Arriva insieme con la 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia, ImageNation, in collaborazione con ICI Venice: “ImageNation Venice: Cinematic Visions“.
Si tratta di una mostra internazionale di fotografia, presso il Magazzino del Caffè e che si inserisce nel dialogo già avviato dalla Biennale sul tema cinematografico per decantarne le declinazioni, focalizzandosi sulla fotografia di cinema e sulla cinematic photography, ossia sulla fotografia che si ispira al cinema in termini tecnici ma anche scenografici ed emozionali. La scelta di portare ImageNation Venice, risponde alla volontà di far approdare un progetto artistico dal respiro già apertamente internazionale nel contesto di una città che è da sempre crocevia di scambi culturali.
Fotografia per il cinema e cinema per la fotografia. Due percorsi opposti e complementari. Da una parte gli scatti di fotografia di cinema e di celebrità hollywoodiane dagli anni ’50 ad oggi, e dall’altra una selezione di immagini di una nuova generazione di autori della fotografia contemporanea ispirati dalla magia del cinema, prendendo in prestito le angolature, le tecniche di luce e la narrativa dalla cosiddetta “Settima Arte”, come venne definita un secolo fa (Ricciotto Canudo, La nascita della settima arte, 1921), prevedendo che la cinematografia avrebbe unito in sintesi l’estensione dello spazio e la dimensione del tempo.
ImageNation Venice vede la partecipazione di alcuni prestigiosi nomi della fotografia cinematografica internazionale, tra cui Andrew Cooper, fotografo di scena per Quentin Tarantino e Martin Scorsese, gli italiani Gianni Fiorito e Paolo Ciriello, rispettivamente per la cinematografia di Paolo Sorrentino e Paolo Virzì. Non mancherà uno sguardo anche al cinema francese con le immagini di Bruno Calvo, fotografo di scena per il capolavoro di Jean-Pierre Jeunet Il favoloso mondo di Amélie. Tra le foto in esposizione, una sezione dedicate alle celebrities dell’epoca d’oro di Hollywood, dall’archivio Cameraphoto di Carlo Pescatori, e le star di oggi, immortalate dal fotografo francese Fabrice Dall’Anese, reporter per il festival di Cannes, il Tribeca Film Festival e Vanity Fair.
Nella loro ricerca fotografica, questi artisti non si accontentano di restituire l’immagine rappresentativa di un film o dell’idea di esso, ma cercano di trarre ed offrire una visione ulteriore che possa aggiungersi all’universo iconografico del grande schermo. Fotografare il cinema, per questi artisti, non è solo pura documentazione ma è anche un modo di condurre lo spettatore al senso chiaro o latente di un momento. Stare dietro e dentro ad un film significa stare in bilico tra realtà e finzione, tra realtà narrata e ricostruita. E nei lavori di questi fotografi si può leggere l’ibridazione tra verità e finzione, tra storia vissuta e storia inventata.