Sergio Assisi. Conferenza Stampa 'Il mio regno per una farfalla'
Sergio Assisi. Conferenza Stampa 'Il mio regno per una farfalla'

Sergio Assisi: siate farfalle che vanno avanti a prescindere

Incontriamo Sergio Assisi, al cinema con “Il mio regno per una farfalla“, sua opera girata interamente sull’Isola di Ischia (NA).

Tra il tempo che passa, interpretando un donnaiolo impenitente, bugiardo incallito senza il becco di un quattrino, il regista e protagonista ci racconta quello che secondo lui è il segreto per vivere la vita cercando l’evoluzione… ma senza troppe pretese!

Bentornato su La Gazzetta dello Spettacolo a Sergio Assisi. Sei un donnaiolo che eredita e vuole fare la bella vita. Quello che è il 50enne medio italiano ormai. Il Sergio di tutti i giorni non sembra essere così, quindi come hai vissuto questa interpretazione?

Non solo non sono così, ma quello che era il mio obiettivo è stato rappresentare attraverso una favola per adulti, un disagio che è nel tempo, nell’età, nel tempo che passa e fa invecchiare, nel voler lasciare determinate cose in uno spazio. Nel film a tal proposito ho voluto usare tantissime metafore, come quelle degli insetti: la farfalla che è il cambiamento, l’evoluzione; la cetonia dorata che è proprio Sasà… quello che si mostra e magari non è. Ma alla fine quello che è per tutti, è il cercare le cose che valgono: come si dice a Napoli: “‘O tavuto nun tene ‘e sacche” (trad. la cassa da morto non ha le tasche), quindi, non ha senso accumulare cose materiali, ma servono le cose che rendono felici.

Cosa rende felice Sergio Assisi?

Personalmente mi ha reso felice fare “Il mio regno per una farfalla” e a 50 anni ci sono riuscito! Se penso che l’ho scritto quando ne avevo 30, posso raccontare che Sasà ne ha fatti 35, poi 40, poi 45 e ci sono riuscito a 50, però credo in una cosa: che questo era il momento in cui dovevo riuscirci.

Hai scherzato nel film con battute tipo: “Non è un cinepanettone”. Andare in sala con un film in estate cosa significa?

Le variabili sono talmente tante che è come deve andare. Non mi faccio aspettative, ma ad esempio l’anno scorso Giugno ha registrato un totale di incassi maggiore rispetto agli altri anni, quindi per me va bene l’inaspettato ed intanto continuo ad andare avanti a prescindere.

Cinema all’aperto? Si o no rispetto ai servizi di streaming?

Io penso che la gente vuole stare fuori casa soprattutto in estate, e quindi questo ritorno in arene è proprio una figata! Un ritorno a quello spazio che negli anni sotto le stelle può far sorridere con una commedia da 100 minuti… la mia (ndr ride) e stare insieme senza telefonino a guardarsi un film!

Per salutarci: il film in due parole…

Regno rappresenta la vita, Farfalla rappresenta l’evoluzione!

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