Nadia Toffa
Nadia Toffa

Nadia Toffa, cuore d’angelo di ironica Iena

Nel titolo, le parole della mamma di Nadia Toffa, Margherita Rebuffoni, il cui desiderio è che non venga dimenticata per la sua schiettezza di giornalista e per la sua sagace ironia conosciuta a Le Iene.

Un ricordo che deve essere tenuto in vita per l’esempio e lo stile di vita che coniugava attraverso i suoi pensieri e le azioni belle che dava alla gente. Senza dimenticare il suo essere giocosa e buffa nel fare scherzi soprattutto in famiglia, divertendosi e sorridendo con la stessa innocenza di bambina.

Ecco Nadia Toffa a tre anni dalla sua salita in cielo nel ricordo indelebile della mamma, rivolto a chi l’ha voluta bene e amata.

Forte, combattiva e solare, sono i tre aggettivi che attribuiscono a Nadia Toffa. Secondo te, quale la rappresentava di più e quale da mamma le riconosci maggiormente?

Esatto, questi sono gli aggettivi che spesso le rivolgono, però te ne dico uno: lei era sensibilissima e questa sua sensibilità la portava a combattere per gli altri e anche per se stessa, ma anche ad essere sempre solare per non far soffrire gli altri e a capire gli altri aiutandoli. Questa sua sensibilità inimmaginabile, che neanche lei pensava di possedere, quasi la viveva come una normalità, non si vedeva fragile o così emotiva, poi se ne accorgeva quando per esempio le facevo vedere certi filmati  e inchieste che aveva fatto, e con me  ammetteva di esserlo. Per cui penso che questa sua sensibilità l’abbia aiutata tantissimo.  Pertanto io raggrupperei gli aggettivi che tu mi hai detto in questa sua massima sensibilità.

Ricordo che spesso lei mi ripeteva: “Mamma ricordati di perdonare, sempre anche quando sei sicura di aver ragione, tu perdona”.

Nadia era molto credente, proprio come te. Quanto è stata determinante la fede per lei nei suoi tanti momenti di vita e quanto lo è oggi per te?

Per lei è stata determinante, sicuramente, durante la malattia, Dio l’ha aiutata quasi in maniera tangibile. Perché lei quando stava male o eravamo tutte e due giù di morale, mi diceva ”Preghiamo mamma, che Gesù scende nel cuore e ci aiuta”. Ma anche prima,  lei era consapevole che la divina Provvidenza l’avrebbe aiutata e che avrebbe aiutato le persone che avrebbe potuto aiutare, certo sapeva bene che essere aiutati era un libero arbitrio, così com’era consapevole che se fosse stata destinata a fare altre cose lassù non poteva mettersi contro il volere divino, le dispiaceva tantissimo lasciarmi, però era consapevole dell’esistenza della volontà di Dio.

Nadia mi diceva di vedere la mia sofferenza nel vederla stare male, quando faceva la chemio per il ritorno della malattia, ma allo stesso tempo mi ripeteva “Mamma, pensa alla Madonna, che ha visto crocifiggere suo figlio. Pensa al dolore di quella giovanissima madre.” E poi mi faceva notare, quanti bambini erano afflitti da tumori da dover subire interventi e chemio che lasciavano senza respiro i genitori sia per la sofferenza che provavano che per l’impotenza nel non poter fare nulla.

Io, come le diedi la vita avrei voluto portarle via il male e il dolore. Quello che ho potuto fare è stato, coccolarmela e oggi la considero una fortuna immensa, perché non era scontato che lei lo volesse ed io l’ho sempre ringraziata e ci ho visto una sorta di grazia divina nel poterle stare accanto. Lei ed io ci capivamo anche senza parlare, con gli occhi, e ho potuto fare tutto quel poco che umanamente mi è stato possibile fare. Nadia dal lato suo mi ha sempre ringraziato per essere stata vicino a lei così com’ero. Avrei voluto coccolarmela di più, ma era lei a chiedermelo perché voleva riuscire a combattere quel male potentissimo senza essere “indebolita” dalle coccole.

Per cui per me, pensare di essere orfana di una figlia non è una cosa naturale, ma avere fede dà forza e ringrazio Dio profondamente, perché avere fede è una cosa che non puoi insegnare, o ce l’hai o non ce l’hai.

Penso che Nadia Toffa meriti di essere ricordata. Oltre alla raccolta di poesie, come lo vedresti un docu-film o una fiction sulla sua vita?

