Federica De Benedittis. Foto dal Web
Federica De Benedittis. Foto dal Web

Federica De Benedittis: scherzosamente “straniera” nel film di Assisi

Volto femminile di “Il mio regno per una farfalla“, il nuovo film di Sergio Assisi è Federica De Benedittis, che ci racconta della sua Anna e della sua esperienza al cinema.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo a Federica De Benedittis. I tuoi occhi e la tua figura protagoniste in rosa in “Il mio regno per una farfalla”, riuscendo a strappare l’essere frivolo al protagonista 50enne. Una gran responsabilità…

Sicuramente c’è una forte differenza che va vista nel periodo storico in cui ci troviamo: tempo fa già a ventanni le persone erano orientate al farsi una famiglia, oggi è tutto come dimostra Sasà (Sergio Assisi) nel film: più frivolezza e soprattutto un età che si è spostata tanto. Sicuramente questi 50enni che vogliono solo ancora divertirsi sono troppi, ma come ci insegna il film, l’amore può cambiare! Ecco ho trovato la chiave di volta per giustificarli: eventualmente quei 50enni ancora non avevamo trovato l’amore della propria vita. (ndr ride)

Prova da attrice importante per te come tutte quelle pregresse, ma il ricordo più forte che hai di questa esperienza?

Sicuramente l’isola di Ischia. Sono state giornate meravigliose, un regalo, un dono. Quando giri un film giri in location meravigliose ma di Ischia mi sono rimasti nel cuore i tramonti, la sabbia, l’ambiente, tutto.

Tu in un cast di allegri bontemponi partenopei: come ti hanno trattata?

Siii! Ero l’unica “straniera del set“. Posso dire che lavorare con i napoletani è sempre una grande festa, dalla mattina al trucco, fino a quando di sera si festeggia tutti insieme la fine della giornata.

Cosa porti come “ricordo di scena” che porterai con te nelle prossime esperienze?

Bella domanda… Porto il ricordo di questa compagnia bellissima unita, diventata una nuova famiglia che può solo far apprezzare di più il nostro lavoro.

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