Nadia Toffa

Le Iene: Nadia Toffa e ticket redemption

Nadia Toffa

Inchiesta di Nadia Toffa a “Le Iene show” con Ilary Blasi e Teo Mammucari. Si parlerà dell’allarmante fenomeno della proliferazione italiana di sale giochi per bambini con macchinette molto, troppo simili a slot machine, roulette, ruote della fortuna.

La differenza principale tra le slot per adulti e quelle per bambini, chiamate ticket redemption, sta nel fatto che mentre le prime sono vietate ai minori di 18 anni perché prevedono un premio in denaro, le altre sono accessibili ai più giovani, perché non si vincono soldi ma ticket, che si trasformano poi in regali. Ma che differenza c’è per un bambino tra ticket e denaro se poi possono comunque entrare in possesso di ciò che vogliono?

La Iena intervista un ex giocatore patologico e due psicologi esperti in malattie legate al gioco, che spiegano, tra le altre cose, i rischi che corrono i bambini che giocano alle ticket redemption e sottolineano come i meccanismi che scattano in un giocatore adulto, stimolandolo a giocare più, siano simili a quelli che possono nascere nei bambini.

Nadia Toffa, inoltre, mostra come sia semplice per un ragazzino entrare liberamente in un casinò, giocare nei bar alle macchinette vietate ai minori o comprare gratta e vinci.

Le Iene incontrano Antonio, un professore della provincia di Treviso, che, insieme alla sua famiglia, da alcuni mesi ospita sei rifugiati provenienti dal Gambia. I giovani immigrati, che vengono trattati come veri e proprio figli, aiutano Antonio nella gestione della casa, frequentano lezioni di italiano e corsi per imparare una professione, come quella del carpentiere o dell’elettricista. Insomma, cercano di comportarsi come fossero cittadini italiani.

Dopo aver ascoltato il racconto di Antonio e dei suoi ospiti, gli inviati di Italia 1 hanno una proposta e lanciano un appello. L’idea è quella di creare un sito internet per tutte quelle persone che, come Antonio, vorrebbero condividere il loro tetto con uno o più rifugiati. In questo modo le cooperative e le associazione, che insieme alle prefetture si occupano dello smistamento dei rifugiati, potrebbero consultare l’elenco delle persone disponibili ad intraprendere questa iniziativa e contattarle direttamente.
È noto a tutti quanto Gianni Morandi sia sempre “politicamente corretto”. Sui social, in particolare, l’artista si mostra sempre garbato e, quando serve, ironico; invece che bannare le persone gli rivolgono insulti, risponde ad uno ad uno a tutti i post. Riusciranno le Iene Stefano Corti e Alessandro Onnis a scalfire la sua pacatezza e correttezza?

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