Oggi incontriamo la conduttrice televisiva Mariù Adamo, mattatrice della trasmissione Mattina Live, dopo gli esordi dedicati al mondo della danza, oggi conduce uno dei morning show più seguiti della Campania, e ci racconta la sua passione per il mondo dello spettacolo.
Benvenuta Mariù Adamo sul quotidiano La Gazzetta dello Spettacolo. La prima domanda è d’obbligo: come stai?
Mentirei se dicessi bene, dopo due anni così difficili per tutti. Sono stati anni in cui mi sono immersa nel lavoro, con l’obiettivo di informare il più possibile il pubblico con chiarezza ed empatia. Lo abbiamo fatto per il covid ed è quello che stiamo facendo anche ora con il conflitto in Ucraina, i cui effetti riguardano tutti noi. Non è stato facile raccontare questi due anni, ma credo di averlo fatto e cercando di essere vicina il più possibile al mio pubblico, anche fuori dalle telecamere.
Prima di parlare della tua carriera televisiva, farei un cenno ad un’altra passione: la danza…
La danza non ti abbandona mai: oggi amo andare a teatro, amo l’arte nella sua essenza più pura. È una passione che in qualche modo ho trasportato anche nel mio lavoro, posso dire che tra le interviste a cui sono più legata ci sono quelle all’etoile Carla Fracci, Roberto Bolle e Giuseppe Picone.
Cosa è successo nella tua vita che ti ha fatto avvicinare al giornalismo?
L’incontro con un visionario della comunicazione come Gennaro Coppola, che ha intravisto le mie capacità e mi ha aiutato costantemente a crescere nel corso di questi anni, insieme al mio capo degli autori Vittorio Marotta.
Vivi quotidianamente la TV. Che rapporto hai con il mondo dello spettacolo?
Mi ritrovo solo con l’inizio della domanda: vivo quotidianamente la tv. Ma molto poco il jet-set: lavorando tante ore tutti i giorni preferisco dedicare il tempo libero alle mie passioni.
Cosa ti piace di questo mondo e cosa invece cancelleresti dall’ambiente?
È un mondo che arricchisce, in cui ogni giorno hai tanto da imparare e altrettanto da diffondere e comunicare. Hai la possibilità di incontrare e intervistare personalità di spicco, che a loro volta ti arricchiscono e ti aprono la mente. Cosa cancellerei? C’è ancora tanta diseguaglianza e come ho fatto in passato continuerò a battermi per la parità di genere anche in questo settore. Io sono una fortunata ma tante colleghe mi raccontano le difficoltà sul posto di lavoro.
Il ricordo della tua esperienza più segnante?
Te ne dico due, una in positivo, una in negativo. È stato molto emozionante lavorare con i bambini di una scuola del Parco Verde di Caivano per realizzare un cortometraggio contro la violenza infantile: è una realtà complicata ed ogni ragazzino aveva una storia pesante alle sue spalle, ma è stato bellissimo relazionarmi con loro, sviluppare un percorso, esplorare le loro diverse personalità e far emergere il loro talento. Per quanto riguarda quella negativa, sicuramente la prima puntata realizzata in pieno lockdown: abbiamo scelto di continuare a fare informazione e raccontare quello che stava succedendo nel mondo in quei giorni, trasmettendo in diretta ogni giorno.
Mattina Live: parlaci di questo contenitore di grande successo che conduci…
Ormai la trasmissione è un punto di riferimento nella nostra regione e ha cambiato il modo di fare informazione la mattina. Ogni giorno apriamo una finestra su tutto quello che avviene in Campania e non solo, da quest’anno abbiamo uno sguardo d’insieme ancora più nazionale. Ma non voglio prendermi tutti i meriti, io sono il frontman di una squadra composta da tanti professionisti che lavorano ogni giorno per portare al pubblico una televisione di qualità.
Se fossi un film e se fossi una canzone…
Come film probabilmente sarei una commedia romantica! Come canzone scelgo “Vai bene così” di Leo Gassman, che parla di una persona che non si accontenta mai, proprio come sono io nella mia vita, e allo stesso tempo invita le persone ad accettarsi per come sono.
Ti svegli tra 10 anni: dove sogna di essere e a fare cosa Mariù Adamo?
Sogno di essere ancora in televisione: mi piacerebbe condurre un programma di informazione politica. Il Porta a Porta del 2030 per intenderci (ndr sorride).