Il più famoso postino del Cabaret italiano, Bruce Ketta, tra i protagonisti della nuova avventura televisiva
Tutti pronti il 25 febbraio per celebrare la nascita di ZeligTV e tra i tanti nomi associati a questo progetto che unisce creatività e televisione, troviamo anche il più famoso postino del Cabaret italiano, Bruce Ketta.
Lo abbiamo incontrato per voi!
Dopo gli annunci in grande stile ormai ci siamo: Zelig parte con una Tv tutta sua. Cosa ci dobbiamo aspettare?
Sì, dal 25 febbraio Zelig TV sbarca sul canale 243 del digitale terrestre. Tra gli artisti coinvolti nel progetto ci sarò anch’io, oltre ovviamente a molti altri tra noti, affermati ed emergenti. Non si sa ancora molto sul palinsesto, ma tra le produzioni di punta ci sarà Zelig Time, che è l’erede di quello che fu la mitica fucina di Zelig Off. Ed io sono pronto a dare il mio piccolo contributo…
La comicità come forma di intrattenimento non è stata forse troppo sfruttata dalle trasmissioni televisive?
Prima c’era Zelig e qualche altro contenitore televisivo, per cui gli autori potevano ancora selezionare accuratamente i comici da lanciare. Negli ultimi anni, con la crescita esponenziale di tutti questi nuovi programmi televisivi sul genere, sono stati mandati allo sbaraglio moltissimi giovani cabarettisti condannandoli all’anonimato.
Il problema, infatti, è che la visibilità televisiva non si è tradotta in notorietà. Io non voglio fare nomi ma se ci chiediamo chi erano i protagonisti di Zelig dei primi anni duemila, sicuramente li conosciamo tutti. Perché erano artisti completi. Adesso invece non riusciamo a citarne nemmeno sei di queste nuove trasmissioni, perché sono troppi. Molti non hanno nemmeno una preparazione adeguata per reggere il palco e comunque non sono personaggi così forti da poter affrontare una platea televisiva. E a dirla tutta, ci sono anche quelli che non fanno proprio ridere.
Non c’è il rischio che con Zelig Tv possa essere ulteriormente inflazionata la comicità sul piccolo schermo?
Se al centro del progetto ci saranno qualità e innovazione, no.
Cosa ha rappresentato per te Zelig?
Inutile ribadire che quando ho cominciato io Zelig rappresentasse un punto d’arrivo per qualsiasi comico, come adesso del resto. Per me, però, non è stato solo la porta del successo ma ha significato tanto anche a livello personale… Consacrandomi al grande pubblico Zelig mi ha fatto capire che questa sarebbe stata definitivamente la mia strada, dandomi addirittura la forza di abbandonare il posto fisso. Quello sicuro che nessun genitore ti consiglierebbe mai di lasciare. Avreste dovuto vedere la faccia dei miei genitori, anche loro da sempre impiegati alle Poste, quando una sera a cena gli ho annunciato le mie dimissioni. All’inizio hanno forse temuto, poi hanno capito e infine sono stati davvero orgogliosi. Anche perché in qualche modo continuo comunque a portare avanti la tradizione familiare!