostante abbia avuto delle belle esperienze teatrali, ho poi scelto la televisione. Avevo necessità di cambiare ogni settimana, di eseguire sempre nuove coreografie. Ricordo con piacere anche Giorgio Panariello e la successiva esperienza a “Tale e Quale” con Carlo Conti.

Miriam Della Guardia

Attualmente fai parte del muro dei cento di “All Together Now”, nuovamente in onda da questo 31 di ottobre..

“All Together Now” rappresenta un’esperienza del tutto diversa. Temevo potesse essere riduttivo per me il non poter avere un vero e proprio palco a disposizione. Le canzoni ascoltate mi portano spesso una lacrima, specie se sono canzoni che ho avuto modo di ballare in precedenza, nell’arco della mia carriera. Ad ogni modo, si tratta di un programma fresco, leggero, che mi toglie la responsabilità di portare a termine delle coreografie e mi porta a dare un giudizio a chi ha un sogno da portare avanti. Non devo fare altro che schiacciare il pulsante, fondamentalmente, e ballare, non appena ne sento il trasporto, la necessità. Spero che a casa si noti tutto ciò, insieme all’allegria insita tra tutti noi. Abbiamo bisogno di musica, di colore, di personaggi strani e stravaganti e, soprattutto, di leggerezza, specie in questo periodo.

Inutile chiederti con chi hai avuto modo di legare, vista la tua solarità..

In realtà sono anni che chiedo alla produzione di mettermi in albergo, insieme a tutti coloro che non sono di Roma. Ho voglia di approfondire la conoscenza di tutti i partecipanti al muro. Si ha modo di interagire tra noi nei momenti di pausa caffè o altro, altrimenti hai modo di interagire soltanto con chi ti è intorno, lì nel muro. Mi nutro di caratteri e, di conseguenza, ho una forte voglia di legami, di assorbire le energie altrui.

Originaria della Puglia, ma romana di adozione. Come ti dividi tra famiglia di origine e lavoro?

Scappo nella mia terra appena posso, anche due volte al mese. Adoro la mia famiglia, i miei amici. Non ho mai interrotto alcun rapporto con loro, con la mia amata Puglia. Sono curiosa e quindi si, ho piacere di poter viaggiare per il mondo, ma ora, dopo aver viaggiato tanto e aver affrontato varie esperienze, appena posso torno. L’estate per me è lì, senza alcun dubbio.

Il tuo rapporto con i social?

Non sono social! (ride) Non riesco a condividere in maniera naturale ciò che vivo nel quotidiano. Condivido ciò che ritengo opportuno rendere pubblico, nei limiti del possibile. Mostro con piacere quella che è la mia arte, il mio lavoro, ma sempre in maniera accurata.

Chi è Miriam Della Guardia oggi e quanto è rimasta fedele ai sogni che aveva da ragazza?

Sono fedelissima a ciò che ero, ai miei sogni. Ho sempre voluto essere una persona perbene, prima di tutto, e ci sono riuscita. Ho seguito l’educazione impartita dai miei genitori, portando sempre a compimento ciò che volevo, senza scendere a compromessi oppure utilizzando scorciatoie. Se ho lavorato fino all’età di quarant’anni, è perché, e ne ho avuto conferma, ho lavorato sempre bene e tanto, con professionalità e correttezza.

Come ti vedi tra dieci anni?

Non ne ho idea! (ride) Prendo ciò che viene, sempre a testa alta, propensa anche al cambiamento.

Quanto pensi sia cambiato, oggi, il modo di fare televisione?

Di certo è cambiato tantissimo! Il varietà non esiste più, lo spazio per i ballerini è pochissimo e, di conseguenza, viene data poca credibilità al balletto, in generale. Mi spiace, in particolar modo, per tutti quei ballerini che si avvicinano ora a questo ambito. Ci sono, inoltre, ballerini non in grado di dare il giusto valore alla loro arte, prendendo stipendi ridotti, pur di lavorare. Noi, prima di loro, abbiamo lottato tanto pur di arrivare ad avere i diritti che meritiamo. Credo che il livello si sia abbassato molto, colpa del poco studio, del lavoro che va a diminuire. Spero ci sia un ritorno, un cambiamento significativo e forte.

Sogni nel cassetto?

Credo, ad oggi, di essere riuscita a realizzare tutto ciò che volevo. Mi auguro, ad ogni modo, di continuare a ballare, anche se non potrò farlo per sempre. Voglio poter continuare a respirare la stessa aria che mi ha sempre fatto stare bene, quella che respiro ancora oggi.

Cosa prevede il tuo futuro artistico?

La compagnia di danza aerea continua a darmi una bella boccata d’ossigeno. Il mio palco, in tal caso, potrebbe essere in aria, e ne sarei comunque molto felice. Potrei decidere di tentare nuove strade e, quando sarà il momento giusto, ve lo comunicherò. Non deve mai mancare la voglia di studiare, di apprendere, sempre più.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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