A febbraio andranno in onda su Rai Uno due nuovi episodi del Commissario più amato dagli italiani: Montalbano. Noi de La Gazzetta dello Spettacolo abbiamo incontrato Luca Zingaretti.
Luca Zingaretti torna il Commissario Montalbano, come sempre con temi molti attuali. Nella scorsa stagione si parlava di femminicidio in questa si parla di migranti. Come affronta questo tema il commissario Montalbano
Il commissario Montalbano opera in una terra di frontiera e oggi come oggi non si può ambientare qualcosa in Sicilia senza occuparsi di questa drammatica vicenda umana. Uomini che scappano da fame, carestie e guerre. Non sarà il tema centrale della puntata che vedremo in onda ma durante le indagini per un omicidio parleremo anche di questo.
Che effetto fa dopo vent’anni essere il commissario Montalbano e com’è cambiato Luca Zingaretti in questi anni?
Non mi fa nessun effetto perché ho voluto fortemente interpretare Montalbano. Ripeto sempre che con la Palomar non siamo mai stati legati da nessun tipo di contratto, c’è sempre stato un desiderio di volerci ricontrare e portare in video nuove storie. Luca Zingaretti è cambiato in questi vent’anni nel senso che non è ringiovanito (ride n.d.r.).
Mentre Montalbano in questi anni com’è cambiato?
I cambiamenti del mio personaggio penso che siano da attribuire all’età del suo autore e dei cambiamenti del nostro Paese. Ormai da dieci anni dobbiamo affrontare alcune emergenze incredibili, a partire da quella dell’immigrazione ma anche la crisi economica che morde i polpacci delle persone. E poi c’è anche l’emergenza ambientale, forse troppo sottovalutata.
Vent’anni di successi e tantissime le aspettative del pubblico che vi aspetta ogni anno
Fin dal primo momento, dalla prima puntata abbiamo sentito queste aspettative. Non ci siamo mai seduti sugli allori e abbiamo sempre cercato di non deludere e di essere sempre all’altezza del grande amore che hanno gli italiani per questa serie. Ci può venire un episodio meglio e un episodio peggio, a mio avviso l’importante è mettercela tutta… Poi una partita la puoi pure perdere, però usciamo sempre con la lingua fuori dalla bocca
Luca Zingaretti, nelle nuove puntate c’è un omaggio a Marcello Perracchio, l’attore scomparso nel 2017 che interpretava il dottor Pasquano
Sono molto fiero del fatto che sia stata accolta una mia idea: è morto un grande personaggio, un grande attore, soprattutto un grande amico. Quindi ho chiesto: “Signori, perché non celebriamo insieme ai nostri spettatori che amano il Dottor Pasquano la morte di Marcello Perracchio? E lo facciamo morire nel nostro caso?” Inizialmente avevano dei dubbi, poi per fortuna si sono tutti convinti che fosse un’eccellente idea! Quindi l’abbiamo scritta, l’abbiamo girata ed è stata una delle scene più commoventi che mi sia capitata di girare nella mia carriera.