Lo vedrei benissimo, ma non so come si potrebbe fare, penso che forse sia molto difficoltoso trovare qualcuno le assomigli. Va bene che sono riusciti a trovare i sosia di tante persone famose e conosciute, ma non sempre sono cose che riescono bene.  Per me dovrebbe essere tipo un Docu-Film che venga realizzato da tutti i servizi che lei ha fatto, mettendoci anche una voce fuori campo che potrebbe essere la mia oppure della  mia  prima nipote, che tra l’altro le somiglia molto.

Ti dirò che girando per gran parte dell’Italia, ho visto quanto affetto hanno i giovani per Nadia, siano ragazzi di liceo che universitari nessuno l’ha dimenticata e si commuovono nel ricordarla ed è qualcosa che mi lascia colpita per tanto amore. Ecco il perché io amo parlare di Nadia, rilascio interviste, compresa questa,  affinché non si spenga il ricordo di ciò che ha fatto. Attraverso la  fondazione onlus che la rappresenta e porta il suo nome abbiamo raccolto, durante un evento, quasi 200 mila euro per acquistare un neuronavigatore per l’Ospedale civile di Brescia, che è un  macchinario che serve per gli interventi al cervello e consente al chirurgo di vedere dove intervenire. Tutti hanno dato qualcosa, il Comune di Brescia ci ha anche offerto i locali (il giardino di Santa Giulia), poi dai supermercati ai vari enti, hanno liberamente donato, il che ha permesso l’acquisto di questo macchinario. A tal proposito, desidererei che venissimo aiutati nel poter organizzare altri eventi, perché la fondazione la gestiamo da soli noi della famiglia, io sono la Presidente e mio marito il Vice-Presidente della Fondazione, con le mie figlie che ci fanno da consigliere, siamo aiutati dalla UAIS, senza volere quasi niente, ci consigliano, ma quelli che devono avere le idee siamo noi, per cui talvolta la burocrazia è complessa da gestire.  Soprattutto il nostro desiderio sarebbe l’acquisto di un macchinario del genere, da poter donare ai vari ospedali d’Italia,  perché ritengo che almeno uno per regione debbano poter avere questo strumento, sono tanti i tumori al cervello e questo potrebbe aiutare tanto.

Cosa ti ha chiesto Nadia di continuare per lei?

Mamma ti lascio sulla mia scrivania tutti i miei testi … (erano 450, l’ho scoperto dopo) … li dai a Lorenzo Fazio di Chiare lettere e lui sceglierà quali vuole…” Queste sono state le sue parole, e così sono stati pubblicati i due libri. Ho ancora altri scritti, purtroppo Chiare lettere non c’è più, oggi c’è Di Mauri Spagnol, gestita da Maurizio, il vice di Lorenzo Fazio e vediamo se riusciamo a farne un altro. Poi mi disse, per l’appunto, che le sarebbe piaciuto che venisse fatto un Docu- film su di lei.

Carpe diem, cogli l’attimo l’importante è mettercela tutta e non fidarti  troppo del futuro, era una frase che ripeteva. Cosa ci dici in merito e in ultimo, ti ricordi qualcosa di buffo che ti ha lasciato in ricordo?

Questo è un detto greco, che sosteneva di vivere bene la giornata , senza fidarsi troppo dell’avvenire ma  di vivere cogliendo l’attimo, senza guardare a ieri o pensare troppo al domani. Questa frase la rappresenta tantissimo, perché lei viveva così.

A conclusione di questa chiacchierata, a nome della signora Margherita segnalo un’iniziativa che la Fondazione vorrebbe dare vita, ovvero un Concorso per pittori e ritrattisti che potranno realizzare un ritratto a olio di Nadia Toffa che possa far emergere tutta la sua solarità e gioia. A tal merito l’Ospedale Civile di Brescia, per contraccambiare l’affetto ricevuto dalla donazione, avendo una galleria di quadri all’entrata dell’ospedale , dove sono esposti ritratti del ‘900, la vogliono mettere a  disposizione per realizzare una mostra in cui saranno tutti esposti e serviranno a raccogliere fondi per la Fondazione e uno tra di loro verrà scelto quale ritratto che rappresenta maggiormente Nadia.

Su Angela Pensabene

Angela dopo studi di canto e musicali in Conservatorio, si forma come artista di Teatro Lirico esibendosi dapprima come corista in Opere liriche e poi come solista, principalmente nel repertorio Verdiano. Nel contempo inizia l'insegnamento nelle Scuole sia Primarie che Secondarie.

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