Ritroviamo, dopo il successo di “Cuori”, la fiction targata Rai 1, la bravissima Pilar Fogliati, che di questo lavoro ne è stata indiscussa protagonista. Abbiamo il piacere di conoscere le sue sensazioni a riguardo e quelli che saranno i suoi futuri progetti lavorativi.
Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Pilar Fogliati. “Cuori”, la fiction di cui sei stata protagonista, ha ottenuto un grande successo di pubblico. Ti aspettavi tutto ciò?
Il successo ottenuto con “Cuori” ci lusinga tantissimo ed è inaspettato, si. Il pubblico ha apprezzato tantissimo la storia d’amore che lega i protagonisti e, al contempo, si sono appassionati anche a quel periodo, agli anni sessanta, all’atmosfera sociale di cui, a mio avviso, avremmo bisogno ancora oggi. Un punto di vista, quello che abbiamo offerto, legato a tante scoperte in ambito medico, costituito da tanta unione e da una generazione che, forse, avevamo davvero voglia di ritrovare. Un prodotto che rompe gli schemi, di cui vi era reale necessità. Parlo, e sono certa di questo, anche a nome di tutto il resto del cast, dal momento in cui abbiamo vissuto insieme ogni singola puntata.
La tua Delia ha prestato ascolto ai cuori altrui, ma non sempre al suo, di cuore. Come hai vissuto questo ruolo?
Era interessante prestare voce e volto a questa donna che riusciva ad ascoltare, nel vero senso della parola, i cuori altrui, senza dar molto peso al suo, di cuore, ai suoi reali sentimenti. Allo stesso tempo, ti dirò, invidio Delia perché fondamentalmente sa bene cosa fare, sa bene ciò che prova e decide, alla fine, di seguire una determinata strada, mantenendo una grande razionalità.
Quanto c’è di Pilar in Delia Brunello e viceversa?
Sono curiosa, proprio come lei, e caparbia. Quando ho un obiettivo tendo a portarlo a termine, con i tempi giusti, a piccoli passi decisi. Le invidio, come dicevo prima, la capacità di ascoltarsi, di sapere cosa vuole e in che direzione andare.
Sul set di “Cuori” hai avuto modo di ritrovare il collega Matteo Martari, con cui hai lavorato sul set de “Un passo dal cielo”, e Daniele Pecci (in foto con lei accanto), con cui non avevi ancora avuto modo di collaborare. Cosa puoi dirci a riguardo?
Ritengo una grande fortuna la possibilità di lavorare con una persona che si conosce già, ed è il caso di Matteo, di cui sono amica e sostenitrice. Daniele Pecci, vi dirò, è una persona molto divertente. Eravamo davvero un bel terzetto, diversissimi tra noi, ma davvero ben assortiti. Un lavoro basato su grandi rapporti umani, come è accaduto anche con il regista, Riccardo Donna, abilissimo nel suo mestiere.
Possiamo aspettarci una seconda serie?
Ce lo auguriamo tutti! Ricevo continui messaggi da parte del pubblico. Sono davvero felice di questo.
A proposito di pubblico, che riscontro hai ottenuto da parte di tutti loro?
Proprio ieri ho avuto modo di incontrare una signora che, scambiandomi proprio per una cardiologa, mi ha chiesto di poterla visitare (ride). Molti, invece, non hanno ancora realizzato che i capelli che avevo nella fiction erano una parrucca.
Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi prossimi progetti?
Al momento sono sul set di una commedia romantica natalizia, ambientata a Chioggia, che uscirà di certo il prossimo anno. A febbraio, invece, dovrebbe uscire la nuova commedia di Riccardo Milani, con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone, sul grande schermo.