Riz Ortolani
Riz Ortolani. Foto da Ufficio Stampa

Venezia76: documentario su Riz Ortolani

Riz Ortolani, la sua vita e le sue opere nel docufilm Riz Ortonali – Armonie e Dissonanze diretto da Marco Dentici e prodotto dalla Fenix Entertainment.

Riz Ortolani
Riz Ortolani. Foto da Ufficio Stampa

Dentici, affermato artista cinematografico e pluripremiato scenografo di successo (David Di Donatello per Vincere e Nastro D’Argento per Vincere, Fai bei sogni e SicilianGhost Story), ripercorrerà la storia del compositore partendo dalla sua città di origine – Pesaro -e seguirà le tracce della sua carriera incredibile, dai primi passi nel mondo della musica sin da piccolissimo agli anni del conservatorio, dall’esordio in Rai alle collaborazioni con i registi più prestigiosi, passando ovviamente per la celebre Nomination all’Oscar Miglior Canzone per More.

Ortolani è stato un compositore italiano oggi noto in tutto il mondo. Con il brano More, colonna sonora del film Mondo cane nel 1961vinse un Grammy e fu il primo italiano candidato agli Oscar nella sezione miglior canzone; il brano fu interpretato la notte degli Oscar dalla cantante Katyna Ranieri, amata moglie del musicista e unica italiana che si sia esibita durante la celebre kermesse.

Questo riconoscimento fu il primo dei tanti premi che costellarono la sua carriera.

Una personalità artistica forte, poliedrica, innovativa, quella di Riz Ortolani, compositore e direttore d’orchestra con alle spalle una produzione che spazia dal cinema al teatro, dalla musica classica alle opere televisive.

 Dopo essersi diplomato al Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro, la sua città, non ancora ventenne si trasferisce a Roma, dove si unisce ad un gruppo di giovani strumentisti dell’orchestra della RAI. Qui si fa presto notare dai dirigenti dell’azienda, i quali gli affidano la direzione di un’orchestra jazz-sinfonica che gli darà immediata popolarità.

 La carriera cinematografica inizia nel ’62 con la colonna sonora del film documentario Mondo Cane. Il tema principale del film, More, cantato da Katyna Ranieri (sua moglie), gli vale nel ’64 la Nomination all’Oscar come “Best Theme Song” e la vittoria del Grammy Award come “Best InstrumentalTheme”. More conta oltre mille incisioni dei maggiori artisti del mondo e 70 milioni di dischi venduti. Ortolani è stato il primo musicista italiano a ricevere riconoscimenti così ambiti che numerosi si ripeteranno negli anni, in Italia come all’estero.

 Importanti le collaborazioni con gli Studios americani (MGM, United Artist, Universal) e con registi come Vittorio De Sica, Dino Risi, Franco Zeffirelli, Terence Young, Edward Dmytryk. Lunghi e fruttuosi i sodalizi artistici con Damiano Damiani e Pupi Avati. Tra le sue partiture non mancano veri e propri “cult”: da Mondo Cane a Il Sorpasso, da Anzio a Africa Addio, da La RollsRoyce Gialla a La Donna Nel Mondo, da ValachiPapers a Fratello Sole Sorella Luna, fino alle più recenti Ma Quando Arrivano Le Ragazze, La Rivincita di Natale, Il Papà di Giovanna, Una Sconfinata Giovinezza.

 Nel 2001, al Teatro Rossini di Pesaro, viene eseguita la sua prima opera sinfonica: Sinfonia della Memoria. Nel 2004, al Maggio Musicale Fiorentino, viene presentato il suo primo balletto dal titolo In Una Parte di Cielo, ispirato alla vita di Michelangelo.

 Nel 2007 crea a Pesaro, insieme alla moglie Katyna Ranieri, la Fondazione Riz Ortolani per promuovere la musica attraverso borse di studio, seminari, dibattiti, concertistica e mostre.

Nel corso della sua lunga carriera Ortolani ha diretto orchestre sinfoniche prestigiose come quelle di Londra, Berlino, Houston, Rio de Janeiro, Mexico, La Fenice di Venezia, la Sinfonica del Teatro dell’Opera di Roma, il Regio di Torino e la Philharmonique de Montecarlo. Memorabile resta il suo tour in Giappone alla direzione dell’Orchestra Sinfonica di Vienna.

Su Anna Chiara Delle Donne

Redattrice

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