Cravattari di Fortunato Calvino
Il cast di Cravattari

Cravattari di Fortunato Calvino, 30 anni dopo

Al Real Albergo dei Poveri di Piazza Carlo III a Napoli, nell’ambito “Napoli Pride Park 2024” ci sarà la proiezione del film: “Cravattari” di Fortunato Calvino, domenica 23 Giugno.

Il lungometraggio scritto nel 1994, che vede nel cast nomi di artisti famosi come l’amata Antonella Morea, Rosa Fontanella, Gioia Miale, Laura Borrelli, Pietro Juliano ed Andrea Di Ronza

Le musiche sono del grande Enzo Gragnaniello, scene Renato Lori e Gilda Cerullo, costumi Annamaria Morelli, direttore della fotografia Renato Esposito, trucco e parrucco Roberta Signoriello, Primo Operatore di camera/ Montaggio Francesco Cardamone – Secondo Operatore Biagio Cecoro, suono e presa diretta Gennaro Mungiguerra, coordinatore Antonio Cerbone, aiuto regista Renato Esposito, segretaria d’edizione Alessia Marino, prodotto da Aldebaran srl di Livio Varriale.

Il trattato ha ricevuto molteplici premi teatrali tra cui: “Giuseppe Fava 1995”, “Giancarlo Siani 1997” e tanti altri riconoscimenti di Drammaturgia Nazionale, raggiungendo con sempre più crescente soddisfazione le mille repliche.

Dopo oltre 24 anni è ancora rappresentato ovunque, essendo anche spesso oggetto di studio nelle Università Italiane ed estere. A tal proposito si ricorda la tesi sulla drammaturgia di Fortunato Calvino realizzata da Mélissa Zat dell’Università de Liége in Belgio, dal titolo : “La Camorra napolitaine dans l’oeuvre de Fortunato Calvino”. 

Di “Cravattari” ne è stata fatta anche una trasposizione teatrale filmata che ha, altresì, come finalità un progetto culturale/educativo contro il sempre più crescente fenomeno dell’usura.

Tale iniziativa è stata voluta fortemente dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli nella persona di Nino Daniele ed è stato realizzato e prodotto da Aldebaran di Livio Varriale che ne è il Direttore di Produzione; il tutto in collaborazione con L’Unione Industriale di Napoli, l’Accademia di Belle Arti di Napoli e Napoli Sotterranea, Pegaso.

Prima della proiezione ci sarà un talk di approfondimento che vede la partecipazione di: Fortunato Calvino – drammaturgo e regista; Luigi Ferrucci – Presidente FAI – Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiana; Gilda Cerullo – Scenografa e insegnante all’Accademia di Belle Arti di Napoli; Vittorio Ciccarelli – Direttore Generale per la Campania FAI; Nino Daniele – Presidente del Premio Amato Lamberti; Diego Guida – Editore; Renato Lori – Scenografo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Moderano Mara Biancamano e Claudio Finelli.

Cravattari

Una giovane donna di nome Bianca sta visitando un appartamento sfitto nel centro antico di Napoli. Deve sposarsi ed è alla ricerca di una casa da comprare. La giornata è uggiosa, nell’appartamento ancora in parte ammobiliato non arriva luce e la corrente elettrica è staccata.

Bianca  si guarda intorno alla ricerca di qualcosa che serva a far luce. Squilla il cellulare: è il suo fidanzato che chiede notizie sulle condizioni dell’appartamento. Bianca risponde seccata, non è felice di trovarsi lì da sola. Mentre cerca qualcosa che illumini l’ambiente trova in un cassetto delle foto. Sono le foto di una famiglia composta da un padre, una madre e una figlia.

Dal corridoio si sente il rumore di una porta che cigola. Bianca spaventata raccoglie le sue cose e sta per andarsene ma dal buio si materializza una giovane donna dal volto pallido e stanco: è Rosa che le chiede insistentemente di comprare la casa. Bianca insospettita e impaurita vorrebbe andar via ma qualcosa nel comportamento e nelle parole di Rosa la trattiene. Rosa racconta di aver vissuto lì con suo padre Gennaro e sua madre Nunzia un’infanzia felice e sicura. Ma improvvisamente qualcosa era venuta a turbare l’armonia. Telefonate  strane a tutte le ore del giorno e della notte, tensione tra i suoi genitori, frasi dette a metà. Rosa dapprima non capisce ma poi pian piano arriva alla tragica verità: la sua famiglia è ricattata, minacciata. Da chi? Suo padre e sua madre non osano più guardarsi negli occhi come se un pesante macigno si fosse frapposto fra loro.

Un’amica di sua madre comincia a frequentare con assiduità la loro casa: Assunta, una donna dai modi sbrigativi che va in giro tutta ingioiellata impartendo incomprensibili ordini attraverso un cellulare da cui non si separa mai. Nunzia chiede aiuto ad Assunta che consiglia di vendere il loro negozio e propone a Rosa di darle una mano nelle faccende domestiche: con quello che guadagnerà potrà contribuire in minima parte a risanare le disastrate finanze della famiglia. Nunzia preferirebbe che Rosa continuasse a studiare ma alla fine si arrende. Una volta a casa di Assunta, Rosa, scopre la terribile verità: la donna non aveva bisogno di un aiuto in casa, ma di procurarsi ragazze per il suo giro di prostituzione.

Mortificata e ricattata Rosa viene pian piano a conoscenza del baratro in cui sono piombati i suoi genitori. Tra l’altro Assunta, a cui Rosa non osa ribellarsi convinta così di aiutare la sua disgraziata famiglia, le fa credere che i suoi genitori sono tacitamente consenzienti per opportunismo. In uno scontro violento con la madre Rosa le rivela tutto il suo astio.

Nunzia vinta dal dolore e dalla vergogna nel giorno in cui Gennaro firma l’atto con cui cede la casa ai loro aguzzini, si uccide. Rosa trova allora la forza di ribellarsi ad Assunta ed assieme al padre, ormai quasi impazzito, si rifugia, attraverso un pozzo segreto che si apre nel pavimento liberi da ogni ricatto, riacquisteranno la loro dignità. Da quel pozzo ogni tanto Rosa e Gennaro tornano tra i vivi e non visti scrutano i possibili acquirenti della loro casa messa in vendita dagli usurai. Talvolta  organizzano scherzi per dissuadere compratori non graditi. Ma di Bianca Rosa si fida e le chiede di comprare quella casa affinché non finisca in mano a gente sconosciuta. Bianca, che deve decidere presto perché incinta, si lascia convincere. Ma spinge Rosa a farsi aiutare per affrancarsi dal ricatto degli usurai.

Rosa appare irremovibile ma poi qualcosa comincia a serpeggiare in lei: decide di portare Bianca nella città sotterranea per farle conoscere il padre e poi si separeranno per sempre. Alla fine Bianca riuscirà a convincere Rosa di riprendersi la sua vita e la sua dignità tornando sopra.

“…Mi porti a vedere il mare? Che è tanto che non lo vedo…”

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