Irene Antonucci
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Irene Antonucci ci racconta “Riflesso del Alma”

Riflesso del Alma“, è il nuovo cortometraggio firmato da Irene Antonucci e Juliana Cortés; una produzione colombo-italiana scritta da due donne che scoprono, attraverso una forte connessione, di essere state sorelle in un’altra vita.

Irene Antonucci – attrice e regista – di origine italiana, ha sentito un particolare richiamo verso cultura la latina sin da quando era piccola e, dopo la pandemia, nel 2021 le fu impossibile negare il suo bisogno di trovare risposte nel nuovo mondo, così da scegliere la Colombia per esaudire la sua chiamata.

D’altra parte, Juliana Cortés, colombiana di nascita, ha scoperto durante la pandemia, la capacità di visualizzare le sue vite passate, vedendo che in una delle sue prime vite – su un altro pianeta – aveva una sorella gemella.

La pellicola, ambientata negli anni ’20 in Italia e oggi in Colombia, attraverso una conversazione tra due scrittrici, che riescono a trascendere le barriere del tempo e dello spazio per connettersi con loro stesse.

“Riflesso del Alma” è stato girato nell’aprile 2022 ed è attualmente nominato al festival Smartfilms in Colombia e all’Aprilia Film Festival in Italia. 

Cara Irene Antonucci, bentornata su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Già avevo avuto il piacere di intervistarti, in occasione della tua vittoria del “Premio Vincenzo Crocitti International”, diretto dall’autore e direttore, Francesco Fiumarella. Puoi dirci, una parola, su questo prestigioso conferimento che hai ricevuto nel 2020.

Ritengo il Premio Vincenzo Crocitti, prestigioso di fatto, poiché il suo direttore, Francesco Fiumarella, e’ un artista a 360°: capace di portare in alto le grandi difficoltà attualmente presenti nell’industria cinematografica italiana che, purtroppo, porta molti grandi professionisti a dover fuggire altrove. In una società del consumismo, “dell’usa e getta”, delle relazioni part-time e del disimpegno, avvalendomi delle parole di Bauman: “Restare sul mercato non è affatto semplice”. Ad oggi, sappiamo che anche l’industria del cinema subisce il fascino del “commercialmente vendibile” e, il più delle volte, attori, registi e sceneggiatori devono fare i conti con la frustrazione del sentirsi numeri tra tanti, e per restare a galla, ci si ritrova a dover cedere ai compromessi del mercato. Il segreto è l’essere attenti, sul pezzo, su ciò che accade nel mercato, ma guardare anche oltre l’orizzonte per mantenere la propria autenticità e, soprattutto, mantenere alto il proprio “tono vibrazionale”. Poiché quando ti riconosci come persona, anima e professionista, i risultati non tarderanno ad arrivare, così come i riconoscimenti dall’esterno; anche affiancarsi realtà come questa, capace di creare quella rete di cui il nostro settore ha un urgente bisogno. 

Irene Antonucci sei un’attrice e una regista ed oggi ci presenti, il tuo cortometraggio di produzione italo-colombiana, grazie alla collaborazione di Juliana Cortés. Raccontaci qualcosa in più di questo tuo ambizioso progetto.

Si tratta di un percorso incredibile, che risale allo scorso anno, dopo essere stata scelta come antagonista di un film Colombiano: di li a 15 giorni ricevo un premio al Digital Media Fest di Roma, per una serie web da me scritta e diretta, dandomi diritto di accedere come finalista al “Bogotà Web Fest”. Dopodiché ho capito che forse avrei dovuto scoprire perché la Colombia mi stesse inviando tutti questi segnali. Così ho preso un volo e di li a poco, attraverso il mio management in Sud America, ho girato un Film horror, dal titolo “Shit happens” per la regia di Mancel Martinez. Successivamente è arrivata l’idea di Riflesso del Alma. L’origine di “Riflesso del Alma”, è una produzione colombo-italiana scritta da due donne che hanno scoperto, attraverso una forte connessione, di essere state sorelle in un’altra vita. Juliana Cortés, nonché attrice e co-autrice del corto “Riflesso del Alma”, l’ho conosciuta grazie all’attore colombiano Andrés Sandoval, protagonista della serie Neflix “La Reina del Flow”; ci siamo incontrate a Medellin, in Colombia, mentre partecipavamo ad un seminario come relatrici per giovani aspiranti attori della Comuna 13. Un evento di beneficenza in cui ho sentito una forte energia e connessione che partiva da dentro, difficile da spiegare a parole. Dopo quella potente connessione, entrambe abbiamo scoperto che provenivamo forse da vite passate, ed è così che insieme ci siamo sedute a sognare: ridere e piangere per poter poi scrivere “Riflesso del Alma”.  Il corto, non a caso, mostra due donne che si trovano all’appuntamento più importante della loro vita e scoprono di avere la stessa anima in un’incarnazione diversa.  Entrambe riflettono sulla sfida che significa per loro essere artisti, anche in tempi diversi. Il corto, prodotto in Colombia, è ambientato negli anni Venti in Italia e oggi in Colombia, attraverso una conversazione tra due scrittrici che riescono a trascendere le barriere del tempo e dello spazio per connettersi con loro stesse. La pellicola che è stata girata nell’aprile 2022, è attualmente nominata al Festival Smart Films in Colombia e all’Aprilia Film Festival in Italia.  Entrambe saremo presenti ai rispettivi Gala dal 6 all’11 del prossimo Settembre 2022.

Altri progetti o sogni nel cassetto?

Si sono appena concluse, in Puglia, le riprese del Film “Rumore” per la regia di Nicola Telesca, distribuito da Rai Cinema e prossimamente nelle sale e di seguito visibile sul piccolo schermo. Il mio ruolo sarà quello di Natalya, braccio destro del Direttore, austera e professionale … Ma non vi dico altro: presto ne sentirete parlare. Ad oggi ,sono impegnata sul set del Mediometraggio “Senza Nulla Volere” per la regia di Federico Menichelli, nel ruolo di Giulia, teaser realizzato in Umbria (a Monte Castello di Vibio, Perugia e Assisi), in collaborazione con l’Associazione Mestieri del Cinema Umbri, attiva nell’ambito dell’Umbria Film Commission. Co- prodotto da Studio Lumière (Matilde Pennacchi) e Mediterranea Productions (di cui ne sarà anche distribuzione). Il progetto avrà come riferimento storico il 1860: data che segna la nascita reale del Teatro di Monte Castello di Vibio. Il teaser sarà presentato alla prossima 79^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.  Sogni fuori dal cassetto? Prossimamente puntiamo a Netflix shhh(sorride) A prestissimo!

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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