Francesco Borelli
Francesco Borelli

Francesco Borelli: la danza è pura passione

Francesco Borelli, da tre anni alla conduzione del Novara Dance Experience, l’evento legato alla danza e supportato dall’immensa Carla Fracci. Quest’anno, in seguito alla sua scomparsa, il Novara Dance Experience le renderà onore con un premio. Francesco Borelli, ballerino, presentatore e direttore artistico, ci parla delle sensazioni legate a questo ritorno, della sua amicizia con Carla, della danza. Vi lasciamo alle sue parole..

Francesco Borelli
Francesco Borelli

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo a Francesco Borelli. Come stai?

Sono felice di poter presentare, dopo un anno di assenza, il “Novara Dance Experience”. Il nostro settore ha bisogno di questo evento, di bellezza, di qualità. Questo ultimo anno e mezzo, purtroppo, ha dimostrato quanta indifferenza vige nei confronti della cultura e della danza, in particolare. Le premesse ci sono, e sono davvero buone. Arriveranno persone da ogni parte del mondo, e questo ci appaga di tante cose.

Una grande carica per tutti voi del Novara Dance Experience..

Anche una sfida. Realizzare eventi legati alla danza, con pubblico annesso, è una cosa forte. Di certo poi ci aggiorneremo a fine festival.

Il mondo della danza ha subito uno stop, in seguito al lockdown. Cosa puoi dirci a riguardo?

Come accennavo prima, questo anno e mezzo ha dimostrato tutta l’indifferenza che vige verso il mondo della cultura, della danza. Credo sia dettato tutto da una sana ignoranza di base. Chi ha deciso le sorti di tali ambiti non ha probabilmente mai preso parte ad uno spettacolo teatrale, non è mai entrato in una scuola di danza e, di conseguenza, non ha mai avuto chiara la realtà di certi settori. Odio il calcio, non lo seguo, ma se vengo chiamato a prendere provvedimenti su tale sport, mi informo su cosa accade in quella realtà, tendo a volerlo preservare, come possibile. Nel mio settore è accaduto l’inverso. A teatro si richiede la giusta distanza, ciò però non accade nei ristoranti, sugli aerei, sui treni..

Cosa ti auguri per questa ripresa?

L’Italia è la culla della cultura e della bellezza, una vera memoria storica. La nostra realtà ora deve essere ricostruita. Mi auguro che questo periodo abbia fatto capire, a chi vive il nostro ambiente, che occorrono delle revisioni legislative. In particolar modo, spero che questa forma di collaborazione che c’è stata tra tutti gli esponenti del mondo della danza sia reale e concreta nel tempo. Mi auguro quindi che porti a dei risultati. La speranza, fondamentalmente, è che si ritorni a vivere il teatro nella sua forma naturale, nella sua meraviglia. Ho vissuto la danza a 360 gradi. Penso si debba tornare a quel rispetto che vi era un tempo, a quella passione e senso di appartenenza che la contraddistingueva.

Hai avuto la fortuna, il piacere, di conoscere Carla Fracci. Parlaci di lei..

Ho pianto due giorni, ininterrottamente. Carla era un’amica del Novara Dance Experience, sempre presente. Nel 2019 ha ricevuto il premio alla carriera, insieme a Lorella Cuccarini e Anna Maria Prina. Carla resterà la ballerina italiana più famosa nel mondo. Carla era stile, bellezza nel movimento. Era unica, in assoluto. Ho avuto modo di viverla spesso, negli ultimi anni. Si perdeva nei ricordi, nei racconti della sua infanzia. Notavo una nostalgia, mista a quella consapevolezza di aver vissuto dei momenti di una semplicità incredibile, al contempo importanti quanto l’aver ballato dinanzi alla Regina Elisabetta o nei più grandi teatri del mondo. Carla era semplice, vera e molto ironica. Ne sento forte la mancanza!

Il Gala 2019 del Novara Dance Experience. Foto di Luca Vantusso
Il Gala 2019 del Novara Dance Experience. Foto di Luca Vantusso

Il Novara Dance Experience, le renderà omaggio con un premio a suo nome..

Esattamente. Abbiamo avuto un’idea molto carina. Durante la serata di gala, in cui si esibiranno i primi classificati, verrà consegnato il “Premio Carla Fracci”. Carla ha sempre parlato dei giovani, dell’importanza che hanno, del loro valore. Chi meglio di quei tutti, quindi, potrebbe assegnare questo premio? Quella sera, quindi, verrà consegnato a tutti i presenti un cartoncino. Ogni singola persona, a fine serata, segnerà su questo cartoncino il proprio vincitore. Tutto questo in memoria di Carla, sperando di rendere così degno omaggio alla sua persona.

In quale altro modo le renderete omaggio?

All’inizio dell’evento, quando sarà aperto il sipario, mostreremo un lungo video dedicato a lei. Non conosciamo ancora la giusta modalità da adottare. Ci piacerebbe avere tutti gli artisti in scena, pronti ad applaudirla. Stiamo ancora vagliando il tutto. Credo sia doveroso, per chi come noi vive questo mondo, esserle vicini in questo modo.

Quali sensazioni porti con te in questa terza edizione del Novara Dance Experience?

Vige un grande entusiasmo. Questo fermo ha significato tante cose, tanta incertezza. Abbiamo un grande riscontro di pubblico e vi è un grande fermento intorno a questo evento. Abbiamo bisogno di sentire la vicinanza di tutti, pronti a prendere parte, in abito da sera, a questo importante gala. Sono contento, tra l’altro, del fatto che molti ragazzi possano avere la loro occasione, con ospiti importanti ed un palcoscenico a loro completa disposizione.

Progetti futuri?

Ci sono alcune cose in ballo. Di certo, al momento, vi è un nuovo evento, simile al Novara Dance Experience, al Teatro Civico di Vercelli. Lavoreremo poi subito alla quarta edizione del Novara Dance Experience.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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